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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Febbraio 2007
 
   
  INCONTRI RAVVICINATI 18 FEBBRAIO 20 MARZO LA GALLERIA MARCONI

 
   
  Cupra Marittima (Ap), 13 febbraio 2007 - Per il quarto appuntamento del Progetto “Nudi come vermi”, la Galleria Marconi, Domenica 18 Febbraio alle 18. 00, propone Josephine Sassu in Incontri Ravvicinati, una panoramica sull’arte sarda, che presenta, oltre ai suoi lavori, le opere di cinque artisti dell’isola: Leonardo Boscani, Pinella Marras, Pastorello, Giulia Sale, e Aldo Tilocca. Incontri Ravvicinati è la terza tappa di un’iniziativa partita nella passata stagione, che prevede una serie di mostre curate da artisti che hanno esposto nella galleria, e che ha già visto Karin Andersen curare la collettiva Mind Games, e maicol & mirco la personale di Kid Napped. La collettiva presenterà i fermenti culturali che provengono dalla Sardegna, infatti ciascuno degli artisti che esporrà, ha un saldissimo legame con la terra d’origine, facendo emergere dalle periferie un discorso, che è sì fortemente legato al luogo, ma si apre a prospettive esterne vitali e innovative. “Incontri ravvicinati presenta l’opera di alcuni dei più interessanti artisti sardi; non troppo giovani per essere considerati nuove, possibili, promesse, non troppo vecchi per poter essere definiti storici, ma artisti che sono nel pieno del dibattito dell’arte sia nell’isola sia oltremare. Gli artisti, ognuno con un’opera che presenta l’ultima sua più innovativa produzione sono: Leonardo Boscani, Pinella Marras, Pastorello, Giulia Sale, e Aldo Tilocca. Così come ci ha abituati Spielberg, ogni incontro ravvicinato che si rispetti è accompagnato da suoni celestiali, così nella serata di apertura della mostra sarà presente un giovane performer vocale, Manuel Attanasio, che introdurrà alla visione, presentando agli spettatori il lavoro pubblicato nel suo primo cd”. (Josephine Sassu) Lo scopo del progetto “Nudi come vermi” è creare un ponte ideale tra artisti affermati e giovani, lanciando uno sguardo anche alle arti fuori dai confini nazionali. Gli artisti si mostrano nudi nel loro percorso di ricerca, perché soltanto così possono risultare veri e riuscire a descrivere la propria inquietudine verso il mondo moderno, il disagio e il contatto continuo con le realtà più diverse. Soltanto in una condizione di nudità, ci liberiamo dei pesi che affliggono la condizione umana e si può riuscire a vedere ed estrapolare il bello anche dalle più cupe realtà che ci circondano, così quello che normalmente è un modo di dire dispregiativo assume una nuova valenza estetica e diventa un nuovo canone di bellezza. .  
   
 

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