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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2012
 
   
  LOMBARDIA: OZONO, APPROVATO IL PIANO CHE INFORMA SUI RISCHI

 
   
  Milano, 12 luglio 2012 - Su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi la Giunta regionale lombarda ha approvato il Piano di azione per l´ozono. Il testo recepisce la direttiva europea 2008/50, che istituisce un quadro unitario e prevede una doppia soglia di "informazione" e di "allarme", nel caso in cui le concentrazioni di ozono superino rispettivamente i 180 e i 240 microgrammi per metro cubo. E quindi suggerisce comportamenti virtuosi dei singoli sia per ridurre l´esposizione nelle ore più critiche, che per diminuire il rischio di inquinamento da ozono. "Le condizioni climatiche degli ultimi giorni - spiega Raimondi - hanno fatto registrare valori che vanno avvicinandosi ai limiti stabiliti. Pertanto, in collaborazione con Arpa, abbiamo attivato le procedure di informazione alla popolazione. Va infatti tenuto ben presente che l´ozono è un gas naturale, impossibile da eliminare. Quello che possiamo fare, dunque, è dare una corretta e tempestiva informazione e suggerire comportamenti virtuosi volontari". Il Vademecum - L´intensità degli effetti dell´ozono cresce con la durata dell´esposizione, quindi la regola principale è quella di limitare l´esposizione e le attività all´aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle 12 alle 16. E´ bene circoscrivere i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della mattina o in serata, quando i livelli di ozono sono più bassi. Le ore più calde della giornata andrebbero trascorse in ambienti chiusi. Anche l´alimentazione ha la sua importanza: una dieta ricca di sostanze antiossidanti può aiutare ad abbassare la sensibilità di un individuo ed è quindi consigliato privilegiare cibi come frutta e verdura di stagione, che contengano tali sostanze. Riduzione Inquinamento - Le principali azioni per ridurre l´inquinamento da ozono devono essere indirizzate verso il contenimento delle emissioni dei suoi precursori, vale a dire gli ossidi di azoto (Nox) e i composti organici volatili (Cov). I primi sono emessi nei processi di combustione a temperatura elevata (e quindi anche dai motori dei veicoli e, in assenza del riscaldamento durante l´estate, dai processi industriali che prevedono una combustione); i secondi derivano dal traffico veicolare e dalle attività industriali. Pochi semplici accorgimenti possono contribuire a limitare la formazione di Ozono, cercando, ad esempio, di: - ridurre l´uso degli autoveicoli privati; - utilizzare in modo condiviso l´automobile; - mantenere una velocità costante, con una guida non aggressiva, mantenendo una velocità compresa tra i 70 km/h e i 90 km/h in ambito extraurbano e in autostrada; - verificare periodicamente gli scarichi dei veicoli; - prediligere l´impiego di vernici all´acqua; - evitare l´accensione di fuochi e barbecue. I Soggetti Più A Rischio - Diverse le categorie esposte: - bambini: sono il gruppo a più alto rischio, perché trascorrono gran parte del periodo estivo all´aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense; i bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie; - soggetti sani che fanno attività fisica all´aperto: adulti in buona salute che fanno attività fisica all´aperto (sia essa sportiva o lavorativa) diventano un gruppo "sensibile" perché sono più esposti all´ozono rispetto alla popolazione meno attiva. L´esercizio fisico infatti può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l´introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto la situazione di riposo; - persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche): tali malattie rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell´ozono; - persone con una particolare suscettibilità all´ozono: la reazione all´ozono è molto diversa da individuo a individuo, per cui anche soggetti in buona salute possono risultare più suscettibili di altri. "Pochi semplici accorgimenti - conclude Raimondi - possono dunque essere sufficienti a non esporsi a rischi seri per la salute. Per questo stiamo diffondendo capillarmente semplici regole, che possono aiutare soprattutto le categorie più a rischio. Sicuramente ci sarà occasione anche per un confronto ampio sulle misure per la qualità dell´aria nel percorso di condivisione sul Piano regionale di interventi sull´aria (Pria) che inizierà a breve". Tutte le informazioni su siti: www.Ambiente.regione.lombardia.it  www.earpalombardia.It  
   
 

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