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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Luglio 2012
 
   
  SEMINARIO SYMBOLA-MARCHEFACTORY: DALLA REGIONE PARTE LA SFIDA PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO.

 
   
   Ancona, 23 luglio 2012 - “Vogliamo fare dell’intero territorio marchigiano un ambito di sperimentazione di nuove contaminazioni, dove possano emergere progettualità pubblico-private, legate ai territori e alle produzioni, capaci di costituire delle reti aperte che trovino una sponda nella nuova stagione della programmazione europea 2014-2020”. Con queste parole l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, ha tracciato il quadro di un’azione strategica dell’azione regionale che si realizza con la costituzione del Distretto culturale evoluto. L’occasione per confrontarsi e gettare concretamente le basi per l’avvio di questo importante progetto regionale per lo sviluppo locale, è stata offerta il 19 luglio durante il forum “Marchefactory“, nel corso della prima giornata del X Seminario estivo della Fondazione Symbola, in programma a Treia (Mc) fino a sabato prossimo. Il progetto, che si avvarrà di risorse regionali, nazionali e comunitarie, prevede il sostegno a modelli di sviluppo territoriale a matrice culturale, in stretta integrazione tra cultura, economia, agricoltura, nuove tecnologie, turismo e formazione. “Stiamo varando – ha spiegato Marcolini - una serie di provvedimenti per il sostegno alla progettazione esecutiva e all’avvio di programmi integrati d’innovazione a base culturale, che potranno giovarsi di uno stanziamento regionale di circa 5 mln di euro, concorrendo attraverso avvisi pubblici per concorsi di idee e sotto la regia regionale a dotare le Marche di un parco progetti finanziabili e cantierabili, che possano aiutarci a traguardare la società regionale del futuro”. Un modo concreto per uscire dalla crisi ma per far questo è necessario pensare in maniera nuova. “Quando parliamo di sviluppo – ha detto l’assessore - l’elemento di novità non esclude, ma integra quello precedente e per innovare occorre muovere da presupposti diversi, come un uso consapevole delle risorse naturali, culturali e delle risorse umane. Per quel che riguarda le risorse culturali, intese come beni, attività e imprese, ci interessa l’elemento immateriale che le pervade: la creatività. In essa è insito il di più che può favorire l’evoluzione del sistema produttivo tradizionale, ma anche ciò che può far lievitare progettualità di sviluppo locale che abbiano un traino nella cultura. Anche su questo la Regione Marche intende porre le basi per ripartire. Art design, pubblicità, architettura: sono elementi cruciali e orizzontali che costituiscono un elemento dell’innovazione, un fattore competitivo, perché il grande apparato produttivo–manifatturiero delle Marche possa affrontare la sfida della competizione internazionale”. In questo è inserito quell’elemento aggiuntivo in grado di far evolvere il sistema produttivo tradizionale e che può far lievitare progettualità di sviluppo locale che abbiano un traino nella cultura. Ed è anche su questo che la Regione Marche intende porre le basi per ripartire. Il settore delle industrie culturali e creative è di per sé uno dei più dinamici in Europa, contribuendo a circa il 3% del Pil dell’Unione. Qui ci si sta muovendo sulla promozione di distretti creativi, cioè sullo stimolo di progettualità che aiutino la transizione delle economie tradizionali o la riconversione di aree territoriali con una forte identità industriale o lo sviluppo delle potenzialità di aree più marginali verso economie sostenibili e innovative. “Da qui – ha dichiarato Marcolini – è nata l’idea del Distretto culturale evoluto, nel tentativo di fare della cultura un fattore di sviluppo locale duraturo, capace d’incidere sulle filiere produttive, sui modelli imprenditoriali e sull’intreccio con le produzioni extraculturali, in primo luogo quelle manifatturiere mettendo in relazione la cultura con l’industria, il turismo, l’artigianato artistico, l’ambiente e l’enogastronomia, secondo un approccio multifiliera”.  
   
 

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