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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Luglio 2012
 
   
  LAVORO: APPROVATO RAPPORTO ESECUZIONE FSE 2011, IMPEGNATI 63 MLN. EURO 2007-2013: 319 MLN. EURO FSE INVESTITI IN FVG

 
   
   Trieste, 17 luglio 2012 - Una promozione a tutto campo quella attribuita dalla Commissione europea all´assessorato regionale al Lavoro nell´ambito della verifica sull´attuazione dei programmi previsti dal Fondo Sociale Europeo, che nel periodo 2007-2013 ha previsto un investimento complessivo in Friuli Venezia Giulia di circa 319 milioni di euro. Si è tenuta nei giorni scorsi, infatti, la riunione annuale del Comitato di sorveglianza del programma operativo del Fse, che è l´organismo composto dai rappresentanti della Commissione europea, dei ministeri (Lavoro, Economia, Sviluppo economico), delle parti sociali e delle Province. Al termine dei lavori il Comitato ha approvato il rapporto di esecuzione del Fse per il 2011 sottolineando, per voce del membro incaricato della Commissione europea, Paola Bertolissi, la bontà del lavoro svolto sia dal punto di vista dell´utilizzo dei fondi disponibili sia per quanto riguarda i contenuti delle attività indirizzate ai lavoratori colpiti della crisi economica (in cassa integrazione, in mobilità e disoccupati) e sia per quel che attiene al numero complessivo delle persone coinvolte. Nello specifico, nel 2011 sono stati impegnati complessivamente 63 milioni di euro, mentre per quel che riguarda i dati aggiornati alla fine di maggio 2012, l´impegno di spesa ha superato l´80 per cento dei 319 milioni ed anche i risultati complessivi degli interventi sono risultati positivi, ponendo la Regione fra le prime dell´intero panorama nazionale. Complessivamente dall´avvio della programmazione hanno partecipato ai progetti finanziati dal Fse quasi 210 mila persone. Entrando nel merito di quelle che sono le attività svolte, registrano il più alto numero di iscritti quelle dell´area dell´occupabilità, ovvero quelle azioni finalizzate all´inserimento dei disoccupati, attraverso percorsi formativi che vengono realizzati in stretto accordo con le imprese, presso le quali si svolgono anche significativi periodi di tirocinio. Sempre in questo ambito vanno ricordati gli interventi rivolti ai lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga, in base ad un apposito accordo 2009 fra il Governo e le Regioni. A tal riguardo, dal settembre 2009, sono stati formati quasi 14 mila lavoratori in cassa integrazione o mobilità in deroga, con in aggiunta un contributo, sempre carico del Fondo sociale europeo, relativo agli assegni erogati dall´Inps a questi lavoratori. "Ma proprio prendendo a riferimento le attività formative realizzate nel periodo 2008/2011 - ha detto l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi - e dunque in una situazione di crisi economica e di difficoltà occupazionale, emerge che a 6 mesi dalla conclusione dell´attività formativa il 48,6 per cento degli allievi, tutti disoccupati durante il corso di formazione, risultano ora essere occupati; tale tasso sale al 61,4 per cento se ricondotto a 12 mesi dalla conclusione del periodo di formazione". "Questi - ha sottolineato l´assessore - ritengo rappresentino una serie di risultati più che incoraggianti, che indicano ancora un volta quanto strategica risulti essere la formazione, in una logica di un mercato del lavoro sempre più legato alle competenze professionali". Sempre nell´area occupabilità, far gli interventi non formativi, va ricordato il finanziamento per il personale che opera presso il Centro per l´impiego allo sportello assistenti familiari, nell´ambito del progetto Siconte. Un altro settore importante di intervento del Fse è quello che riguarda la formazione superiore. In particolare il finanziamento alle attività degli istituti tecnici nei percorsi post-diploma di istruzione e formazione tecnica. Oltre a questi ci sono tutti gli interventi che favoriscono anche l´alta formazione post-laurea, con una serie di dispositivi che permettono ai giovani laureati di intraprendere dei percorsi all´estero finalizzati al conseguimento del master. Infine, un´attenzione particolare è stata anche riservata alle professioni dell´area sociosanitaria e socioassistenziale, in considerazione dell´andamento demografico e della necessità in futuro di poter disporre sempre più di figure professionali di questo tipo. In quest´ottica è partito un programma specifico che permetterà la formazione e l´accesso alla qualifica professionale per circa 1.000 nuovi operatori sociosanitari.  
   
 

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