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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Luglio 2012
 
   
  LOTTA ANTIFRODE: DIMINUZIONE DEI CASI DI SOSPETTA FRODE AI DANNI DEI FONDI DELL’UE

 
   
  Bruxelles, 23 luglio 2012 - Secondo la relazione annuale della Commissione sulla “tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea”, le frodi ai danni del bilancio dell’Ue sono calate del 35% nel 2011. Nel settore della politica di coesione i casi di sospetta frode sono diminuiti del 41% rispetto al 2010, mentre nel settore dell’agricoltura i casi sono diminuiti del 66%. A spiegare tale diminuzione contribuiscono, oltre alle misure più efficaci e ai controlli più rigorosi cui vengono sottoposti i fondi Ue, anche una serie di ragioni tecniche. La chiusura di un periodo di programmazione nella politica di coesione e un metodo più omogeneo per le segnalazioni nell’ambito del sistema di controllo per l’agricoltura hanno anch’essi contribuito a far scendere il numero di frodi segnalate rispetto al 2010. In totale, 295 milioni di euro di fondi Ue, pari allo 0,2% del bilancio, sono stati oggetto di frode e vanno recuperati in conformità alle regole dell’Ue. Nella relazione, la Commissione sottolinea la necessità di ridurre ulteriormente le frodi a danno del bilancio dell’Unione e formula una serie di raccomandazioni agli Stati membri a tal fine. Algirdas Šemeta, Commissario responsabile per il portafoglio Fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrode ha dichiarato: “La diminuzione del numero di frodi perpetrate ai danni del bilancio dell’Ue dimostra che la nostra determinazione nell’affrontare il problema sta portando i suoi frutti. Ma la battaglia è tutt’altro che finita. La Commissione conferma la sua politica di tolleranza zero nei confronti delle frodi, perché neanche un centesimo del denaro dei contribuenti deve finire nelle tasche dei truffatori. La Commissione continuerà a mettere in campo ogni misura necessaria al fine di tutelare il bilancio dell’Unione e anche gli Stati membri devono fare la loro parte.” Il recupero di fondi dell’Ue oggetto di irregolarità e frode ha visto un miglioramento e la Commissione è riuscita nello scorso anno a riappropriarsi di circa 2 miliardi di euro tramite rettifiche finanziarie e recuperi. Anche gli Stati membri hanno registrato progressi per quanto concerne i recuperi dai beneficiari finali, soprattutto nel settore dell’assistenza preadesione. La relazione della Commissione esorta gli Stati membri che hanno ancora bassi tassi di recupero ad aumentare l’efficacia delle attività di recupero e a confiscare i beni qualora i beneficiari non restituiscano gli importi oggetto di irregolarità e frode. La recente proposta della Commissione sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione attraverso il diritto penale (Ip/12/767) sarà di notevole utilità nel recupero di fondi, nonché come deterrente per i truffatori. Nel 2011 la Commissione ha presentato oltre una decina tra proposte legislative o nuove iniziative volte a rafforzare la lotta antifrode sui fondi Ue (vedere Memo/12/577).  
   
 

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