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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Febbraio 2007
 
   
  DISCUSSO IN SENATO IL TEMA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE CONTRO I CRIMINI AMBIENTALI L’INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI SCIENZE AMBIENTALI TORNA ALL’ORDINE DEL GIORNO IN SEGUITO AL GRAVISSIMO ALLARME LANCIATO A PARIGI DA SCIENZIATI E RICERCATORI DI TUTTO IL MONDO.

 
   
   Venezia, 13 febbraio 2007 - Dopo l’interpellanza parlamentare dello scorso 21 dicembre presentata dall’on. Gerardo Bianco, torna ad essere discusso in parlamento, ma questa volta al Senato, il tema di una corte penale internazionale. In relazione alla proposta del senatore Andreotti relativa all’istituzione di una commissione sui diritti umani, il senatore dell’Ulivo Felice Casson è intervenuto ieri pomeriggio ponendo al centro dell’attenzione la necessità di avere un giudice penale internazionale che abbia compentenza per i disastri ambientali. Un nuovo importante intervento, dunque, a favore dell´istituenda Corte Penale Internazionale per i crimini in materia ambientale, iniziativa promossa in tutto il mondo da Iaes, l’Accademia Internazionale di Scienze Ambientali di Venezia. Un tema di grande attualità anche in relazione alla situazione mondiale attuale. Il senatore Casson si è soffermato in particolare sulla videoconferenza, tenutasi il 23 e 24 novembre 2006, che ha visto la partecipazione di personalità, studiosi e cittadini collegati via web da tutto il mondo e la presenza di Ministri, alti rappresentanti di Istituzioni e organizzazioni impegnati da anni sui problemi ambientali come Unesco, Oms, Ue, Greenpeace «Anche poche settimane fa, da Venezia è partita una convincente e motivata proposta per l´istituzione di una Corte internazionale per i crimini ambientali ad opera dell´Iaes, l´Accademia internazionale di scienze ambientali, di cui fanno parte alcuni premi Nobel e di cui è Presidente il premio Nobel Perez Esquivel». – Il senatore ha poi proseguito il proprio intervento dibattendo sul forte legame tra i diritti della persona e la tutela dell’ambiente: «Orbene, se non ci si rende conto e non ci si convince che la questione ambientale ormai ha a che fare con la persona, con i diritti della persona, della collettività e anche delle generazioni future, non si fa cosa utile a noi stessi e alle nostre istituzioni. Il concetto di ambiente ha ormai assunto una connotazione più ampia rispetto al passato e ha a che fare con l´uomo nei suo aspetti essenziali. Per questo ritengo che la Commissione istituenda dovrà tenere conto anche degli aspetti e dei temi che ho testé trattato». .  
   
 

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