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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2003
 
   
  QUANDO I NAVIGLI PORTAVANO AL MARE.

 
   
  Una Mostra Per I Milanesi: Sabato Dalle 15 Alle 18 Esposizione Dei Documenti Storici Sulle Vie Dell´acqua I navigli come collegamento tra passi alpini e laghi con Milano e da qui con il mare. Questo il sogno di molti milanesi. In passato era così e la Darsena un grosso porto dove un tempo le gru meccaniche sollevavano i carichi. Chi volesse vedere alcuni dei documenti storici che raccontano il passato di Milano e il rapporto della città con le vie dell´acqua può farlo sabato 27 settembre, dalle ore 15 alle ore 18, in Camera di Commercio, a Palazzo Giureconsulti, in piazza Mercanti 2. Documenti storici sulla navigazione, locandine, avvisi sui prezzi al pubblico, diplomi per le gare in acqua e altre antiche carte sull´economia milanese, fin dal 1299, saranno presentati all´esposizione su "Milano e le vie d´acqua" che fa parte dell´iniziativa dell´Unione Europea "Giornate Europee del patrimonio culturale", promossa dal Ministero per i Beni e le attività culturali in accordo con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia. "Gli imprenditori passano - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano - ma la cultura economica resta. La Camera di Commercio si inserisce in questo contesto come ente che custodisce gelosamente un prezioso archivio storico. Un archivio che conserva circa 30 mila documenti, dal 1299 al 1960: documenti che raccontano l´evoluzione della vita dei mercanti milanesi dal Trecento ad oggi e che fanno della Camera di Commercio un punto di riferimento istituzionale per il recupero e la valorizzazione della memoria storica dell´economia milanese". Alcune Nozioni Storiche Sui Navigli. La realizzazione del primo tratto navigabile dei navigli risale alla seconda metà del Xii secolo. Diversi furono gli interessi commerciali che portarono alla loro nascita: l´irrigazione dei terreni circostanti Milano, la semplificazione delle vie di comunicazione e la necessità di collegare i passi alpini e i laghi con Milano e da qui con il mare. I cinquanta chilometri del primo canale (Ticinello) furono inaugurati nel 1179, dando il via alla costruzione del Naviglio grande, progetto con l´innovativo sistema di chiuse ideato da Leonardo verso la fine del Quattrocento. Così mentre da Milano risalivano fino al lago Maggiore e alla Svizzera, manufatti, vini, grano e sale, in città giungevano marmo e graniti da costruzione, carbone, legname, fieno, bestiame, formaggi. La Darsena divenne un vero e proprio porto che per peso di merci sbarcate si poteva paragonare a quello di Ancona. La costruzione del Naviglio pavese venne completata nel 1805 da Napoleone e si realizzava così il sogno dei milanesi: il mare si raggiungeva tramite il Naviglio di Pavia e il Po, il lago Maggiore tramite il Naviglio grande e il Ticino, il lago di Como tramite il naviglio della Martesana e l´Adda. Il primo regolare servizio di linea a vapore funzionò dal 1854 al 1859: il piroscafo a ruote Verona partendo da Trieste toccava Venezia, quindi risaliva il Po e il Ticino fino a Pavia; per la via del Naviglio toccava Milano ed entrava infine nel lago Maggiore. Verso la fine dell´Ottocento e durante il primo ventennio del Novecento quasi tutti i canali scomparvero. Con l´opera di interramento dei navigli sparirono novecento anni di storia. Rimasero i navigli della zona ticinese (Naviglio grande e Naviglio pavese) e alcune centinaia di metri del Naviglio Martesana. Della Darsena rimane la grande curva che seguiva le mura spagnole, dove un tempo attraccavano i barconi per scaricare le merci. Certo non ci sono più le gru meccaniche che sollevavano i carichi, al loro posto c´è un meno felice parcheggio, ma lo spirito che l´anima è rimasto inalterato e a ridosso delle acque del naviglio migliaia di persone si ritrovano a curiosare e ad acquistare oggetti d´ogni tipo. Documenti Storici In Mostra. Le opere esposte - Brevetti, progetti, lavori e studi sulla navigazione nella Valle Padana. Richieste di nomine di ufficiali pubblici per aste di merci, di periti per la valutazione di materiali (marmi, avena, pelli d´agnello) o per la pesatura del cotone. Documenti sulle tasse di navigazione e prospetti sulla quantità di merci transitante. Copie di locandine e avvisi al pubblico sui prezzi delle corse sul Po e un diploma alla Camera di Commercio da parte del Touring Club nel 1908 per la partecipazione alla "Crociera Motonautica sul Po". Saranno esposti inoltre alcuni documenti di elevato valore storico, custoditi presso l´Archivio Storico della Camera di Commercio di Milano. Dalla delibera del 24 gennaio 1860 della giunta camerale che concedeva a Garibaldi un finanziamento di lire 70.226 e 85 centesimi, per l´acquisto di fucili da impiegare nell´impresa dei Mille alla firma della regina Maria Teresa d´Austria posta su un editto del 18 febbraio 1751, per l´introduzione negli stati ereditari di Germania delle merci prodotte nella Lombardia austriaca. Dalla lettera firmata dal padre di Einstein, consegnata nel 1899 alla Camera di Commercio per dichiarare l´apertura di un suo negozio di dinamo e motori elettrici in via Bigli a Milano al decreto istitutivo della Borsa di Commercio a Milano di Eugenio Napoleone, richiesto fortemente dai mercanti locali, e siglato il 16 gennaio 1808. Ed inoltre il documento più antico: un salvacondotto del 1299. C´è anche l´opuscolo della scuola delle Piscinine, con una lettera che ricorda la loro ribellione agli insegnanti. È possibile in questa sede ammirare anche il marchio del Formaggio San Lucio, del 1901, quello della Plasmon, depositato nel 1904 come quello del prodotto più curioso: le Pillole di Giunone, utilizzate per lo sviluppo del seno, "ricavate dalle glandole dei mammiferi". È presente anche il marchio del Fernet Branca del 1906: l´aquila che tenendo fra gli artigli una bottiglia del famoso digestivo, si posa sul globo terrestre fasciato dalla scritta "Fernet Branca". Nell´archivio storico della Camera di Commercio si trovano documenti che vanno dal 1299 al 1960: autorizzazioni mercantili, salvacondotti, richieste di lasciapassare, contratti, sentenze che davano ragione all´uno o all´altro mercante, lettere. Una collezione importante è quella costituita dai marchi di fabbrica e dai diplomi di benemerenza di inizio secolo. L´obbligo di depositare presso la Camera di Commercio i loghi aziendali, spesso fabbricati a mano e riprodotti sulle confezioni, ha permesso di salvare testimonianze del costume e della vita quotidiana dell´epoca.  
   
 

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