Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Settembre 2003
 
   
  IOSCO: DICHIARAZIONI DI PRINCIPI SULLA REGOLAMENTAZIONE DEI CONFLITTI D´INTERESSE DEGLI ANALISTI FINANZIARI E SULL´ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI RATING

 
   
  Milano, 29 settembre 2003 - Il Comitato tecnico della Iosco (International Organization of Securities Commissions*), di cui la Consob fa parte, ha diffuso il 25 settembre due dichiarazioni di principi, una sulla regolamentazione dei conflitti d´interesse degli analisti finanziari e l´altra sull´attività delle agenzie di rating. Il primo documento rileva che gli analisti svolgono un ruolo importante sui mercati finanziari mondiali, aiutando gli investitori a valutare le informazioni sulle società quotate. Tuttavia, gli analisti che operano alle dipendenze degli intermediari e delle società d´investimento - i cosiddetti sell-side analysts sono stati di recente oggetto di critiche in molti Paesi a causa dei conflitti d´interesse che possono influenzare le loro ricerche e le loro raccomandazioni. La Dichiarazione di principi sulla regolamentazione dei conflitti d´interesse degli analisti finanziari definisce una serie di obiettivi prioritari che, secondo il Comitato tecnico della Iosco, costituiscono la base di una solida e vasta struttura regolamentare per l´identificazione degli aspetti problematici dell´attività degli analisti finanziari, al fine di eliminare tali aspetti o quanto meno di mitigarne gli effetti sull´integrità dei mercati. Questi principi sono integrati da una serie di interventi di fondo (core measures), riconosciuti come particolarmente importanti per conseguire gli obiettivi primari, indispensabili alla corretta regolamentazione del fenomeno. Gli interventi di fondo individuati dal Comitato tecnico per rendere efficaci i principi includono: il divieto per gli analisti di operare sui titoli di un emittente o sui relativi prodotti derivati prima della pubblicazione di studi sull´emittente di tali titoli; il divieto per le società che impiegano gli analisti di effettuare operazioni di front-running sui titoli di un emittente o sui relativi prodotti derivati prima della pubblicazione di uno studio sull´emittente di tali titoli, operando cioè sul mercato al fine di trarre vantaggio dall´effetto atteso dalla pubblicazione dello studio; il divieto per le società che impiegano gli analisti di promettere agli emittenti studi favorevoli, rating particolari o specifici target price in cambio di future o continuative relazioni d´affari o di servizi d´investimento; il divieto per gli analisti di partecipare a iniziative promozionali delle banche d´investimento o a road show; il divieto di correlare direttamente la retribuzione degli analisti finanziari all´esito di specifiche transazioni della funzione di investment-banking; l´obbligo di adottare strutture organizzative che proteggano l´indipendenza degli analisti finanziari e che vietino in particolare che essi siano sottoposti gerarchicamente alla funzione di investment-banking; la richiesta che gli analisti finanziari o le società per cui lavorano rendano noto se l´emittente o un soggetto terzo abbiano fornito compensi o altri benefici in relazione a un determinato studio o ricerca. Nell´annunciare la pubblicazione dei principi sulla regolamentazione dei conflitti d´interesse degli analisti, il commissario della Sec Roel C. Campos, che ha guidato il gruppo incaricato della redazione del documento, ha commentato: I membri della Iosco sono convinti che la fiducia dell´investitore sia fondamentale per lo sviluppo di sani e forti mercati finanziari. Se gli investitori arrivano a pensare che gli analisti che offrono studi che si presumono indipendenti sono in realtà poco più che dei venditori per conto delle banche d´investimento, allora questa fiducia viene mortificata. Attraverso la messa in atto di questi principi, definiti a misura dei diversi mercati e sistemi legali, possono essere stabiliti dei capisaldi contro i conflitti d´interesse, che inficiano la ricerca sell-side, tutelando al contempo sia gli investitori sia la correttezza e l´efficienza dei nostri mercati finanziari. La Dichiarazione di principi ha commentato, invece, il presidente della Australian Securities and Investment Commission, David Knott, che presiede il Comitato tecnico della Iosco - offre un quadro d´insieme delle tipologie di conflitti d´interesse che coinvolgono gli analisti finanziari in un mercato sempre più globalizzato. La Dichiarazione offre anche una cornice ampia e flessibile per regolamentare tali conflitti. Il Comitato tecnico è convinto che la Dichiarazione - quando i principi saranno messi in pratica - consentirà di conseguire una più valida difesa degli investitori, la convergenza degli approcci regolamentari volti a disciplinare i conflitti d´interesse e un´accresciuta fiducia nei mercati mobiliari. Parallelamente alla Dichiarazione di principi il Comitato tecnico ha pubblicato oggi anche il suo Rapporto sui conflitti d´interesse degli analisti finanziari. Il Rapporto fa seguito ad un approfondito studio condotto a livello internazionale dal Project Team sugli analisti finanziari del Comitato tecnico. L´indagine descrive le tipologie di conflitti d´interesse che coinvolgono gli analisti nei diversi Paesi aderenti alla Iosco e riferisce anche in che modo i governi, i codici di autoregolamentazione, le associazioni di categoria e le società d´investimento hanno disciplinato tali conflitti. Il Comitato tecnico ritiene che i Principi si dimostreranno utili non solo per le autorità di vigilanza e per i governi, ma anche per le organizzazioni che operano in base a codici di autodisciplina, per le associazioni di categoria che adottano codici di condotta e per le stesse società di investimento, che sono incoraggiate ad adottare rigorose procedure interne per contrastare i conflitti d´interesse che coinvolgono l´analisi finanziaria. I principi sulla regolamentazione dei conflitti d´interesse degli analisti finanziari sell-side Contenuti della Dichiarazione del Comitato tecnico Iosco Principio 1: Prevedere una procedura che faccia sì che le attività di negoziazione degli analisti o i loro interessi finanziari non influenzino i loro studi o raccomandazioni. Principio 2.1: Prevedere una procedura che faccia sì che studi e raccomandazioni degli analisti finanziari non siano influenzati dalle attività di negoziazione o dagli interessi finanziari delle società dalle quali gli analisti dipendono. Principio 2.2: Prevedere una procedura che faccia sì che gli studi e le raccomandazioni degli analisti finanziari non siano influenzati dalle relazioni d´affari delle società da cui gli analisti dipendono. Principio 3: Le strutture gerarchiche interne e la remunerazione degli analisti finanziari devono essere impostate in modo tale da eliminare o limitare fortemente i conflitti d´interesse in atto o potenziali. Principio 4: Le società che impiegano analisti finanziari devono definire procedure interne scritte o controlli idonei ad identificare, eliminare, gestire adeguatamente o rendere pubblici i conflitti d´interesse, in atto o potenziali, degli analisti. Principio 5: L´influenza indebita di società emittenti, investitori istituzionali e altri soggetti esterni sugli analisti finanziari deve essere eliminata o adeguatamente gestita. Principio 6: Le comunicazioni al pubblico relative a conflitti d´interesse in atto o potenziali devono essere complete, tempestive, chiare, concise, specifiche e bene in evidenza. Principio 7: Gli analisti finanziari devono attenersi ad elevati standard di integrità. Principio 8: L´investor education deve svolgere un ruolo importante nella corretta gestione dei conflitti d´interesse degli analisti finanziari. La Dichiarazione di principi sulla regolamentazione dei conflitti d´interesse degli analisti finanziari e il Rapporto sui conflitti d´interesse degli analisti finanziari sono disponibili sul sito internet www.Iosco.org o possono essere richiesti alla Segreteria generale dell´Organizzazione. Il Comitato tecnico della Iosco ha diffuso anche una Dichiarazione di principi riguardanti le attività delle agenzie di rating. La Dichiarazione mette a punto alcuni obiettivi prioritari che, secondo il Comitato tecnico, possono consolidare l´integrità dei processi di attribuzione del rating e assistere le agenzie nel fornire agli investitori opinioni ed analisi informate e indipendenti. Il documento individua quattro principi fondamentali: 1. Le società di rating dovrebbero cercare di formulare opinioni che aiutino a ridurre l´asimmetria informativa tra debitori, creditori e altri partecipanti al mercato; 2. Le decisioni delle società di rating dovrebbero essere indipendenti e libere da ogni pressione politica o economica e da ogni conflitto d´interesse derivante dalla loro struttura proprietaria, dalle loro attività d´affari o finanziarie o dagli interessi finanziari dei loro dipendenti; 3. Le società di rating dovrebbero assumere l´informazione al pubblico e la trasparenza come obiettivi delle proprie attività di rating; 4. Le società di rating dovrebbero mantenere riservate tutte le informazioni di natura non pubblica comunicate loro dagli emittenti o da quanti operano per loro conto, nell´ambito di specifici accordi di confidenzialità o comunque di una comune consapevolezza che l´informazione è fornita all´agenzia in via confidenziale. Ciascuno dei quattro principi comprende dei principi derivati che indicano come conseguire gli obiettivi prioritari. Roel C. Campos ha così commentato: Le agenzie di rating possono essere in grado di segnalare irregolarità e tendenze pericolose, solo se forniscono opinioni non offuscate da conflitti d´interesse o da elementi che minaccino la loro indipendenza e solo se gli emittenti forniscono informazioni alle agenzie con la piena trasparenza dovuta. La Dichiarazione di principi del Comitato tecnico servirà a tutelare il ruolo importante delle società di rating nei nostri mercati finanziari. Questi principi sono mirati sugli obiettivi piuttosto che sui metodi o sugli standard. Pertanto si riveleranno utili in tutte le giurisdizioni dei Paesi membri della Iosco, indipendentemente dal livello di sviluppo del mercato, dal sistema giuridico e dagli indirizzi politici dei differenti Paesi. Insieme alla Dichiarazione di principi il Comitato tecnico ha anche diffuso un Rapporto sull´attività delle agenzie di rating. A torto o a ragione - ha affermato Knott - le agenzie di rating sono state sotto i riflettori nella scia di recenti grandi scandali finanziari. La Dichiarazione propone soluzioni di alto profilo per sostenere l´indipendenza delle società di rating e tutelare la qualità delle loro valutazioni in modo da rassicurare, allo stesso tempo, emittenti ed investitori. La Dichiarazione di principi riguardanti le attività delle agenzie di rating e il Rapporto sull´attività delle agenzie di rating sono disponibili sul sito internet www.Iosco.org  o possono essere richiesti alla Segreteria generale dell´Organizzazione. La Iosco è l´associazione mondiale delle autorità di vigilanza dei mercati mobiliari. Promuove la cooperazione e l´adozione di elevati standard regolamentari per assicurare correttezza, efficienza e solidità ai mercati. Attualmente la Iosco associa 168 autorità nazionali di oltre 100 Paesi. Il Comitato tecnico della Iosco comprende 15 Commissioni di vigilanza dei mercati finanziariamente più evoluti. Tra queste anche la Consob, che vi partecipa dal 1986. Il Comitato affronta i più rilevanti problemi regolamentari connessi agli scambi azionari e ai prodotti derivati e coordina la formulazione delle misure idonee a risolvere tali problemi.  
   
 

<<BACK