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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Luglio 2012
 
   
  FORLÌ-CESENA - PREZZI ALLA PRODUZIONE TRA LUCI E OMBRE

 
   
   Forlì-Cesena, 24 luglio 2012 - Monitorare l’andamento dei prezzi è uno dei compiti “storici” della Camera di Commercio di Forlì-cesena; da oltre 50 anni, - risale, infatti, al 1960 l’uscita del primo bollettino – l’Ente pubblica i listini dei prezzi – ora anche sul sito camerale nella sezione apposita, fra le più consultate con oltre 15.200 accessi annuali - rilevati in provincia e questo grazie al lavoro delle due Commissioni preposte: Commissione prezzi bestiame bovino, suino ed ovino e Commissione prezzi cereali, foraggi, sementi, frutta e ortaggi. Settimanalmente vengono rilevate in ambito provinciale le quotazioni dei principali prodotti agricoli e zootecnici consentendo di monitorare l’andamento del mercato. “Il ruolo delle Commissioni è fondamentale – commenta Pier Francesco Cornacchia, membro e Presidente delle Commissioni fin dal 1981 - in quanto costituisce un punto fermo nella gestione del mercato stesso e consente di avere in maniera tempestiva informazioni dettagliate sui prezzi stabiliti tra domanda ed offerta; un ruolo fondamentale, dunque, determinato anche dalla professionalità, imparzialità e competenza dei commissari che rappresentano l’insieme del mondo imprenditoriale organizzato.” Purtroppo elementi negativi per le colture sono il persistere di alte temperature accompagnate dalla mancanza di pioggia che hanno concentrato in periodi brevi la maturazione di molte cultivar, in particolare le precoci, riducendone nel contempo la pezzature. Il caldo eccessivo e la siccità hanno avuto conseguenze ancora più pesanti sulle coltivazioni nei terreni dove manca la possibilità di effettuare irrigazioni di soccorso; si constata con delusione come le abbondanti nevicate dei mesi scorsi non siano bastate a rimpinguare a sufficienza le risorse idriche. In sintesi tutti i commissari confermano che il bilancio del primo semestre dell’anno si può considerare positivo, invece per il secondo semestre si nutrono forti preoccupazioni e si prevedono scarse produzioni dovute proprio alla siccità che in collina fa sentire ancora più pesantemente i suoi effetti, in quanto più limitato è l’approvvigionamento idrico, con gravi rischi anche per il comparto vinicolo. L’innalzamento dei costi alla produzione – anche i prezzi dei mangimi subiscono gli effetti della siccità - rischia di erodere la redditività pure nel comparto zootecnico. Improrogabili e indifferibili sono i lavori di ristrutturazione della rete che possano permettere l’irrigazione delle zone collinari, pena la sopravvivenza stessa delle colture che sono il patrimonio del territorio e che costituiscono le locali tipicità ed eccellenze.  
   
 

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