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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Luglio 2012
 
   
  SANITÀ: MARINI A FOLIGNO: RISCHIO DI “CONTRORIFORMA SILENZIOSA”

 
   
   Perugia, 16 luglio 2012 – Intervenendo il 12 luglio all’Ospedale di Foligno ad una assemblea di personale medico infermieristico al quale, in precedenza, il direttore generale della Regione Emilio Duca aveva esposto il progetto di riassetto del sistema sanitario regionale, la Presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Catiuscia Marini, ha detto, tra l’altro: “L’incontro di ieri tra Regioni e governo ci fa ritenere di trovarci di fronte ad un cambiamento strutturale del nostro sistema sanitario che può portare ad una modifica sostanziale del “modello”, senza peraltro averne potuto discutere. In assenza di riflessioni sui livelli di assistenza e sulle modalità di finanziamento del sistema sanitario, ci si troverebbe di fronte ad una modifica “silenziosa” di quest’ultimo. Ancor di più mi sono convinta della giustezza dell’operato della Giunta regionale che, in questi mesi, ha disegnato una riforma che ha anticipato i tempi e ci mette in grado di fare fronte alla spemding rew ma, soprattutto, di conservare e magari potenziale la qualità del nostro servizio e del nostro modello di sanita. Contestiamo la manovra del governo innanzitutto perchè quella sanitaria è l´unica spesa pubblica che dal 2008 ad oggi si e ridotta dell´8,5 per cento, vale per un importo di dieci miliardi di euro in meno, al netto delle ultime manovre Monti. Inoltre il concorso statale è cresciuto del 3,6 per cento a fronte d´un aumento di oltre il trenta per cento di risorse non statali. Abbiamo gia detto al Governo che come Regioni siamo d´accordo sul fatto che si possano e si debbano realizzare ulteriori risparmi, ma ciò che si deve evitare sono i tagli lineari che mettono a rischio qualità e quantità dei servizi. Per questo abbiamo dichiarato di essere disponibili ad andare a verificare le cifre sulla base delle quali il governo ha elaborato la sua proposta di taglio al fondo sanitario nazionale. E gia oggi ha lavorato un gruppo misto Regioni Governo. Nel corso della riunione è emerso qualche imbarazzo proprio su alcuni dati relativi ai macroaggregati di spesa che risulterebbero dei costi forniti dai tecnici del governo. La cosa certa è che dalla nascita del sistema sanitario nazionale, mai vi e stata una contrazione come ora delle risorse destinate ad esso. L’assessore alla sanità Franco Tomassoni, anch’egli presente alla riunione di Foligno, ha affermato: “L´umbria, rispetto alla spending review è in perfetta linea dai parametri che la stessa ha stabilito. Per i posti letto saremmo addirittura al di sotto. Ciò però non ci tranquillizza affatto. Dobbiamo comunque proseguire lungo la strada della riforma come l´abbiamo pensata ancor prima della spending review. Gli anni più difficili saranno il 2013 e 2014, quando saranno operativi i tagli delle precedenti manovre e che saranno molto più consistenti. Da qui la nostra decisione di riformare e riorganizzare tutto il nostro sistema sanitario, sia nei servizi che nella governance. Grazie a ciò realizzeremo delle importanti economie che ci consentiranno di far fronte alla notevole riduzione dei trasferimenti statali. E al tempo stesso di non ridurre in qualità e quantità i servizi a cittadini. Ciò che vogliamo fare pero vorremmo condividerlo con la nostra comunità, dalle isttuzioni, agli operatrori del servizio, ai cittadini che ne usufruiscono. Il nostro obiettivo principale resta quello di mantenere un sistema sanitario universalistico e pubblico. Insomma, non vogliamo un sistema sanitario a cui per accedere deve essere necessaria avere una carta di credito. In Italia il diritto alla salute è un diritto primario e, soprattutto, costituzionale. E tale deve restare, non solo a parole ma nella sua concretezza dei fatti. Per ciò che riguarda la governance della sanità, cioè l´assetto istituzionale, difendo la proposta della Giunta regionale che prevede due aziende ospedaliere, con un modello unitario di governo, e due aziende sanitarie territoriali. Altre proposte, come quella ribadita anche qui oggi e cioè di una sola azienda ospedaliera ed una sola azienda sanitaria, non tengono conto innanzitutto della storia della programmazione sanitaria degli ultimi venti anni in Umbria che ha investito in un sistema sanitario con due siti di alta specialità, Perugia e Termi e che ha visto due facoltà di medicina a Perugia e Terni. Sulle asl territoriali possiamo certamente pensare ad un modello che ne preveda solo una, ma non la ritengo percorribile. La nostra proposta è di due asl, che siano equilibrate in termini di territorio ed abitanti. Dunque, saranno due nuove asl che saranno il risultato della fusione delle attuali quattro. Il cuore della proposta è il modello organizzativo, i servizi da offrire ai cittadini. La Giunta entro la fine di luglio o i primi di agosto adotterà definitivamente le decisioni di merito e trasmetterà al consiglio regionale il ddl perché resta ferma la nostra intenzione di andare a regime con la riforma dal primo gennaio del prossimo anno”.  
   
 

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