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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Luglio 2012
 
   
  AOSTA: LA 59° MOSTRA CONCORSO APRE LA STAGIONE ESTIVA DELL’ARTIGIANATO DI TRADIZIONE

 
   
  Il 19 luglio 2012 si è inaugurata, con la 59esima edizione della Mostra concorso in Piazza Chanoux ad Aosta, la stagione estiva delle manifestazioni di artigianato valdostano di tradizione. La tensostruttura allestita nel cuore del capoluogo regionale, dopo la consueta benedizione da parte del Vescovo della Diocesi di Aosta, Mons. Franco Lovignana e dopo il saluto dell’Assessore regionale all’artigianato, Ennio Pastoret, ha accolto autorità e pubblico svelando così le numerose opere d’arte nate dalla fantasia e creatività degli artigiani valdostani che si sono confrontati con i temi del concorso. Questo primo appuntamento anticipa gli altri eventi legati al “savoir faire” artigianale locale come “Scultura dal Vivo”, dal 29 luglio al 1° agosto, l´Atelier del Métiers, il 2 agosto, e infine la versione estiva della Fiera di Sant´orso, in programma domenica 4 agosto. Un momento importante per tutta la comunità valdostana che in queste occasioni si ritrova intorno ai temi della tradizione locale, apprezzandone le diverse interpretazioni e rivisitazioni. Augusto Rollandin – Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta - E’ sicuramente una delle manifestazioni più attese dell’estate. Dobbiamo dire che ha sempre avuto un grande successo grazie alla disponibilità degli artisti ad essere presenti per dimostrare come lavorano. Ma soprattutto è interessante vedere come il lavoro su tutti i temi che ci riguardano, della tradizione rivista e rivissuta e rivisitata, dia risultati straordinari. Per cui nell’insieme ritroviamo pezzi unici che sono veramente da collezione. Ennio Pastoret – Assessore regionale artigianato e attività produttive - Registriamo la partecipazione di persone nuove che si avvicinano all’artigianato di tradizione, alcune delle quali già con qualità notevoli. Ovviamente sono tre gli elementi che caratterizzano questo appuntamento: il primo è il fatto che artigianato di tradizione significa legame con le radici e con il territorio, con la cultura della nostra regione e questo è poi l’elemento più importante. Poi ci sono i corsi, che vengono organizzati sul territorio e avvicinano sempre nuove persone a quest’arte. Alcuni si stufano, altri invece continuano. Ecco quindi, terzo elemento: i più bravi, quelli che vogliono far diventare questa attività una professione, partecipano alle botteghe scuola, che sono vere e proprie scuole, dove si lavora fianco a fianco con artigiani affermati e si imparano i trucchi e i segreti del mestiere che, abbinati alla creatività individuale, daranno nel futuro grandi interpreti dell’artigianato di tradizione. L’esposizione da sempre raccoglie gli oggetti realizzati dagli artigiani per i vari temi proposti, per ogni singola categoria, e per il tema speciale, istituito per favorire la realizzazione di manufatti pregevoli legati al patrimonio storico e culturale della tradizione valdostana che non sono però riconducibili a singole categorie e che richiedono più lavorazioni. Il tema speciale scelto per questa edizione è stato “la grolla decorata” in acero, magnificamente interpretato nelle opere proposte. L’artigianato di tradizione così dimostra la sua vivacità ed evoluzione continua e porta a fare alcune considerazioni. Vally Lettry – Dirigente Attività promozionali industria e artigianato Cambiano i soggetti, ci sono soggetti più attuali o meno attuali. Noi siamo soliti proporre una parola stimolo, quasi un tema libero: abbiamo dato “attesa”, abbiamo dato “incontro”, non diamo temi come “la latteria” perché avremmo opere molto simili, certo diverse per bravura esecutiva. Dunque di fronte a una parola così, quanti agganci di carattere intellettuale ci possono essere che partono dall’esperienza di ognuno di noi. Certo, le capacità di esecuzione sono in alcuni casi ancora ad un livello modesto, e lì bisognerebbe aspettare anche un po’ per maturare, per presentarsi. Noi tendiamo ad accettare veramente tutti perché è un percorso per loro ma forse in alcuni casi le capacità tecniche sono ancora un po’ modeste….Mi sembra che cambi anche nella realizzazione di alcuni oggetti, come per esempio la pepaiola, l’idea di rimanere fedelissimi a ciò che abbiamo conosciuto, diciamo al reperto museale, un calamaio assolutamente ben riprodotto. Altri, invece, sanno conciliare tradizione e innovazione, e questa è una sfida. A volte si fa un passo troppo lungo ma non nel senso che è troppo distante dal modello, però è poco funzionale. Se invece si concilia la funzionalità d’uso al rispetto della tradizione, magari nell’essenza, però con una forma nuova, ecco che si trovano delle realizzazione e opere che sono molto interessanti. La Mostra concorso sarà visitabile fino al 28 luglio, dalle ore 10 alle 23 e ogni sera il pubblico potrà inoltre assistere a dimostrazioni pratiche delle diverse tecniche lavorative utilizzate dagli artigiani. Www.regione.vda.it    
   
 

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