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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 25 Luglio 2012 |
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CRISI: UN ITALIANO SU DUE USA I COSMETICI DELLA MOGLIE O DEI FIGLI
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Roma - L’italiano è molto curato nell’aspetto e svetta tra gli europei più maniaci della bellezza, ma fa ancora fatica ad andare a comperare cosmetici in profumeria arrivando ad usare occasionalmente i prodotti della propria partner o dei propri figli, frenato anche dai morsi della crisi. Una difficoltà che si accentua al Centro-sud, dove solo due uomini su dieci hanno comperato regolarmente cosmetici presso profumerie, e si consolida con l’esplosione del carovita. Risultato? Il 40% delega l’acquisto di prodotti di bellezza alla propria consorte o fidanzata e un buon 50% ammette di fare uso di cosmetici che “girano per casa”, appannaggio di mogli, fidanzate o figli. La parte del leone nell’acquisto la fanno i supermercati e gli ipermercati dove almeno il 63% ha acquistato un prodotto di bellezza nell’ultimo anno. Lo rivela una ricerca di mercato promossa dalla associazione di psicologi “Donne e Qualità della Vita” per conto di una multinazionale di cosmetici su mille consumatori dai 18 ai 55 anni sparsi nel Paese. Se 2 italiani su 3 non vanno quasi mai in profumeria, la ricerca rivela come invece certe inibizioni vengano meno per esempio in farmacia, dove invece capita a 6 italiani su 10 di acquistare prodotti di bellezza. Nella stragrande maggioranza gli italiani in profumeria comperano profumi (70%), creme (45%); prodotti per i capelli (37%), prodotti abbronzanti (29%), pettini o spazzole (17%). Ma molti, in mancanza di tempo, ammettono di avere usato spesso cosmetici per la moglie o quelli acquistati dai figli. Delle profumeria, per esempio, lamentano soprattutto gli odori troppo forti, l’invadenza dei buttafuori, la scortesia delle commesse. Le percentuali di chi si reca in profumeria aumenta, tuttavia, con la avvicinarsi delle feste (76%). Ma -ed è il dato più curioso- molti in mancanza di tempo fanno uso dei cosmetici della propria consorte o quelli acquistati dai figli. Si va dalla crema per le mani (23%) al profumo usato occasionalmente come dopobarba (19%) a un classico da farmacia, come l’Estetil Bb Cream, impiegato all’occorrenza come efficace idratante da un ragazzo su 4, allo shampoo, magari non proprio in linea con il carattere dei propri capelli, ma utile in mancanza di altro (36%). I ragazzi più modaioli sottraggono alla propria fidanzata prodotti autoabbronzanti (34%), qualcuno si spinge anche alla matita, per disegnare le sempre più curate sopracciglia (18%), al lucidalabbra (25%) e ai deodoranti (18%). Non si stupisce la psicologa Serenella Salomoni: “L’unisex ormai è una realtà assodata anche nel settore cosmetico, spesso dettata anche dalla necessità e dalla cronica disorganizzazione degli uomini. Cosi come le mode trasmigrano nel fashion, anche nella cosmetica c’è una contaminazione di generi. Ma il fenomeno è anche dovuto a questioni economiche: i cosmetici costano e sempre di più nelle coppie i soldi scarseggiano e, quindi, di necessità si fa virtù anche con una cremina”. |
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