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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Settembre 2012
 
   
  TORINO (PALASPORT PARCO RUFFINI,VIALE BURDIN 10): ITALIAN TATTOO ARTISTS 2012 - LA KERMESSE DEDICATA ALLA CREATIVITA’ SULLA PELLE MADE IN ITALY - 14/15/16 SETTEMBRE

 
   
  Il 14, 15 e 16 Settembre Torino ospiterà il più originale, discusso e atteso appuntamento del suo genere, la terza edizione di Italian Tattoo Artists, la grande kermesse dedicata alla creatività sulla pelle.Come nelle precedenti edizioni il Palasport Parco Ruffini di Torino si trasformerà in un enorme e affascinante laboratorio dedicato ai tatuatori e all’arte dei tattoo rigorosamente Made in Italy che attira fan, addicted o semplici curiosi da tutto lo Stivale. Più di un centinaio gli stand dove i tatuatori daranno mostra della loro arte. Fra loro, attesissimi, grandi artisti italiani di fama internazionale, eccezionalmente riuniti ancora una volta a Torino, per mostrare i loro capolavori e mettersi alla prova con nuove creazioni sulla pelle da realizzare durante la kermesse. Tra loro possiamo citare Alex Nardini, Giorgio Marini, Michele Turco, Matteo Pasqualin, e ancora Enrico Gambini, Luke Red, Marco Galdo di Trafficanti d’Arte e Franco Roggia.anche in questa edizione non mancheranno le donne. Donne che si fanno tatuare e donne che tatuano: sacrifici, gavetta, forse di più di quella che farebbe un uomo al loro posto e…sogni. Le donne tatuatrici si racconteranno nei giorni della kermesse dietro a corpi ricoperti da segni, disegni e simboli hard rock, scopriranno le fragilità e i desideri femminili di un universo che per decenni è appartenuto solo ed esclusivamente agli uomini. Tra i nomi Sabrina De Fazio (in arte Ink Lady), la torinese Gaia Pisani e Donna Mayla. Italian Tattoo Artists. Tre giorni per ammirare disegni, veri e propri capolavori, osservare i tatuatori all’opera, seguire passo passo un’idea, un semplice schizzo farsi segno indelebile sulla pelle. Il tatuaggio: è un forte legame spirituale con il corpo, un simbolo strettamente legato a chi lo porta e carico di valori e di valenze culturali ed emotive. Siamo lontani dai tempi in cui un certo Jean Baptiste Cabrì, bianco e disertore francese rifugiatosi presso i nativi delle isole Marchesi si esibì per la prima volta in pubblico, mostrando il suo corpo tatuato e il tatuaggio continua, nel tempo, ad affascinare e a rappresentare un elemento vivo e molto presente nel nostro quotidiano.Non più fenomeni da baraccone, quelli che Mr. Phineas T. Barnum amava fare esibire come “misteriose deviazioni della natura” (i famosi Freaks), ma personaggi dello spettacolo, vip così come la gente comune, in tanti sono stati affascinati da questa arte antica, avvolta di mistero, indescrivibile quasi come un rituale, carica di significati evidenti e di messaggi nascosti.Nei tempi antichi il tatuaggio serviva a identificare appartenenza ad un gruppo, a esorcizzare le paure, ad abbellirsi. In qualche modo anche oggi assume tali valenze, perché rappresenta un segno, un simbolo, un sogno. Difficile però non notare come la percezione che si ha di esso si sia evoluta: il tatuaggio è ora una vera e propria arte. Di più, una nuova forma di comunicazione, massima espressione dell’era contemporanea. Francesca Mariotti  
   
 

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