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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Febbraio 2007
 
   
  IL PRESIDENTE MARTINI AL SEMINARIO PREPARATORIO DELLA CONFERENZA "DALLA MONTAGNA UN CONTRIBUTO DECISIVO PER IL RILANCIO DELLA REGIONE"

 
   
   Firenze- "La montagna può contribuire in maniera importante all´obiettivo di rilancio e di dinamizzazione della regione, obiettivo che è al centro del nuovo piano regionale di sviluppo. La qualità della vita di queste aree, le potenzialità presenti in molti ambiti, dall´agricoltura all´industria, dall´energia alla cultura, rappresentano infatti una risorsa decisiva per una nuova fase di sviluppo dell´intero territorio regionale". Così il presidente della Regione Toscana Claudio Martini ha sintetizzato le grandi sfide che si profilano per la montagna toscana intervenendo il 9 febbraio alla Fattoria di Corsignano, in Casentino, al seminario su ´Diritti di cittadinanza e qualità della vita´, ultimo appuntamento preparatorio in vista della conferenza regionale della montagna, in programma a Vallombrosa l´8 e il 9 marzo. "Si tratta - ha aggiunto - di un´occasione da non perdere per sintetizzare il lavoro di questi mesi e varare un programma che sappia affrontare tutte le tematiche emerse sin qui: da quelle relative alle attività produttive alle questioni infrastrutturali, dalle tematiche ambientali a quelle legate alla qualità della vita e ai diritti alla salute, all´istruzione, al lavoro cioè ai temi di cui discutiamo oggi. Il tutto tenendo ben presente che quella delle montagna è una questione estremamente importante nell´ambito del Prs". Entrando poi nel merito delle questioni del convegno, welfare, sanità, lavoro, ambiente (all´incontro erano presenti gli assessori regionali di tutte queste materie) il presidente ha evidenziato la necessità che le questioni delle aree montane non debbano essere affrontate mettendo sulla bilancia esclusivamente la quantità delle risorse disponibili, ma anche e soprattutto pensando a una capacità innovativa di utilizzarle: "Anche in epoca di risorse complessivamente decrescenti noi siamo intenzionati a investire sempre di più per queste aree. Ma la vera questione riguarda la capacità di investire in maniera sempre più virtuosa, sempre più innovativa, sempre più rispondente alle necessità dei cittadini, capace di individuare e rispondere alle autentiche priorità". Un esempio di questo percorso riguarda la sanità e il futuro dei piccoli ospedali così come prospettato, nell´ambito del seminario, dall´assessore al diritto alla salute Enrico Rossi. "Per renderli utili, efficienti e funzionali ai bisogni dei cittadini occorre puntare su un cambiamento basato su alcuni capisaldi: potenziamento dei servizi di emergenza-urgenza, e quindi del pronto soccorso, con accelerazione della costruzione delle piazzole per l´elisoccorso (per le quali esiste già un finanziamento regionale); rafforzamento della medicina generale e della diagnostica, con possibilità, attraverso un collegamento telematico per ogni cittadino della regione di avere una diagnostica di altissimo livello; estensione del day hospital oncologico anche nei plessi più piccoli per evitare al paziente lunghe trasferte per curarsi. Infine rafforzamento dei servizi sul territorio". Diritto alla salute, ma anche welfare, e anche in questo caso con grande attenzione a utilizzare bene i fondi disponibili. "I fondi del Piano integrato sociale in fase di predisposizione - ha evidenziato l´assessore alle politiche sociali, Gianni Salvadori - dovranno essere indirizzati a attività mirate per raggiungere la massima efficacia, ed essere inoltre il frutto di un approfondito lavoro sul territorio, perché è solo dai territorio che possono emergere i bisogni reali di una determinata area". In aree, lo ha confermato l´indagine Irpet presentata oggi, dove molto elevata è la tendenza all´invecchiamento, e dove, in prospettiva, aumenteranno in percentuale le persone che vivono sole, fondamentale sarà poi la capacità di azione per cercare di aiutare gli anziani a rimanere nella propria casa. "Anche in questo caso - ha detto l´assessore - dovremo saper innovare, magari affrontando le difficoltà dovute alla dispersione dei nuclei familiari tipica del territorio montani con le nuove tecnologie. Da sanità e sociale, temi del dibattito mattutino, a istruzione e formazione, che sono stati al centro dei lavori pomeridiani. L´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha sottolineato nel suo intervento "il ruolo fondamentale svolto dalla scuola per lo sviluppo della montagna, sia come presidio contro il progressivo spopolamento sia, soprattutto, come opportunità per lo sviluppo culturale e sociale e la tutele dell´identità del territorio". Simoncini ha ricordato, fra gli altri, il provvedimento d´emergenza che ha messo a disposizione degli enti locali, a partire dal 2006, 2 milioni di euro l´anno per tre anni per l´edilizia scolastica, impedendo così la chiusura di 16 scuole e consentendo ad altre di effettuare lavori di ampliamento e ristrutturazione. Ma non è tutto. Per preservare l´identità di tanti piccoli comuni la Regione, oltre alla generalizzazione della formula degli istituti comprensivi, sostiene esperienze innovative, di qualificazione della didattica. "Fare scuola a un piccolo numero di alunni - afferma Simoncini - non deve portare ad abbassare la qualità né diminuire le opportunità di apprendimento per chi vive in zone disagiate. Per questo abbiamo voluto trovare nuove risorse e nuove idee". Fra queste percorsi didattici ad hoc all´interno di Piani integrati di area e l´esperienza delle scuole "Senza Zaino", portati avanti in collaborazione con le Comunità montane. Per i piccolissimi e le loro famiglie c´è poi l´impegno al potenziamento della rete degli asili nido, per cui la Regione ha stanziato nel 2006 circa 11 milioni di euro, privilegiando nell´assegnazione delle risorse, i comuni piccoli, senza servizi, che sono per la stragrande maggioranza comuni montani. A questi si sono aggiunti 500 mila euro finalizzati ai nidi dei piccoli comuni e delle zone montane". Tutti i temi affrontati a Poppi e nei quattro seminari precedenti saranno sviluppati tra un mese a Vallombrosa. "Si tratterà - ha detto l´assessore all´ambiente Marino Artusa, che ha guidato il percorso dei cinque seminari - di un fondamentale momento di incontro e confronto sulle opportunità di sviluppo delle nostre montagne fra tutti i soggetti istituzionali, le parti sociali, le associazioni ambientaliste e gli altri soggetti pubblici e privati che compongono la variegata realtà di questi territorio. La conferenza servirà a individuare e condividere le linee di sviluppo e di priorità dei territori montani, che saranno parte integrante di un´intesa programmatica tra regione e comunità montane". .  
   
 

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