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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Luglio 2012
 
   
  MERCATO DEL LAVORO E OCCUPAZIONE NEL PRIMO TRIMESTRE 2012 IN PROVINCIA DI PRATO QUADRO ANCORA MOLTO NEGATIVO, MA NEL DISTRETTO IL TESSILE SEMBRA TENERE. I NUOVI CONTRATTI PERÒ SONO A TEMPO DETERMINATO

 
   
   Prato, 23 luglio 2012 -La situazione del mercato del lavoro nel primo trimestre 2012 è stata “fotografata” dal relativo report elaborato da Asel e dal servizio Lavoro della Provincia. “Il quadro generale purtroppo è ancora molto negativo praticamente in tutti i settori. Il tessile però sembra sostanzialmente tenere, anche se i nuovi contratti sono a tempo determinato – spiega la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi – Con il report semestrale sarà più semplice interpretare i dati e capire cosa sta succedendo. Lo presenteremo a settembre”. Il saldo fra avviamenti e cessazioni nel periodo gennaio-marzo 2012 diventa fortemente negativo con un -1.406. Per capire la gravità della situazione si pensi che il primo trimestre 2011 era positivo di circa 2200 contratti. I più penalizzati sono i giovani e in particolare le donne, che registrano un saldo negativo molto pesante (-821) fra avviamenti e licenziamenti. Sembra migliorare invece la situazione dei lavoratori più maturi, quelli sopra i 49 anni, che mantengono saldi positivi in molti settori. Dal punto di vista dei contratti perde ancora terreno il lavoro cosiddetto “buono”, il tempo indeterminato (sotto di 737), mentre il tempo determinato mantiene un buon trend in molti settori. Uno di questi è il tessile, che registra nel primo trimestre 2012 un saldo positivo pari a 197, a cui moltissimo contribuiscono i contratti a tempo determinato propriamente detti. Inoltre nelle imprese tessili pratesi fra gennaio e marzo 2012 le assunzioni ad extracomunitari ammontano al 29% e di questi il 42% sono cinesi. Questa proporzione di cinesi (non di extracomunitari in generale) è sicuramente una novità, ma il dato va considerato con molta prudenza vista la brevità del periodo e i numeri esigui. L´altro fronte che mantiene numeri positivi è quello dei servizi alla persona, con un +115 contratti, che dimostra come uno dei settori trainanti della differenziazione del mercato del lavoro sia ancora molto dinamico. Male invece le costruzioni, il commercio, i servizi alle imprese, la pubblica amministrazione, e anche il “resto”, cioè quel settore in cui confluiscono moltissime tipologie dai numeri ridotti ma che, tutte insieme, costituiscono una fetta importante del mercato del lavoro. Male anche l´abbigliamento, che raggiunge un saldo di -611, tagliando posti a tempo indeterminato e apprendistati.  
   
 

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