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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2003
 
   
  TRENTINO: LE GRANDI MOSTRE DEL MART. L´ARTE DENTRO L´ARTE, OVVERO IL MUSEO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO

 
   
  Anche il più incallito appassionato delle nevi, in Trentino per affrontare una discesa dopo l´altra, si troverà a dedicare qualche ora ad altro: una passeggiata, un giro per negozi e, perché no, una visita ai luoghi più prestigiosi della cultura e dell´arte. Fra questi non potrà mancare una visita alla nuova sede del Mart a Rovereto. Il Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, conserva come sedi periferiche anche altri prestigiosi edifici, come il Palazzo delle Albere a Trento, ma è sicuramente il complesso museale roveretano quello che colpisce, che si imprime nella memoria, che affascina e che da solo vale una visita nella seconda città del Trentino, per non parlare delle esposizioni, sempre di grandissimo livello. Il complesso, inaugurato il 15 dicembre 2002, è stato progettato dall´architetto ticinese Mario Botta, in collaborazione con l´ingegnere roveretano Giulio Andreolli. Un viale d´accesso, ricavato dallo spazio tra due storici palazzi su corso Bettini, immette nel centro della piazza attorno alla quale si sviluppa il Mart. La piazza è il cuore del complesso: una moderna agorà con un diametro di 40 metri, come il Pantheon a Roma, e con la possibilità di ospitare 1200 persone. E´ coperta da una cupola di acciaio e vetro, alta 25 metri, forata in corrispondenza della fontana posta al centro della piazza. La struttura del museo si articola su 4 piani. Le sale espositive occupano una superficie di 12.000 mq, di cui 6.000 dedicati all´arte del Xxi secolo e più di 5.000 occupati da aree per lo studio e la ricerca, la didattica ed i servizi di supporto: bookshop, caffetteria, punto informativo, sala conferenze, sala amici del museo. 60.000 i libri conservati nella biblioteca del museo; 7.120 le opere della collezione permanente; oltre 80.000 i documenti dell´archivio del ´900. La superficie espositiva complessiva del Mart è di 60.000 mq. E´ organizzata su due piani: al primo piano vengono ospitate le mostre temporanee, al secondo è esposta la collezione permanente. Il prezioso patrimonio del Mart è costituito da oltre 7000 opere tra i dipinti, disegni e sculture e si è formato negli anni attraverso acquisizioni, donazioni e lasciti da importanti raccolte private. Una parte significativa della collezione è dedicata al Futurismo e in particolare alla produzione dell´artista Fortunato Depero, di cui il museo conserva circa 3000 opere tra disegni, dipinti, sculture e arazzi. Qualche parola meritano le esposizioni che si succederanno nel corso dell´autunno e dell´inverno 2003-2004 a Trento e a Rovereto. Situazione Trentinoarte 2003. Sede: Martrovereto (I° piano, Gallerie A + B). Data: aperta dal 19 settembre, chiuderà il 19 ottobre 2003 A cura di: Gabriella Belli, Fabio Cavallucci, Giovanna Nicoletti, Giorgio Verzotti. Nel 1988 viene inaugurata al Palazzo delle Albere la mostra Situazioni ´87. Arte nel Trentino dal ´45, che si ricollega alle mostre collettive organizzate a partire dal secondo dopoguerra come ampie ricognizioni sulla ricerca artistica nella nostra regione. Quella rassegna illustrava le esperienze artistiche dalla riscoperta della figurazione degli anni cinquanta alle tendenze analitiche degli anni sessanta e settanta, concludendo con una serie di aperture sulle nuove ricerche. Situazione Trentinoarte 2003 presenta una ulteriore ricognizione sull´arte del territorio in cui il Mart è calato. Skin-deep. Il corpo come luogo del segno artistico. Sede: Martrovereto (I piano, Galleria A). Data: 28 ottobre 2003 - 18 gennaio 2004. Progetto: Luigi Meneghelli. A cura di: Luigi Meneghelli, Giovanna Nicoletti, Giorgio Verzotti. Nell´arte del Xx secolo compare spesso il corpo dell´artista, nella sua fisicità, come diretto protagonista della creazione. Si rompono così le barriere tra arte e vita, fra esperienza visiva ed esperienza sensuale. Dagli anni Cinquanta ai Settanta, con gli Happenings e la Body Art questa tendenza si accentua, e il corpo diventa matrice di forma, agente di azioni nel tempo e nello spazio reale che coinvolgono lo spettatore attivamente. La mostra indaga in particolare sulla pelle come confine fra l´interiorità dell´artista e il suo esterno, e documenta le strategie espressive adottate per giungere ad una espressione più pregnante della soggettività, al di là delle mediazioni rappresentate dai mezzi artistici tradizionali. Tra gli artisti presenti, Piero Manzoni e Yves Klein, Joseph Beuys e Annette Messager, Jenny Holzer e Bill Viola, Shirin Neshat e Vanessa Beecroft. Scultura lingua morta. Scultura dall´Italia fascista. Sede: Martrovereto (Ii piano). Data: 28 ottobre - 14 dicembre 2003. A cura di: Penelope Curtis in collaborazione con: Henry Moore Institute, Leeds. Un´indagine sul nostro recente passato artistico che proviene dalla Gran Bretagna. La mostra si struttura in tre momenti, tematicamente distinti e definiti: l´eredità del passato, l´immagine della vittoria e la questione aperta del futuro della scultura in epoca moderna, questione sintetizzata nel famoso pamphlet di Arturo Martini, richiamato dal titolo della mostra. Gli artisti presentati sono alcuni fra i protagonisti dell´arte italiana del Novecento, come lo stesso Arturo Martini, Marino Marini, Lucio Fontana, Fausto Melotti, insieme ad altri rappresentanti delle maggiori tendenze scultoree dell´epoca, come Crocetti, Baldassari, Andreotti, Broggini, Morbiducci ed altri ancora. Montagne, Nell´arte e nella Scienza da Dürer a Wahrol. Cinque secoli di storia e di scoperte. Sede: Martrovereto; Marttrento, Palazzo delle Albere. Data: 19 dicembre 2003 - 18 aprile 2004. A cura di: Anna Ottani Cavina (arte), Paola Giacomoni (scienza). Pensata anche come omaggio al contesto naturale in cui il nostro museo è collocato, la rassegna avrà una impostazione storica che prenderà le mosse dalla pittura rinascimentale, analizzerà in sintesi i topòi più tipici della pittura di paesaggio del Xviii e Xix secolo. Dopo la grande pittura di Turner e Friedrich, la mostra documenterà la persistenza della pittura di paesaggio anche nel novero trasgressivo delle avanguardie storiche, con particolare attenzione per la pittura di area germanica. Dagli studi di Cézanne si passerà così alle composizioni di Kandinsky, Kirchner, Feininger, Max Ernst, 0´Keeffe, Sironi e molti altri. Le neo-avanguardie del secondo dopoguerra saranno documentate da autori come Beuys, Richter, Merz, Fulton, Ruscha, per giungere poi ai protagonisti delle ricerche dei nostri giorni. Accanto alle opere d´arte saranno esposti gli oggetti e i documenti scientifici che in un percorso parallelo documenteranno lo sviluppo del sapere scientifico sulla montagna, dal cuore dell´Umanesimo attraverso l´Illuminismo, il Positivismo ottocentesco fino alle ricerche contemporanee. Giulio Paolini interpreta la collezione permanente. Sede: Martrovereto (Ii piano, sale della collezione permanente). Data: 19 dicembre 2003-marzo 2004. A cura di: Giorgio Verzotti. Fra i protagonisti indiscussi dell´arte italiana, Giulio Paolini si è sempre distinto per un lavoro di reinterpretazione critica dell´arte occidentale, del nostro modo di rappresentarla e di decifrarla. La prospettiva classica su cui si basa la maggior parte dei messaggi visivi, non solo estetici, della nostra contemporaneità è stata spesso analizzata da Paolini nelle sue componenti formali, strutturali ed anche ideologiche, intese come condizionamenti alla lettura del reale. Nella collezione permanente del Mart, dove figurano capolavori dell´arte moderna italiana, l´artista realizzerà una installazione pensata appositamente a commento di tali opere, operando fra valori accertati e loro rimessa in questione in nuove e imprevedibili sintesi di senso. Infolink: www.Mart.trento.it    
   
 

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