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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Luglio 2012
 
   
  CASTEL THUN: MOSTRA DEDICATA A MATTEO THUN

 
   
 

Tra tutti i personaggi della dinastia Thun, il conte Matteo Thun,  figlio di Leopoldo e Violante Martinengo, è sicuramente una tra le  figure più carismatiche ed affascinanti   dell’intera famiglia. Fu uomo colto, grande mecenate, amante delle Belle Arti, sostenne anche la causa dell’unità nazionale ma ben presto si trovò sommerso dai debiti tanto che fu costretto a vendere parte del patrimonio familiare. 

Nel 1832 Matteo Thun,  all’età di 19 anni, posò di fronte al cavalletto di Giuseppe Molteni, uno dei più celebri ritrattisti milanesi di età romantica, per un dipinto destinato alle sale del palazzo di famiglia a Trento. Il ritratto, dove Matteo è raffigurato in divisa imperiale,  e che non è più stato esposto al pubblico dopo la sua apparizione a Brera in quel lontano 1832,  sarà l’ospite d’onore della mostra che verrà inaugurata a Castel Thun il 20 luglio. Nello spazio raccolto del torrino, il dipinto viene posto in dialogo con i luoghi e volti dei protagonisti del vivace clima culturale milanese entro il quale si mosse il giovane Matteo Thun, frequentando i salotti letterari, gli studi degli artisti e le esposizioni d’arte, in quella che era la capitale italiana delle arti. Accanto a lui ci sono la madre Violante Martinengo, colta e affascinante  dama bresciana, Giuseppe Molteni, ritratto all’interno del suo suggestivo atelier, e Clara Maffei, animatrice di uno dei più celebri salotti di età romantica,  splendidamente raffigurata da Francesco Hayez. Con questa straordinaria presenza la mostra accosta i due nomi più celebri della ritrattistica romantica lombarda, che si contesero il  ruolo di primo piano sulla ribalta delle esposizioni di Brera, contrapposti sul piano dello stile, riuniti dal ristretto e selezionato entourage di Matteo Thun. Il percorso sarà accompagnato dalle parole degli stessi protagonisti, attraverso una selezione di documenti, scelti dallo straordinario epistolario del conte, mentre una prestigiosa collezione di cataloghi delle mostre di Brera, illustrati da incisioni e in parte impreziositi da raffinate rilegature con le iniziali di Matteo, insieme a opere di Andrea Maffei, rivelano gli interessi del giovane collezionista e amatore delle belle arti

 
   
 

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