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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2003
 
   
  BANCA MEDIOCREDITO DIVENTA UNICREDIT BANCA MEDIOCREDITO E APPROVA I DATI DEL 1° SEMESTRE 2003 09 SETTEMBRE 2003

 
   
  Torino, 10 settembre 2003 - Nel corso del primo semestre 2003 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deliberato la modifica della denominazione sociale e del logo della banca per adeguarli agli standard del Gruppo Unicredito Italiano. La nuova denominazione "Unicredit Banca Mediocredito Spa" è stata approvata dallŽAssemblea Straordinaria dei soci in data 22 luglio 2003. Il Consiglio di amministrazione di Unicredit Banca Mediocredito ha approvato in data odierna la relazione semestrale e la situazione dei conti al 30 giugno 2003. Al termine del primo semestre 2003 la consistenza dei crediti lordi alla clientela della banca, pari a 5.435 milioni di euro, registra una flessione del 4,8% rispetto al dato dellŽesercizio 2002. Tale andamento è frutto sia di un generalizzato rallentamento nella dinamica degli impieghi, sia di una strategia della Banca volta ad una maggiore selettività del proprio portafoglio clienti. Il portafoglio corporate (impieghi nei comparti industriali e sconto effetti) presentava al 30 giugno un significativo spostamento della concentrazione dei crediti verso classi di rating a minor rischio, a fronte di una flessione degli stessi intorno al 3% rispetto al precedente esercizio. LŽattento presidio del rischio creditizio ha permesso di registrare una riduzione del 6,6% dei crediti netti in sofferenza, proseguendo il trend decrescente già avviato a partire dallŽesercizio 2000. Il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi netti verso clientela si è attestato al 7,06%, il grado di copertura delle stesse, determinato dal rapporto tra rettifiche di valore e sofferenze lorde, risulta pari al 46,2%, oltre a garanzie reali a presidio. Il margine di interesse al primo semestre 2003 è pari a 34,3 milioni di euro, in flessione del 4,4% rispetto allo stesso periodo dellŽanno precedente, essenzialmente a causa dellŽeffetto combinato della dinamica calante degli impieghi fruttiferi e della riduzione dei tassi di interesse. Il margine di intermediazione si attesta su 44,8 milioni di euro, in aumento del 3,32% rispetto al primo semestre del precedente esercizio. Tale incremento deriva da un positivo contributo del margine da servizi che aumenta, nel periodo, da 4,6 milioni a 10,48 milioni di euro. LŽutile ordinario è pari a 10,95 milioni di euro, in crescita di 5,88 milioni rispetto al 30 giugno 2002. Al netto degli accantonamenti fiscali, lŽutile netto del periodo risulta pari a 9,55 milioni di euro, superiore di 1,47 milioni rispetto al dato del periodo precedente (+18,2%). Il patrimonio netto, a seguito dellŽintegrale destinazione dellŽutile, ammonta a 369,59 milioni di euro.  
   
 

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