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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Febbraio 2007
 
   
  "NELLE FONTI ALTERNATIVE LA SFIDA DEL FUTURO PER IL NOSTRO TERRITORIO" AMMINISTRATORI LOCALI, RICERCATORI, INDUSTRIALI, SINDACALISTI A CONFRONTO AL PALACONGRESSI

 
   
  Firenze 13 febbraio 2007 - Procedure veloci e più relazioni tra enti locali e Governo centrale per rendere operative le scelte fatte in ambito regionale sulle politiche energetiche. Maggiori infrastrutture. Valorizzazione della geotermia. Questi alcuni dei temi forti usciti dai numerosi interventi che hanno animato oggi il convegno "Energia in Toscana" svoltosi al Palacongressi di Firenze. Così si è espresso Sergio Ceccuzzi, presidente di Confindustria Toscana che, sollecitando la realizzazione dei tre progetti Enel presenti nella nostra regione per la geotermia, ha sottolineato da un lato l´importanza di una rete infrstrutturale adeguata e, dall´altro "la lentezza delle procedure che rischia di tagliarci fuori". Stessa questione toccata da Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno "cità che ha scelto di dare un contributo alla politica energetica del gas ma che per questo motivo si aspetta che il governo affronti la questione indutriale lanciando un piano industriale in linea ai nuovi orientamenti "fermo restando che il gas rappresenta una fase di transizione per superare la quale occorre lo sforzo di tutti". "Il futuro dell´energia, tema ambientale ma anche culturale, sta in un forte rapporto con il mondo scientifico - ha sostenuto il Rettore dell´Univerità di Firenze Augusto Marinelli - E noi offriamo il nostro patrimonio di studiosi e ricercatori di cui è dotata la Toscana, in tal senso terra fortunata, perché collaborino alla crescita e allo sviluppo di questo settore". Regione ricca di ingegni ma che, come il resto d´Italia, deve rincorrre gli altri paesi, ha osservato Erasmo D´angelis, presidente della Vi Commissione consiliare Territorio e Ambiente "La scorsa settimana ho acquistato il mio pannello solare: ho dovuto scegliere però tra uno prodotto in Germania e un altro prodotto in Canada". Menzionando poi il piano energetico della Toscana D´angelis ha messo a fuoco la necessità di una cornice nazionale che lo contenga. "Aspettiamo un segnale forte da questo governo. Al tempo stesso gli chiediamo di comunicare agli italiani le opportunità di risparmio che derivano dall´utilizzo delle energie alternative". Questione ambientale, culturale e naturalmente economica. Dopo Ceccuzzi, lo ha ribadito Antonio Vigni, direttore generale della Banca Monte dei Paschi di Siena. "Il mercato ci invia segnali precisi e soprattutto le piccole imprese. Questo ci dice che l´energia è il nuovo importante banco di prova per gli istituti di credito. Urge un confronto diretto tra istituzioni, imprese e mondo bancario e noi faremo la nostra parte, convinti che il campo energetico è uno dei driver per sostenere la ripresa dei prossimi anni". Maurizio Maggi, sindaco di Pomarance, evidenziando la necessità di potenziare la geotermia che oggi copre solo il 25% del fabbisogno energetico, ha chiesto un tavolo interistituzionale con Enel per valorizzarla e potenziarla. Secondo Luciano Silvestri, segretario generale Cgil Toscana, per l´energia , che un sistema produttivo in sé, adesso occorrono l´operatività delle scelte e la tempestività utile a sostenere la crescita. A questo devono aggiungersi le infrastrutture e la crescita dimensionale degli operatori. Iginio Benedetti, titolare della Ilt di Pontedera, l´impresa che ha puntato tutte le carte sull´idrogeno. "Forniamo idrogeno alle industrie orafe di Arezzo, Vicenza e Valenza Po, consentendo di risparmiare fino all´80% rispetto al gas, abbattendo l´inquinamento e perfino l´assenteismo grazie alla tecnologia pulita. Oria siamo pronti per immatricolare almeno 100 veicoli sperimentali, che altrettanti amministrazioni comunali chiedono per far andare auto di servizio e dei vigili. Chiedo al Ministro di rimuovere gli ostacoli che ancora si frappongono a queste immatricolazioni. " Fabio Ceccherini, presidente della provincia di Siena, plaude ai preliminari di accordo ai quali si è giunti con l´Enel per la geotermia nell´Amiata. Ora - dice - è fondamentale giungere celermente a siglare l´accordo definitivo per utilizzare questa risorsa. Ceccherini ricorda inoltre quanto l´Amiata sia vicina alla Valdorcia e chiede un riequilibuio della discussione politica. "Se c´è un vero ecomostro - conclude - è il vecchio sistema della geotermia. Dobbiamo uscire da una lettura statica della tutela del territorio, altrimenti diventa difficile fare impianti energetici altermnativi, come quelli a biomasse. " Roberto Cecchi, Associazione Ambiente e Lavoro, riprendendo le affermazioni del Presidente Martini e del Ministro Bersani, sottolinea come la questione energetica sia direttamente correlata alla qualità dello sviluppo e alla cultura e chiede che sia varato al più presto il piano energetico nazionale indispensabile per l´integrazione delle politiche. Alfredo De Girolamo, presidente Cispel Toscana ricorda il recente accordo sottoscritto per l´acqua e ribadisce la candidatura della Toscana a giocare un ruolo importante nelle energie rinnovabili, ma chiede una vera liberalizzazione nel settore dell´approvvigionamento energetico. Marco Failoni, Aiel, sottolinea l´importanza delle fonti energetiche derivanti dall´agricoltura. Una fonte rinnovabile - dice - che già oggi in Toscana è al secondo posto dopo l´idroelettrico e che secondo studi calibrati sulla regione può raggiungere il 13% dell´intero fabbisogno. In proposito Failoni sottolinea l´esigenza di promuovere le filiere locali, per evitare l´importazione dall´estero della materia prima. Chede inoltre di rimuovere gli ostacoli all´eolico e al fotovoltaico nelle zone rurali: "E´ più brutto un traliccio Enel di una pala eolica". Gianni Anselmi, sindaco di Piombino, ricorda il ruolo svolto dalla sua città nel settore energetico e siderurgico e quanto il suo territorio "si è fatto carico dell´interesse nazionale" e chiede attenzione anche ai siti come Baratti e Populonia, sottolineando la necessità di "segnali concordanti". Marco Baldi per Cna, ha preso atto con favore degli importanti atti di indirizzo adottati dal Governo in materia, ricordando come spesso in passato atti simili siano stati oggetto di continui contenziosi di fronte alla Corte Costituzionale. Esortando ad andare avanti ha chiesto "vere liberalizzazioni, non come le privatizzazioni varate in passato e piani energetici, regionale, nazionale ed europeo, omogenei e integrati". Mario Lupi, capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale, ha esordito affermando "non siamo quelli dell´insalata e nemmeno del lume di candela, abbiamo compreso che nella fase transitoria c´è bisogno anche del gas, ma diciamo: facciamo anche delle proposte". Lupi ha preso atto positivamente che la "Regione non intende andare avanti su Rosignano", mentre sul Galsi ha detto "ci siamo, va bene". Aggiungendo che, "se è necessario fare un sacrificio per l´Italia, noi riteniamo comunque opportuno fare delle osservazioni. Credo - ha concluso Lupi - che dovremmo fare un ragionamento in termini di Prodotto Interno Lordo Ambientale". "Questa Regione non è solo Chianti e Rinascimento - è intervenuto Gino Metefori della Cisl - Un toscano su tre lavora nell´industria. Dunque il benessere sociale passa attraverso la capacità dell´industria di consolidare lo sviluppo. Non possiamo fare a meno di diversificare e aumentare l´offerta". Per questo il sindacalista della Cisl ritiene "incomprensibile mettere in contrapposizione l´offshore e l´impianto di Rosignano, rinunciando a importanti ricadute occupazionali. In ogni caso è positivo il ruolo guida della Regione , condizione indispensabile per il rilancio di tutti i settori industriali". Per il sindaco di Santa Fiora Renzo Verdi "è finito il tempo dell´attesa. Al ministro chiediamo più coraggio, La geotermia per noi è una risorsa strategica a condizione che la Regione dia risposte sul problema degli acquiferi, delle emisisioni, della salute degli abitanti dell´Amiata. Gli enti locali non vogliono essere spettatori nei confronti della Regione". Giuseppe Ricci di Power One (ex-Magnetek) ha insistito sulla necessità per l´industria di contare sull´eccellenza tecnica per recuperare competitività. "Occorrono leggi semplici - ha detto - sistemi agevolati di finanziamento e premi per l´efficienza tecnica degli impianti. A maggiore efficienza devono corrispondere maggiori contributi. Il conto energia è la nostra ultima possibilità per recuperare i ritardi rispetto ai concorrenti tedeschi, giapponesi, statunitensi". La Regione Toscana ha contribuito, secondo Giovanni Ricciardi di Fidi Toscana allo sviluppo delle piccole e medie imprese grazie al fondo centrale di garanzia del 1996. "A integrazione delle iniziative regionali, sarebbe opportuno poter ricorrere a finanziamenti agevolati per la costruzione di progetti più efficienti". Antonio Giulietti del Cnr ha affermato di non essere rassegnato all´idea che l´Italia accetti di suicidarsi nel campo della ricerca, "ma le recenti affermazioni del ministro Bersani fanno intravedere la luce in fondo al tunnel". Da parte di Riccardo Basosi dell´università di Siena è venuta la richiesta di leggi ad hoc per un migliore utilizzo dell´energia elettrica, e di sfruttamento dei distretti industriali per la cogenerazione. Il vicesindaco di Pistoia, Luca Iozzelli, ha domandato quali siano gli orientamenti del governo in tema di concentrazioni, mentre Alessandro Nenci, sindaco di Rosignano ha insistito sulla opportunità di non escludere altri impianti di rigassificazione. "La Toscana, e in particolare la provincia a vocazione industriale di Livorno - ha detto - può dare in grosso contributo al paese". .  
   
 

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