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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Settembre 2003
 
   
  GENERALI: RISULTATI DI GRUPPO AL 30 GIUGNO 2003LE AZIONI INTRAPRESE E I RISULTATI SEMESTRALI CONFERMANO GLI OBIETTIVI ANNUALI FISSATI DAL PIANO INDUSTRIALE UTILE CONSOLIDATO: AUMENTA DI OLTRE DIECI VOLTE DA 51 MLN A 531 MLN

 
   
  Venezia, 12 settembre 2003. Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, presieduto da Antoine Bernheim, ha approvato la relazione semestrale consolidata e della Capogruppo al 30 giugno 2003. L’utile netto consolidato è pari a 530,8 milioni contro un risultato di 50,8 milioni del primo semestre 2002. La forte crescita è stata principalmente determinata dal deciso miglioramento della gestione tecnica, sia vita che danni, realizzato grazie alle azioni impostate da inizio anno nel quadro delle strategie del Piano Industriale. La gestione tecnica complessiva ha chiuso infatti per la prima volta al semestre con un utile di 20,8 milioni contro un saldo negativo di 287 milioni nell’analogo periodo del 2002. La gestione finanziaria evidenzia un miglioramento pur scontando ancora oltre un 1 miliardo di minusvalenze di registro derivante dal comparto azionario. In particolare, il risultato tecnico dei rami danni è migliorato di 172 milioni rispetto al primo semestre del 2002, riducendo sensibilmente il passivo a 466 milioni (dai 638 milioni dell’analogo periodo del 2002). Il miglioramento è stato determinato da una politica di prodotto che, secondo le linee del Piano Industriale, si fonda su una maggiore focalizzazione sul mercato retail e Pmi rispetto a quello dei rischi industriali e da una sempre più rigorosa azione di selezione dei rischi e di contenimento dei costi. Il risultato tecnico del ramo vita, pari a 486 milioni (351 milioni nell’analogo periodo del 2002), ha registrato un miglioramento di 135 milioni (+ 39%) grazie ad una maggiore concentrazione su prodotti con margini tecnici in linea con quelli attesi. “E’ con questi risultati, realizzati nonostante un quadro macroeconomico non favorevole, che dimostriamo il nostro forte impegno finalizzato alla creazione di valore per gli azionisti” commenta Giovanni Perissinotto, Amministratore Delegato del Gruppo Generali, “Tali risultati sono il frutto delle azioni definite dal Piano Industriale che si concentra sull’attività operativa e che privilegia la redditività ai volumi. Ciò ha comportato degli ottimi risultati nei rami danni ed una crescita del valore della nuova produzione vita. I mercati finanziari hanno continuato ad incidere sulle svalutazioni che tuttavia sono decisamente inferiori rispetto a quelle dell’anno scorso. Abbiamo un ottimo team che è concentrato nella realizzazione di importanti cambiamenti organizzativi e culturali e quindi siamo ottimisti per lo sviluppo futuro.” In un quadro di sostanziale stagnazione dell’economia dell’Europa Continentale, area di maggiore operatività del Gruppo Generali, il volume premi consolidato ha registrato una crescita del 2,8% a condizioni omogenee rispetto al primo semestre del 2002 attestandosi a circa 24 miliardi. In particolare, la raccolta nei rami danni, pari a 10.011 milioni, è cresciuta del 5,3%. La combined ratio è migliorata di 3,3 punti percentuali a 100,8%. Tale risultato è stato determinato dall’ulteriore diminuzione di 3,2 punti percentuali del rapporto sinistri a premi netto, che si è attestato a 76,3%. Nel ramo vita la raccolta è stata pari a 13.983 milioni (+1%), registrando un significativo sviluppo dei premi periodici delle polizze tradizionali. L’incidenza dei costi sui premi ha registrato una diminuzione passando dal 13,1% al 12,3%, frutto delle prime azioni intraprese nella riduzione dei costi. I risultati della gestione finanziaria e patrimoniale hanno registrato, rispetto al semestre del 2002, un miglioramento determinato dalla tenuta dei redditi correnti, dall’incremento degli utili da trading e da inferiori minusvalenze relative al portafoglio azionario. Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli sono ammontate a 8.316 milioni di euro (5.531 milioni a fine 2002). Inoltre si è registrato un incremento del 3,5% da fine 2002 dell’ Embedded Value, che si è attestato a 21,4 miliardi e un Return On Embedded Value normalizzato (Roev), misura del ritorno del capitale investito, pari a 11,1%. Il valore della nuova produzione vita è cresciuto da 206 milioni nel primo semestre 2002 a 218 milioni. Nel semestre il valore delle operazioni di asset gathering è stato pari a 25 milioni, portando il valore della nuova produzione (Nbv) a 243 milioni. La Capogruppo ha registrato nel primo semestre un utile di 486 milioni in crescita del 23% (396 milioni nel primo semestre del 2002), che ha beneficiato di un miglioramento della gestione tecnica complessiva del 16,5% a 390 milioni. Dettagli Bilancio Consolidato - Riflette la situazione patrimoniale e il conto economico di 181 società di cui 108 Compagnie di assicurazione. Gestione Assicurativa - I premi consolidati hanno raggiunto 23.994 milioni di euro (+2,8% a termini omogenei). Alla raccolta del lavoro diretto hanno contribuito i Paesi dell’Unione Europea per il 90% (l’Italia per il 34%, la Germania per il 26,7%, la Francia per il 16,5%). Nel complesso, i premi vita si sono attestati a 13.983 milioni (+1%); nei rami danni la raccolta è stata di 10.011 milioni (+5,3%). Nei rami danni il rapporto sinistri a premi, al netto della riassicurazione, si è attestato al 76,3%, in calo di 3,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2002. La combined ratio nei rami danni è migliorata di 3,3 punti percentuali attestandosi a 100,8% (104,1% nello stesso periodo del 2002). L’incidenza dei costi complessivi dei rami vita e danni rispetto ai premi si è attestata al 17% contro i 17,4% del primo semestre del 2002. Le riserve tecniche nette sono ammontate a 203.413 milioni (199.141 milioni a fine 2002) di cui nel ramo vita 174.797 milioni (25.183 milioni relative ai prodotti unit linked) e nei rami danni 28.616 milioni. Per quanto riguarda l’andamento della raccolta premi in Italia, il principale mercato di operatività del Gruppo, si è registrata una crescita dei premi complessiva del 4,9%. Nei rami danni, dove si è registrato un incremento dell’8,3%, la politica sottoscrittiva attuata e le azioni di contenimento dei costi hanno permesso di raggiungere nel semestre l’importante risultato di una combined ratio vicino al 100%. Il settore vita, che ha registrato una crescita del 3,4%, è stato caratterizzato da uno sviluppo delle reti agenziali superiore al 10% e da un incremento del 30% della nuova produzione. Negli altri mercati, si è raggiunto nel ramo vita un complessivo incremento della redditività grazie alla politica sottoscrittiva adottata, mentre nei rami danni, la progressiva focalizzazione sul mercato retail e Pmi ha portato ad un miglioramento della combined ratio, che si attesta intorno al 100%. “L’adozione di strategie gestionali finalizzate al miglioramento dei saldi industriali, sia nel ramo vita che nei rami danni, è stata il tratto distintivo dell’attività del Gruppo in tutti i paesi esteri nel primo semestre” ha dichiarato Sergio Balbinot, Amministratore Delegato delle Assicurazioni Generali . “Al soddisfacente andamento tecnico del core business assicurativo all’estero si contrappone il forte impatto fiscale derivante dalla legislazione tedesca sul trattamento delle minusvalenze delle nostre compagnie in Germania”. Gestione patrimoniale e finanziaria - Gli attivi al 30 giugno 2003 hanno raggiunto complessivamente 240.385 milioni. La gestione finanziaria del Gruppo è stata caratterizzata da un’ulteriore riduzione della componente azionaria, che rappresenta il 6,9% rispetto al totale degli investimenti (8,5% al 31 dicembre 2002), mentre è aumentato il portafoglio obbligazionario che continua ad evidenziare una elevata qualità dei titoli che ne fanno parte. Gli investimenti complessivi sono saliti del 2,3% a 211.261 milioni (206.450 milioni a fine 2002), di cui 25.606 milioni relativi a quelli il cui rischio è a carico degli assicurati. Nell’ambito della composizione degli investimenti, quelli a reddito fisso rappresentano il 78,8%, le azioni l’ 6,9%, gli immobili il 6,4%. I redditi ordinari da investimenti sono ammontati a 4.449 milioni (4.355 milioni nel primo semestre 2002). I profitti netti da realizzo ordinari sono ammontati a 1.032 milioni (rispetto a 514 milioni nel primo semestre 2002). Le minusvalenze nette da valutazione e gli ammortamenti sono stati pari a 1.071 milioni (1.602 milioni nell’analogo periodo del 2002). Lo sviluppo e la riorganizzazione dell’attività Nel Piano Industriale 2003-2005, presentato a inizio anno, sono state delineate le strategie e gli obiettivi che puntano all´affermazione del Gruppo Generali come leader europeo in termini di redditività in particolare attraverso la focalizzazione sul business assicurativo in mercati selezionati e a forte potenziale di crescita, operando principalmente nel settore persone e piccole imprese. In questo contesto vanno segnalate le due importanti operazioni realizzate con il Gruppo Intesa. La prima riguarda la concentrazione delle attività di bancassicurazione dei due Gruppi in una nuova società, Intesa Vita, che sarà forte di una rete distributiva di 3.000 sportelli bancari e assumerà un ruolo di primo piano nel settore bancassicurativo italiano. La seconda operazione riguarda il settore dei Personal Financial Services e si colloca nel quadro delle azioni di potenziamento delle reti distributive, anche ai fini dello sviluppo dei portafogli vita e previdenziali. Tale accordo prevede la concentrazione in Banca Generali del ramo d´azienda di Banca Primavera, costituito da 1.600 promotori finanziari che gestiscono un patrimonio di 5,4 miliardi, e da 17 filiali bancarie. Al termine di tale acquisizione, Banca Generali si collocherà, con una quota del 9% e più di 5.000 promotori finanziari, al terzo posto del mercato italiano in termini di attivi gestiti. Negli Stati Uniti è stata completata l´operazione di cessione del portafoglio del lavoro diretto della controllata Bma, che per dimensioni e potenzialità non rivestiva più importanza strategica. Il Gruppo mantiene l’attività relativa alla riassicurazione vita, settore nel quale si colloca tra i maggiori operatori locali. Dopo la chiusura del semestre sono state perfezionate in Francia le operazioni di acquisizione del gruppo Le Continent e del portafoglio assicurativo locale di Zurich Financial Services. Tali operazioni rientrano nei programmi di crescita esterna e consentono alle Generali il rafforzamento della propria posizione in un mercato caratterizzato da interessanti prospettive reddituali e di crescita. Le due operazioni consentono a Generali di raddoppiare la propria forza vendita, che dispone ora di una rete agenziale composta da 1.350 agenti in esclusiva (al terzo posto per consistenza nel mercato francese). La prevedibile evoluzione dell’attività Nel primo semestre le Generali hanno conseguito un risultato superiore a quello del corrispondente periodo del 2002, grazie al miglioramento sia della gestione tecnica, dovuto alle azioni strutturali, impostate all’ inizio dell’esercizio secondo le linee guida del Piano Industriale, di riforma dei portafogli e di contenimento dei costi, che di quella finanziaria. Il significativo miglioramento dei fondamentali della gestione industriale induce a confermare gli obiettivi di risultato fissati nel Piano Industriale per il 2003. La Capogruppo ha registrato nel primo semestre un utile di 486 milioni in crescita del 23% (396 milioni nel primo semestre del 2002), che ha beneficiato di un miglioramento della gestione tecnica complessiva del 16,5% a 390 milioni. La raccolta premi complessiva è ammontata a 2.746 milioni con un incremento pari al 5.8% a condizioni omogenee. I premi sottoscritti in Italia sono stati pari a 1.256 milioni di euro con una crescita del 9,7%. L’incidenza dei costi complessivi sui premi ha mostrato un’ulteriore contrazione passando al 21,9% dal 24,1%. Il rapporto sinistri a premi nei rami danni ha registrato un ulteriore miglioramento attestandosi a 77,6% (82,8% nel primo semestre 2002), con una conseguente riduzione della combined ratio da 108,2% a 102,5%. Per il lavoro diretto sottoscritto in Italia la combined ratio è migliorata di circa 7 punti percentuali passando da 99,4% primo semestre del 2002 a 92,5% . Le riserve tecniche nette sono ammontate complessivamente a 17.472 milioni (17.169 al 31 dicembre 2002).  
   
 

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