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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Settembre 2003
 
   
  BIOLOGICI, EQUOSOLIDALI E CORAGGIOSAMENTE ETICI: GLI AGRICOLTORI E APICOLTORI DI MEDITERRABIO RACCONTANO LA STORIA DEI LORO PRODOTTI AL SANA 2003

 
   
  Bologna, 12 settembre 2003. Il legame fra chi produce biologico e il consumatore non è mai stato così forte e trasparente. Grazie a Mediterrabio, la società che commercializza i marchi biologici Alce Nero, Mielizia da Conapi, quello equosolidale Mondovero e i prodotti Libera Terra provenienti dai terreni confiscati alla mafia. Mediterrabio è presente al Sana 2003 con uno stand dove sono gli stessi agricoltori e apicoltori a raccontare la storia dei loro prodotti. Francesco Panella, Giorgio Fraulini, Luca Bonizzoni, Rosy Boveri e Marica Parandero sono ad esempio alcuni degli apicoltori di Conapi che hanno permesso di tradurre in realtà l’idea de “Il nostro miele”: la prima linea di mieli “bio” con la carta d’identità stampata sull’etichetta, grazie alla quale il consumatore può conoscere il nome dell’apicoltore che ha raccolto il miele, la provincia di provenienza, la data di raccolta, i consigli d’uso, la numerazione progressiva del vaso e del lotto. Con la stessa filosofia è stata creata la linea “I grandi mieli d’Italia” con percorso di tracciabilità on line. Daniele Manzo e Giorgio Pinarelli sono invece fra gli artefici dei nuovi risi biologici - baldo liscio e integrale, vialone e arborio - del vercellese di Alce Nero, anche questi muniti di “carta d’identità”. La gamma di prodotti equosolidali Mondovero, garantiti dal marchio Transfair Fairtrade, sia convenzionali che biologici, a sua volta si arricchisce di nuove referenze. Come il caffè monoprovenienza che la cooperativa La Alianza coltiva negli altopiani del Costarica, o il 100% arabica cresciuto, in Nicaragua “debajo de la sombra” (sotto l’ombra degli alberi) a 1000-1500 metri e raccolto da Moreno Santos e dagli altri soci di Prodecoop. Fra le nuove proposte di Mondovero anche un miele d’altura, particolarmente puro, che Luis Herrera e i suoi colleghi apicoltori riuniti nella cooperativa Copiasuro in Guatemala ottengono da api allevate in zone incontaminate, e lo zucchero di canna integrale biologico dei 2200 soci di Cepicafè, nella Sierra de Piura in Perù. Infine dalla cooperativa Placido Rizzotto di Corleone arriva un’ottima nuova pasta artigianale tipica a marchio Libera Terra: Gianluca Faraone - presidente della cooperativa - e gli altri soci lavorano i cento ettari un tempo proprietà del boss della mafia Totò Riina e di un suo prestanome, terreni confiscati e sui quali ora si coltiva un grano buono per chi lo fa e per chi lo consuma. In ognuna di queste realtà si privilegia l’unicità della provenienza territoriale, dando vita a prodotti lavorati in un’area ben determinata da singole cooperative di agricoltori secondo il metodo dell’agricoltura biologica e rispettando, come sempre, l’ambiente, le persone e il loro lavoro. “Creazioni” opera di persone che condividono il medesimo obiettivo: portare sulle tavole degli italiani alimenti di qualità, genuini, biologici, che esprimono fino in fondo la tipicità agricola e alimentare dell’area da cui provengono. Agricoltori di territori anche molto distanti fra loro, ma che operano insieme e distribuiscono direttamente sul mercato prodotti con un “doc” molto speciale.  
   
 

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