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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Luglio 2012
 
   
  BOLZANO: TUTELARE LE COMPETENZE SULL´ENERGIA

 
   
   Bolzano, 24 luglio 2012 - Non un attacco all´attuale procedura di rilascio delle concessioni per centrali idroelettriche ma piuttosto una nuova violazione delle competenze e dell´autonomia della Provincia, questa volta riferita al settore dell´energia: così la Giunta provinciale giudica il nuovo decreto governativo che modifica la gestione delle gare per l´assegnazione delle concessioni. "Se le nostre competenze saranno intaccate ricorreremo alla Consulta", ha confermato il 23 luglio il presidente Luis Durnwalder. Con il nuovo decreto "Cresci Italia" approvato in Commissione sviluppo alla Camera, e che domani va al voto in Parlamento, le novità per l´Alto Adige non si riferiscono tanto (o solo) all´obbligo di rivedere l´attuale procedura di partecipazione alle gare per le centrali idroelettriche (la Provincia decide sulle concessioni, ai bandi partecipa anche la società provinciale Sel Spa), "un aspetto sul quale già avevamo deciso di intervenire per evitare ricorsi e processi", ha chiarito Durnwalder. Ma in generale - e cosa ben più grave - i problemi sono legati ai paletti posti dal decreto a tutte le Regioni e Province, limitando in tal modo le competenze e l’autonomia locali. In concreto, se il testo resta quello annunciato, sarà il Governo a dettare parametri e criteri di valutazione nelle gare, con la Provincia chiamata a formalizzare la decisione. "La nuova legge, se confermata nel testo attuale, si pone in netto contrasto con la norma di attuazione dello Statuto relativa alle competenze della Provincia in materia di rilascio e concessioni", ha ricordato Durnwalder al termine della seduta di Giunta. L´autonomia speciale verrebbe omologata a tutte le altre regioni. Il Presidente ha scritto al ministro Passera chiedendo di verificare la possibilità di apportare emendamenti al ddl, il Ministro ha chiarito che l’emendamento in questione non è di iniziativa governativa ma della Commissione parlamentare e ha lasciato intendere che interventi sono molto difficili: il testo sembra ormai blindato in quanto collegato al voto di fiducia. "In questo caso, se la legge intacca le nostre competenze, un nuovo ricorso alla Corte costituzionale diventa inevitabile", ha concluso Durnwalder.  
   
 

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