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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Luglio 2012
 
   
  PRESENTATO A ROMA PROGETTO SPERIMENTALE PER LA LETTURA NELL’INFANZIA: UMBRIA, UNICA REGIONE

 
   
   Roma, 23 luglio 2012 – È l’Umbria l’unica regione che, insieme a cinque province, Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce e Siracusa, partecipa al progetto sperimentale “In vitro”, promosso dal Centro per il Libro e la Lettura, con l’obiettivo di allargare la base dei lettori, in Italia abbastanza striminzita e in costante calo, agendo nell’unico modo possibile a far sì che ciò avvenga (come è avvenuto per il progetto “Nati per leggere”) in modo esponenziale e duraturo, agendo cioè sui piccoli e piccolissimi, quando la ricettività neuronale e cognitiva è al suo massimo e gli stimoli possono facilmente tradursi in una robusta attitudine alla lettura, che, in una sorta di formazione continua, li accompagni per tutto il corso della vita. Presentato ieri a Roma presso la Chiesa sconsacrata di Santa Marta, nel corso di una conferenza-stampa alla quale ha preso parte anche il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi, insieme al presidente del Centro per il Libro e la Lettura Gian Arturo Ferrari, i rappresentanti delle province interessate e l’assessore alla cultura della Regione Umbria, Fabrizio Bracco, il progetto si propone di avvicinare al libro e alla lettura migliaia di bambini e le loro famiglie. Gli obiettivi – ha spiegato Gian Arturo Ferrari – sono quelli di mettere a punto un intervento strutturale di promozione della lettura nelle scuole elementari; di effettuare rilevazioni statistiche per “fotografare”, nei territori individuati, le abitudini e i comportamenti di lettura, in base a parametri come titolo di studio, professione e fascia di età; di elaborare un vero e proprio percorso di formazione rivolto a pediatri e genitori (soprattutto per quanto riguarda la lettura ad alta voce ai bambini, ritenuta particolarmente importante dal punto di vista educativo), anche contribuendo alla creazione di nuove figure professionali come i “promoters” della lettura. Tutto questo – ha sottolineato Ferrari -, su sei territori diversi per distribuzione geografica, dimensione e densità di popolazione, attraverso una articolata serie di azioni, coordinate dalle istituzioni pubbliche, che coinvolgeranno tutti i partners della filiera del libro e della lettura, i referenti politico-amministrativi e i soggetti sociali, in una sorta di “Patto per la lettura” che, localmente, avrà il compito di orientare l’azione di tutti gli attori interessati. Strumento operativo sarà, a livello territoriale, un “gruppo locale di progetto”, di cui faranno parte bibliotecari, educatori, librai, editori, operatori del mondo della scuola, rappresentanti dei media e del tessuto economico e culturale comunque interessato alla promozione della lettura. In totale, nello spazio di due anni, il progetto coinvolgerà due milioni e 500 mila persone, il cinque per cento della popolazione. Perché, se è vero, secondo i dati Istat, che la percentuale di coloro che in Italia leggono almeno un libro è calata dal 46 al 45,3 per cento, con bollettini di guerra sul fronte delle vendite in libreria, e che occorre dunque invertire la tendenza, altrettanto vero – come ha detto nel suo intervento il ministro Ornaghi – è che “in un paese dove poco si legge, assai scarse sono le opportunità per emergere nella competizione globale e molti gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo e al riconoscimento della propria identità”. “È un deficit cognitivo strutturale, la cui denuncia fa piacere sentire in bocca ad un ministro della Repubblica – ha affermato, concludendo i lavori, l’assessore della Regione Umbria Bracco -; bisogna agire sulle giovani generazioni, e l’Umbria, con i suoi progetti per la diffusione della lettura e della musica si è guadagnata sul campo la partecipazione a questa iniziativa del Centro per il Libro, originariamente pensato solo per le province. Alla promozione del libro – ha aggiunto – abbiamo affiancato le nuove tecnologie, con specifiche applicazioni. Con un ‘tablet’ si potrebbero regalare ai bambini intere biblioteche, trasformando la tradizione in un senso moderno e attualizzato della lettura”.  
   
 

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