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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Luglio 2012
 
   
  MITTELFEST: APERTURA NEL SEGNO DELLA CULTURA DEL FVG

 
   
  Cividale del Friuli - Si è aperto nel segno delle espressioni culturali del Friuli Venezia Giulia Mittelfest 2012, che dal 14 luglio si protrarrà a Cividale - con puntate a Palmanova e a Pordenone - fino a domenica 22 luglio. Sia sabato che domenica , infatti, il festival propone alcune delle sue produzioni dirette o co-produzioni realizzate con artisti e organismi teatrali o musicali della regione. Ecco, allora, che al termine della cerimonia inaugurale è andato subito in scena "Alpha Golem Revolution", un omaggio a "Praga Magica", uno dei percorsi di Mittelfest 2012, di e con Marco Maria Tosolini e con Sonia Dorigo (canto), Angelo Comisso (pianoforte). Un lavoro, quello di Tosolini, che trasporta il mito ebraico del gigante dŽargilla, il Golem appunto, da Praga nella Berlino degli anni Trenta e quindi inevitabilmente - fra richiami sonori e cabarettistici - agli anni della tragedia nazista. UnŽaltra eccellenza friulana nel settore della danza, la compagnia Arearea, ha portato invece il pubblico in riva al Natisone in Borgo Brossana, per presentare il suo "Panta rei" una coreografia ideata da Marta Bevolacqua. In questo spettacolo lŽacqua del fiume che scorre incessante (in greco "panta rei" significa "tutto scorre") diventa la metafora dellŽinvito ai filosofi (e agli uomini) ad abbandonare lŽaccademia per riappropriarsi della natura). Quindi la prosa, rappresentata dalla produzione in friulano di "Siums (Sogni)", nella quale Mittelfest e Farie Teatrâl Furlane hanno lavorato assieme per dar vita a uno spettacolo che Gigi DallŽaglio - con la scrittura scenica e la drammaturgia di vari "uomini di teatro" friulano - ha tratto dagli scritti di autori come Elio Bartolini, pre Antonio Bellina, Carlo Ginzburg, Novella Cantarutti, Sergio Maldini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Sgorlon. Un sogno collettivo, un immaginario collettivo, attraverso il quale - fra suggestioni, richiami e rimandi, linguaggi diversi - DellŽaglio e soci tentano di proporre unŽimmagine se non unitaria almeno riconducibile a una qualche condivisione di un Friuli in bilico tra moderne tensioni di rapporto con "gli altri" (Pasolini), ancestrali credenze (Bartolini), ricerca di una Chiesa aperta agli uomini (pre Toni Beline), il rapporto di tre donne con la morte (Cantarutti), le tensioni ingenerate da un matrimonio con un "foresto" (Sgorlon) o quelle per unŽeredità contesa (Tavan). Infine la musica: quella che Mittelfest ha commissionato a Glauco Venier e che è sfociata nella produzione "Simphonika", andata in scena nel Teatro Nuovo di Udine a conclusione della giornata inaugurale. Ricercando i diversi fili della tradizione musicale friulana e giuliana (tra villotte e musiche "colte"), Venier ha dato vita a una partitura varia e accattivante, per la cui orchestrazione il musicista ha lavorato con Michele Corcella ed eseguita, oltre che dallo stesso Venier (al pianoforte), dalla voce della grande Norma Winstone (che ha cantato pure versi in friulano di Pasolini), con la "Fvg Mitteleuropa Orchestra" e la "Mittelfest Big Band".  
   
 

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