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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Luglio 2012 |
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MODIFICATO IL REGOLAMENTO DEL "FAP - SALUTE MENTALE"
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Trieste, 16 luglio 2012 - Consentire la continuità dei progetti sperimentali a favore di persone affette da problemi di salute mentale, per non interrompere il percorso avviato, volto a favorire la loro autonomia. Con questo obiettivo la Giunta regionale, riunita il 12 luglio a Trieste, ha approvato in via preliminare su proposta del presidente Renzo Tondo, nella veste ai assessore alla salute e al sociale, alcune modifiche al Regolamento del Fondo per l´autonomia possibile (Fap), in quella parte dedicata appunto al tema della salute mentale. Nell´impostazione originaria del regolamento la durata di tali progetti era stata quantificata in tre anni, nell´auspicio che si trattasse di un tempo sufficiente a consentire alle persone coinvolte di acquisire un minimo di autonomia, tale da permetterne l´affidamento agli ordinari servizi del welfare, rivolti a questa categoria di assistiti. Tuttavia, poiché le disposizioni sul "Fap-salute mentale" sono entrate in vigore, a differenza della altre, appena nel 2008, per avere effettiva attuazione solo dal 2009, già dalla fine dello scorso anno stanno venendo a scadenza i trienni delle relative progettualità. Come segnalato da numerosi portatori di interesse, quali il presidente e alcuni componenti della terza commissione del Consiglio regionale, così come operatori dei servizi sanitari e sociali e associazioni dei familiari, questa circostanza fa sì che nell´arco di durata della sperimentazione il sistema ordinario di tutela non sempre sia in grado di prendere in carico queste persone, attivando interventi ed azioni indispensabili alla loro emancipazione. Da qui la possibilità, indicata nelle modifiche al regolamento, di dar continuità ai progetti avviati, fino ad un massimo di un ulteriore biennio. Il provvedimento della Giunta passa ora all´attenzione della competente Commissione consiliare, della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale, del Consiglio delle autonomie locali e della Consulta regionale delle associazioni dei disabili, che dovranno esprimere il proprio parere. |
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