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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Settembre 2003
 
   
  HANNAH CUNLIFFE – GESTORE DI UNION INVESTMENT : OUTLOOK SU GIAPPONE

 
   
  Milano, 29 settembre 2003 - Dopo l‘iniziale debolezza delle quotazioni del mercato azionario giapponese registrate in agosto abbiamo assistito a signicativi rialzi dipesi, oltre che dalla positiva evoluzione dei listini Usa (soprattutto il Nasdaq), dalle speranze di un imminente miglioramento della congiuntura mondiale. Negli Stati Uniti si fanno sempre più numerosi i segnali indicanti una ripresa economica e ciò sostiene la Borsa. Ma, a questi fattori esterni si aggiungono segnali interni di miglioramento della situazione congiunturale giapponese che hanno contribuito a riportare l‘ottimismo tra gli investitori. Ad esempio, l’inaspettato aumento della produzione industriale e la crescita dello 0,6% del Pil – superiore alle previsioni - nel primo trimestre fiscale (aprile a giugno). Sul fronte delle imprese, gli impulsi per una ripresa delle quotazioni sono stati minori rispetto al mese precedente in quanto gran parte dei rapporti semestrali erano già stati pubblicati e solo in pochi casi si sono avuti nuovi dati, rivelatisi però molto positivi e ovviamente ben accolti dal mercato (ad esempio i risultati relativi alla società di telecomunicazioni mobili Ntt Docomo o al produttore di software per giochi Sega). Complessivamente, il sentiment é stato positivo e questo si é tradotto in forti acquisti da parte degli investitori stranieri che hanno riconosciuto la tendenza di miglioramento della congiuntura giapponese premiando i titoli ciclici, quali per esempio trasporti e materie prime, o le società High Tech che hanno registrato forti rialzi consentendo così all’indice Nikkei di raggiungere e mantenere finalmente quota 10.000 che a fine mese si attestava a quota 10.344 punti portando il confronto mensile a + 8%. Continuiamo ad essere positivi circa il mercato azionario giapponese che, grazie alla imminente ripresa economica e alle positive notizie che ci hanno regalato gli ultimi dati congiunturali domestici, in futuro dovrebbe tornare a ricoprire, specialmente all’interno della cosidetta „Global Asset Allocation“ degli investitori stranieri, un peso e una importanza sempre maggiori. La situazione economica del paese continua ad essere debole ma pur sempre migliore rispetto a quanto temuto e previsto da molti operatori di mercato. La possibilità di una ripresa ciclica rende il mercato azionario giapponese un obiettivo attraente e anche nel settore bancario non sono attese grosse problematiche. Lo shock legato al caso Resona può dirsi risolto e gli investitori approvano le misure del governo per una soluzione del problema. Inoltre gli annunciati programmi di riacquisto (buyback) di azioni proprie da parte delle imprese sono ulteriori elementi positivi per il sentiment di mercato. Sul versante politico non sono attese sorprese negative. In settembre si terrano le elezioni ed é molto probabile che l’attuale premier, Koizumi, verrà rieletto guidando così il suo partito verso il nuovo appuntamento elettorale del 2004. In questo scenario non é difficile immaginare una continuazione di medio periodo (dopo i forti rialzi che hanno portato una crescita del 36% dell‘indice Nikkei dal suo punto più basso in aprile esiste lo spazio per piccoli e brevi movimenti di correzione) del trend positivo con l’indice Nikkei che muove verso quota 11.000. Per queste ragioni e considerazioni raccomandiamo di mantenere (ma di non incrementare in modo significativo) le posizioni investite alla borsa di Tokyo. In vista di un miglioramento economico diamo la preferenza ai titoli ciclici; abbiamo tuttavia ridotto leggermente il peso degli investimenti in titoli di edilizia e acciaio in un’ottica di prese di profitto facendo spazio ai titoli tecnologici, particolarmente nel settore dei semiconduttori. Crediamo anche che i titoli „High-tech“ attivi in business interessanti (come per esempio gli schermi piatti) offrano ancora un grosso potenziale di crescita delle quotazioni. Infine, abbiamo aumentato i nostri investimenti nei titoli delle principali banche per le quali si intravede un migioramento della situazione crediti, senza dimenticare che queste azioni beneficiano molto della ripresa del mercato azionario. In generale si può dire che il focus è su azioni di società che vantino aumenti dei risultati e degli utili o una solida prospettiva di crescità.  
   
 

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