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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Ottobre 2003 |
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L’ITALIA NON VINCE DA 13 ANNI ITALIA METTITI IN CORSA
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Milano, 1 ottobre 2003 - Molte le opportunità per essere scienziati in Europa? “Certo ci sono i programmi di ricerca e sviluppo del Vi Programma quadro ,” sottolinea Achilleas Mitsos,direttore generale Ricerca, della Commissione europea,” , le borse di studio, il premio Descartes,e altro ancora … ma questo concorso per giovani scienziati è strategico per avvicinare i giovani sin dall’età di 14-20 anni alla ricerca. Abbiamo bisogno di energia, di vitalità, di investire nella gioventù per far crescere in competitività l’Europa”. A Budapest sono stati consegnati il 25 settembre i premi della 15esima edizione del Concorso europeo per giovani scienziati , concorso promosso dalla Direzione generale Ricerca della Commissione europea. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Budapest, nella sede del Parlamento ungherese, due studenti tedeschi e uno studente ungherese si sono aggiudicati il primo premio di 5.000 euro cadauno per progetto. Alla selezione europea sono arrivati 75 tra ricerche, prototipi, progetti, realizzati da più di 133 giovani scienziati provenienti da tutta Europa. Ad essi si sono affiancati giovani provenienti da Israele, Estonia, Georgia, Russia, Slovacchia Turchia…e altri Stati, il premio si è allargato nelle adesioni via via negli anni ….Come si sta allargando l’Europa…questo concorso si inserisce nel quadro del programma “Società e scienza” (www.Science-generation.it) dell’Unione europea e costituisce una grande opportunità per i giovani interessati alla scienza e un vero successo per le scuole e per le istituzioni che hanno aiutato tali giovani a coltivare le proprie passioni scientifiche. “Azioni come questa “, sottolinea Alberto Pieri della Fast, federazione delle associazioni scientifiche e tecniche,” sono essenziali per stimolare i giovani a dedicarsi alle carriere scientifiche, e rendere dinamica e attiva la comunità europea nel settore della ricerca. E’ già aperto il bando 2004 del concorso con l’edizione italiana, la cui scadenza è il 15 marzo 2004. E’ importante che le scuole, le università partecipino numerose, l’Italia è da 13 anni che non viene premiata a livello europeo in questa competizione, non perché non ci sono le menti, ma perché non ci sono i mezzi, le scuole , le università non hanno sufficiente attrezzatura tecnico scientifica, non hanno laboratori aperti ai giovani di qualità e disseminati sul territorio... Occorre un maggior sforzo e impegno da parte di insegnanti, tecnici, docenti, università e aziende, istituzioni per aiutare i ragazzi italiani a essere più competitivi in questo concorso , ma non solo…soprattutto per il loro e nostro futuro . Negli altri Paesi c’è maggior sinergia tra aziende e scuole, più collaborazione anche sponsorship per acquisto di materiali didattici all’avanguardia. L’europa si allarga e gli interventi per non restare indietro sono urgenti più che mai nel settore istruzione e ricerca”. A Budapest erano presenti, a rappresentare il meglio dell’Italia , Giacomo Pulina , del Politecnico di Milano, Elisabetta Chiodaroli e Davide Solinghi dell’Istituto Lorenzo Respighi.inoltre Elia Rigo , Alberto Tonero , Michele Vidoni dell’Università degli Studi di Udine, ragazzi sui cui volti e lo sguardo intenso traspariva luminoso il desiderio di portare alta la bandiera italiana, con un interessantissimo prototipo, denominato Opale una macchina speciale per esaminare l’attività fotosintetica delle piante. “Abbiamo lavorato”, dice Michele Vidoni,” a questo progetto tutta l’estate e anche i sabati, è tanta la passione per la ricerca, certo non è stato semplice proseguire gli studi e a lato portare avanti questo progetto”. Uno studia ingegneria, l’altro fisica, e il terzo ingegneria. Il progetto l’hanno portato avanti con l’insegnante del loro istituto tecnico di Udine, con la quale hanno mantenuto un vivace rapporto di collaborazione e contatto. Quanti di noi possono dire lo stesso? Quanti di noi hanno potuto sviluppare con i propri insegnanti progetti e innovazione? Collaborare insieme per un obiettivo quale un concorso europeo? “Serve che la gente capisca”, dice Alberto Pieri, segretario della Fast,” che le opportunità ci sono in Europa, basta coglierle e avere voglia di fare, sia da parte dei giovani, che devono essere curiosi, e devono voler approfondire argomenti, realizzare idee, che da parte delle scuole delle università e delle aziende. Il sistema italia deve essere più consapevole che la sfida è aperta, che l’Europa è ora e che se non siamo in corsa, ne usciremo sconfitti”. Per partecipare al concorso europeo I giovani e le scienze basta elaborare uno scritto di 10 cartelle, avere voglia di affrontare una sfida : fare una ricerca in un qualsiasi settore e ambito, dall’ambiente, all’information technology e i premi sono cospicui e numerosi , vanno dai 2000 euro per l’edizione italiana ai 5000 per la finale europea. L’importante è partecipare , non vincere, ma non sarebbe male se per una volta l’Italia, il sistema scuole, università prendessero più seriamente parte a valide iniziative come il concorso I giovani e le scienze, che consentono ai giovani non solo di confrontarsi, di conoscere altri ragazzi di altri Paesi, ma soprattutto di crescere come cittadini. Per informazioni sul bando 2004 Fast p.Le Morandi 2 sito Internet www.Fast.mi.it tel 0277790300 fax 02-782485 |
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