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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Luglio 2012
 
   
  SPOLETO-CAMPELLO: FERROVIA IN ESERCIZIO ENTRO GIUGNO 2015

 
   
  Perugia, 17 luglio 2012 – Sarà in esercizio entro giugno 2015 il raddoppio della tratta ferroviaria Spoleto-campello sul Clitunno. Circa dieci chilometri di ferrovia, per la cui realizzazione saranno spesi 100 milioni di euro. Si avvia così a conclusione anche la vicenda di questo cantiere i cui lavori erano stati appaltati già nel 2002, ma che per una serie di vicissitudini fallimentari che hanno riguardato le ditte che si erano aggiudicate l’appalto, solo ora è stato effettuato il definitivo riappalto. Le caratteristiche tecniche dell’opera sono state illustrate il 13 luglio a Perugia, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, di Italfer, Maria Rita Lorenzetti, l’assessore regionale alle infrastrutture, Silvano Rometti, il direttore investimenti di Rfi, Marco Rettighieri e Andrea Borgia del Team Progetti sempre di Rfi. “Si tratta di un cantiere la cui importanza è particolarmente rilevante – ha affermato la presidente - da un punto di vista economico, ma soprattutto ai fini del miglioramento sia in termini di sicurezza che di qualità del collegamento ferroviario Orte-falconara. Non secondario poi l’aspetto relativo alla realizzazione dell’opera per ciò che riguarda tutela e salvaguardia dell’ambiente”. “Riteniamo la realizzazione del raddoppio di questo tratto della Orte-falconare strategico non solo ai fini della mobilità ferroviaria regionale, ma anche per quella nazionale. Aggiungiamo così un nuovo tassello al definitivo raddoppio di questa ferrovia che dovrà unire la dorsale adriatica con quella tirrenica, mettendo l’Umbria, nelle condizioni di intrecciarsi con le direttrici dell’alta velocità. Per questo abbiamo di recente definito una azione comune tra le cinque Regioni del centro Italia, affinché insieme si possa operare per rendere più moderni ed efficienti i collegamenti ferroviari, mettendo in relazione i due grandi corridoi di comunicazione con collegamenti trasversali. Per ciò che riguarda la nostra regione, ora dobbiamo lavorare per mettere in priorità il raddoppio dell’altro tratto, quello Terni-spoleto”. Per parte sua l’assessore Silvano Rometti ha sottolineato il significativo lavoro svolto in questi ultimi mesi da Regione, Rfi e Italfer per il riappalto dell’opera: “una buona amministrazione – ha detto Rometti – è quella che riesce a mandare avanti quei progetti finanziati e che per vicende giudiziarie e finanziarie sono costretti a vivere l’allungamento dei tempi di realizzazione. Ora finalmente i lavori possono essere avviati e conclusi nei tempi auspicati”. L’assessore Rometti ha colto l’occasione per ricordare come la Regione Umbria ed Rfi siano impegnate anche nella realizzazione di altri due importanti interventi: quelli relativi alla Stazione di Ponte San Giovanni-perugia (che migliorerà l’interconnessione tra Rfi e Ferrovia Centrale Umbra), ed alla Stazione di Terni. “Ora siamo nelle condizioni migliori – ha detto la presidente di Italfer, Maria Rita Lorenzetti – per poter portare a compimento i lavori del raddoppio della tratta Spoleto-campello. Un tratto di principale importanza di una arteria di collegamento strategica per l’Umbria, ma anche per l’intera rete ferroviaria nazionale. Certo, il vero ‘pezzo’ mancante è quello Terni-spoleto, ma per questo vi è già il progetto esecutivo. Ovviamente l’imponenza dell’investimento, circa 500 milioni di euro, al momento rappresenta una problematicità che tutti auspichiamo possa essere al più presto superata. E in questa direzione l’azione comune delle Regioni del centro Italia, sono certa, sarà di grande utilità affinché si possano reperire le risorse necessarie al finanziamento dell’opera”. “Il riavvio dei lavori sulla Orte – Falconara – ha detto Rettighieri di Rfi - sia in Umbria (Raddoppio tratta Spoleto-campello) sia nelle Marche (Raddoppio tratta Casteplanio – Montecarotto), evidenzia l’interesse di Rfi nel potenziamento di questa direttrice, soprattutto in un momento caratterizzato dalla limitata disponibilità di risorse. Tuttavia, per portare a completamento il raddoppio dell’intera linea, è necessario uno sforzo comune e coordinato delle Regioni interessate allo sviluppo di questa importante direttrice di traffico al fine di promuovere il reperimento dei finanziamenti necessari”. “La ripresa dei lavori sulla Spoleto-campello rappresenta un punto di partenza importante – ha affermato Borghi, sempre di Rfi - in quanto il raddoppio di questa tratta costituisce un nuovo tassello nel potenziamento della direttrice Orte – Falconara volto a migliorare i collegamenti tra le principali aree urbane della Ragione Umbria e i nodi della rete Av nonché a favorire l’integrazione con la rete di trasporto ferroviario locale (Ferrovia Centrale Umbra) e con gli altri sistemi di mobilità.” scheda raddoppio tratta spoleto-campello - “Il raddoppio della tratta Spoleto-campello rientra tra gli interventi di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) previsti sulla direttrice Orte – Falconara che unisce la dorsale Milano - Roma con la direttrice adriatica e costituisce l’asse portante del sistema ferroviario della regione, con 204 chilometri complessivi, di cui 126 in territorio umbro”. E’ quanto riferito durante l’incontro di stamani a Palazzo Donini, dal direttore Programmi Investimenti Direttrice Centro di Rete Ferroviaria Italiana, Marco Rettighieri e dall’ingegnere Andrea Borgia del Team Progetti Portafoglio “A”- di Rfi. Il progetto relativo al raddoppio della tratta Spoleto-campello è stato approvato nel 1999 in sede di Conferenza dei Servizi convocata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori sono stati appaltati, nel 2002, alla Coop Costruttori e successivamente, nel 2005, ad Ati Cogel. Entrambi i rapporti sono stati rescissi per le inadempienze degli appaltatori. Di seguito è avvenuto un nuovo affidamento all’appaltatore Ati Tecnis con una consegna dei lavori a marzo 2012. Attualmente, sono in fase di conclusione le attività di cantierizzazione a cura del nuovo appaltatore. L’attivazione del raddoppio è prevista entro giugno 2015. L’importo complessivo dell’intervento è di 100,4 Mln di euro e ad oggi sono stati spesi 44,7 Mln di euro. L’investimento per il nuovo appalto è pari a 45,7 Mln di euro mentre la spesa prevista per il completamento degli interventi tecnologici ammonta a 10 Mln di euro. Saranno realizzati 9,7 km di linea a doppio binario con il rinnovamento dell’intera sede ferroviaria. Nell’ambito di questo grande progetto le opere più significative sono: la Galleria artificiale “San Giacomo”, lunga 3,5 km, il Sottovia in “Località Madonna di Lugo” (luce di 21 m), un Ponte su Fosso “Cortaccione” (luce di 12,7 m), il rifacimento del Ponte Canale “Fosso Fabbreria” (luce di 16,68 m)e opere di attraversamento del “Torrente Spina”. La fermata di Campello sarà completamente rimodernata con il rifacimento dei marciapiedi e la realizzazione di nuovo sottopasso pedonale. Progressivamente saranno eliminati anche i 4 passaggi a livello presenti nell’area dei lavori. Nella galleria di San Giacomo, in ottemperanza a quanto previsto nel Dm 25.10.2005 “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie, saranno realizzati: piazzali di emergenza, posizionati in corrispondenza degli imbocchi per lo stazionamento dei mezzi di soccorso e dotati di piazzole per elisoccorso,moderni sistemi di illuminazione di emergenza, impianto idrico antincendio, impianto di messa a terra della linea di contatto, impianti di diffusione sonora, telefonia di emergenza e sistema di radio propagazione (rete Gsm-r). Un attento monitoraggio ambientale avrà lo scopo di tutelare il territorio e la popolazione residente. Continue rilevazioni in corso e post opera delle principali componenti ambientali (rumore, atmosfera, idrico sotterraneo) garantiranno l’ottemperanza alle prescrizioni ambientali impartite dagli Enti di tutela e dalla legislazione ambientale. Sono stati inoltre previsti importanti interventi di mitigazione ambientale come barriere antirumore di altezza compresa tra 2 e 5 m, per totali 2.276 m e interventi di tipo naturalistico(inerbimenti, impianti arbustivi e arborei).  
   
 

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