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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Luglio 2012
 
   
  SPENDING REVIEW, LOMBARDIA: NO TAGLI TERZO SETTORE GRAVE CANCELLAZIONE OSSERVATORIO ASSOCIAZIONISMO È UN PESANTE ATTACCO A TUTTO IL MONDO DEL VOLONTARIATO

 
   
  Milano, 23 luglio 2012 - "La spending review, oltre a colpire duramente le Regioni virtuose con tagli lineari, che mettono in grave difficoltà i servizi socio-sanitari, attacca anche il Terzo settore, limitandone gli spazi di partecipazione e di rappresentanza". Con queste parole, pronunciate a margine della consultazione per il nuovo ´Patto per il welfare lombardo´, l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli ha commentato la notizia che, nella spending review, è prevista la soppressione dell´Osservatorio nazionale dell´associazionismo di promozione sociale e il trasferimento delle sue attività all´Amministrazione pubblica statale. "Dopo aver abolito l´anno scorso l´Agenzia per il Terzo Settore - prosegue Boscagli - oggi il Governo ´taglia´ anche l´Osservatorio sulle Aps, dimostrando, ancora una volta, una scarsa attenzione alla realtà, perché, così facendo, viene penalizzato il Terzo Settore, che rappresenta uno dei pilastri del nostro tessuto sociale. È importante anche ricordare che sia l´Agenzia sia l´Osservatorio sono stati soppressi con la motivazione di contenere la spesa pubblica, una motivazione assurda se pensiamo che la prima costava poco più di un milione di euro mentre il secondo nulla". Al termine del suo intervento l´assessore ha anche sottolineato la necessità di una complessiva revisione del sistema di welfare nazione, a cominciare dalla distribuzione delle risorse. "Il valore della spesa sociale nella nostra regione - ha detto - è di 11 miliardi di euro, di cui 8 gestiti direttamente dall´Inps, in maniera centrale, e solo 3 rimandati al territorio". "Credo - prosegue Boscagli - che sia giunto il momento di rivedere questa distribuzione e lo stesso ruolo dell´Inps, se vogliamo rispondere in modo concreto all´attuale crisi economica, che colpisce duramente le fasce più deboli. È innanzitutto necessario realizzare un processo di semplificazione e sburocratizzazione di questi enti e avviare un percorso di regionalizzazione delle risorse in capo all´Inps, così da evitare sprechi e rispondere con più attenzione alle esigenze di un maggior numero di cittadini".  
   
 

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