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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Luglio 2012 |
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AD ANZANO DEL PARCO (CO) PROVE DI FATTORE FAMIGLIA
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Como, 24 luglio 2012 - Centralità della famiglia, passaggio dall´offerta alla domanda e ´Fattore famiglia´. Sono questi i tre pilastri alla base del Nuovo Patto per il Welfare, presentato presso la sede territoriale della Regione Lombardia a Como, dall´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, in una consultazione con istituzioni locali, sindacati associazioni imprenditoriali, organizzazioni di categoria, enti non profit e del volontariato e cooperative. La consultazione itinerante delle province, arrivata alla settima tappa, serve per stabilire principi e azioni per una riforma complessiva del sistema di welfare lombardo. Limiti Dell´attuale Welfare - "Se vogliamo mantenere un sistema di welfare universalistico - ha spiegato l´assessore Boscagli - dobbiamo ripensarlo profondamente, perché non perda le sue caratteristiche di equità, soprattutto nella prospettiva delle generazioni più giovani. Sono tre, infatti, i limiti più evidenti dell´attuale sistema di protezione sociale: la grave crisi finanziaria mondiale, che si ripercuote sui singoli Paesi, portando a gravi tagli di spesa; l´invecchiamento della popolazione, con il conseguente squilibrio demografico; l´eccessiva burocratizzazione e centralizzazione delle risorse. In Lombardia, su 11 miliardi dedicati alle politiche di welfare, 8 sono amministrati direttamente dall´Inps, mentre solo 3 possono essere gestiti dal territorio, per rispondere direttamente ai bisogni che vengono dal basso". Pilastri Della Nuova Proposta - "Per tutte queste ragioni - ha detto l´assessore Boscagli - è necessario ripensare al sistema di welfare. I pilastri da cui partire sono quindi tre: la centralità della famiglia, sempre più ridotta di numero e con un aumento di separazioni e divorzi, ma che resta il nucleo fondamentale da cui ripartire; il passaggio dall´offerta alla domanda, per garantire libertà di scelta, attraverso un accompagnamento delle persone, a partire da un analisi multidimensionale del bisogno; l´introduzione del ´Fattore famiglia lombardo´. In provincia di Como, la sperimentazione avviene nel Comune di Anzano del Parco. Grazie al ´Fattore famiglia´ avremo una modalità di compartecipazione più equa rispetto a quella dell´Isee, in grado di fotografare la reale situazione economica delle famiglie sia per quanto riguarda il numero di figli sia della presenza di disabili o anziani ma anche della situazione lavorativa". Impegno Costante - L´assessore Boscagli, in conclusione, ha sottolineato come, nonostante i tagli governativi, Regione Lombardia continui a fare la propria parte, tutelando il welfare lombardo. "Da parte del Governo - ha detto - le risorse sul sociale difficilmente vedranno un aumento, mentre in Lombardia c´è un impegno costante nel mantenere i livelli attuali. Quest´anno, infatti, sono stati stanziati 70 milioni di euro come gli anni passati". All´incontro, oltre l´assessore Boscagli, hanno partecipato, tra gli altri, i consiglieri regionali Gianluca Rinaldin, Luca Gaffuri, Dario Bianchi e Paola Camillo, il direttore generale dell´Ao Sant´anna Marco Onofri e il direttore generale dell´Asl di Como Roberto Bollina. |
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