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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Febbraio 2007
 
   
  GLI OBIETTIVI DEL PATTO REGIONE-CISPEL MENO 15% DI FANGHI E UNA RETE DI MINI-IMPIANTI RINNOVABILI ARTUSA: "OLTRE AI BENEFICI AMBIENTALI, PUNTIAMO A TARIFFE PIÙ LEGGERE PER I CITTADINI"

 
   
  Firenze, 13 febbraio 2007 - Riduzione fino al 15% della produzione di fanghi di depurazione civile e aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Sono i due obiettivi del patto tra Regione e Cispel Confsevizi Toscana che oggi è stato sottoscitto dall´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa, dal presidente della Cispel, Alfredo De Girolamo e da Fausto Valtriani, coordinatore della commissione acqua di Cispel. Alla base del protocollo c´è un progetto ambientale sviluppato dalla commissione acqua di Cispel Toscana - composta da tutti i gestori del servizio idrico (Acque, Acquedotto del Fiora, Asa, Gaia, Geal, Nuove Acque e Publiacqua) e presieduta da Fausto Valtriani - che ha lo scopo sia di rendere più efficiente la gestione e lo smaltimento dei fanghi di depurazione civile che di ricavare l´energia elettrica necessaria per gli impianti idrici ricorrendo a fonti rinnovabili. "E´ un progetto che incide significativamente - afferma l´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa - su due fronti cruciali delle problematiche ambientali, da un lato la riduzione dei rifiuti e dall´altro la produzione di energia da fonti rinnovabili, con il conseguente abbattimento delle emissioni in atmosfera di gas serra, ed è dunque in piena sintonia con gli obiettivi formulati nel Piano regionale di azione ambientale 2006-2010. Ma c´è un altro aspetto di grande rilevanza, oltre a quello dell´alleggerimento dell´impatto ambientale: la messa in atto nell´ambito della pianificazione regionale del progetto elaborato da Cispel sarà in grado di produrre effetti positivi di contenimento dei costi del servizio idrico integrato, e quindi si rifletterà sulle tariffe, a tutto vantaggio dei cittadini. I costi dell´energia e quelli del trasporto e smaltimento dei fanghi di depurazione sono infatti fra le maggiori voci di costo che incidono sulla tariffa dell´acqua". Per ridurre i volumi di fango sarà utilizzato il processo di "fitomineralizzazione" sperimentato da Acque Spa di Pisa, un processo naturale di semplice gestione che permette di ottenere una riduzione fino al 15% dei fanghi negli impianti di piccola e media taglia. Anche per quanto riguarda lo smaltimento è prevista la realizzazione di un prototipo sperimentale per la produzione di biogas. Attualmente negli oltre 600 impianti di depurazione civile utilizzati per il servizio idrico integrato si producono circa 120. 000 tonnellate annue di fanghi e il consumo energetico relativo alla gestione dell´acqua in Toscana ammonta a 439 milioni di Kwh, che costituisce la voce più elevata nel consumo energetico industriale dellaToscana. Dati che entrambi sono previsti in aumento nei prossimi anni. I fanghi di depurazione vengono smaltiti per circa il 50% in agricoltura, per il 35% tramite compostaggio e per il restante 15% vengono inviati in discarica. Il progetto alla base del protocollo prevede di attivare una serie di processi alternativi: lo smaltimento in agricoltura sarà preceduto da un trattamento effettuato in "impianti di condizionamento" collocati in aree vicine sia ai grossi depuratori che alle aziende agricole di riutilizzo. Tali impianti, anch´essi di semplice gestione, consistono in piattaforme coperte che ricevono i fanghi disidratati degli impianti centralizzati, dove questi vengono "condizionati" con la calce e/o stabilizzati attraverso processi biologici. Lo loro funzione può essere anche di stoccaggio temporaneo nei periodi di brutta stagione durante i quali non è possibile accedere ai terreni agricoli. "Quanto alla produzione di energia da fonti rinnovabili, l´aspetto interessante - interviene l´assessore Artusa - è la prevista sperimentazione di piccole installazioni per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, sia minieoliche che fotovoltaiche e mini-idroelettriche per costituire un sistema distribuito di produzione dell´energia a basso costo, pensato per applicazioni sulle piccole utenze. Ma si interviene anche per rendere più efficienti i sistemi acquedottistici di distribuzione, rivedendo l´approccio con cui sono stati progettati gli acquedotti negli anni passati, quando la componente dei costi energetici non era determinante come lo è diventata in questi anni". Il patto prevede anche la costituzione di un tavolo tecnico per avviare uno stretto raccordo fra Regione e Cispel Toscana, con il compito di mettere in atto i nuovi progetti e di sviluppare ulteriori iniziative. "Le aziende toscane dell´acqua - ha affermato De Girolamo - si trovano oggi ad affrontare la sfida dell´innovazione tecnologica e dell´attenzione all´ambiente e questo progetto dimostra l´impegno nel rendere efficienti i sistemi di distribuzione dell´acqua. Oggi stiamo attuando progetti per ottenere un elevato risparmio energetico, che possa finanziare, inizialmente l´esborso economico previsto per la realizzazione degli interventi di adeguamento e poi produrre un risparmio economico che si ripercuoterà positivamente sul costo dell´acqua. " .  
   
 

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