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Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Ottobre 2003 |
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FIERA DI FORLI’ A FORLÌ È NATO FORMA UN PROGETTO SULLA BIOSICUREZZA NEL SETTORE AVICOLO, CON UN OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA GRANDE DISTRIBUZIONE NAZIONALE DELLE CARNI BIANCHE. CENSITO IL 40% DEL POTENZIALE FOOD DI TUTTA ITALIA.
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Milano, 9 ottobre 2003 - Un articolato progetto sulla biosicurezza all’interno del quale trova spazio un osservatorio sulla grande distribuzione delle carni avicole. E’ quanto ha presentato nell’ edizione di Fieravicola che si è appena conclusa a Forlì, il Conav, Consorzio zoo-avicunicolo creato dall’unione di 11 imprese avicole su scala nazionale (Alcoop, Avicola Marchigiana, Avicoop, Cafar, Euroservice, Gatteo Proteine, La Faraona, Nuova Unicoop, Pollo del Campo, Sant’angelo e Solagrital ed Avitalia), in rappresentanza di 1.300 produttori e 6.800 addetti. Il progetto sulla biosicurezza è nato con l’obiettivo di creare un sistema di garanzia del prodotto, con procedure di certificazione e rintracciabilità rispondenti a determinati requisiti igienico-sanitari. Il progetto ha un costo complessivo di 4,6 milioni di euro, di cui 2,27 milioni finanziati dal Ministero delle Politiche agricole e Forestali italiano. L’iniziativa si dividerà in due fasi: la prima (74% degli investimenti) con interventi aziendali mirati al miglioramento delle condizioni di biosicurezza, l’altra (26% degli investimenti) con interventi sulla filiera. “Attraverso questo sistema – ha spiegato Francesco Marianini, coordinatore del progetto Conav - si potrà introdurre anche nel settore avicolo la direttiva sulla etichettatura e rintracciabilità delle carni così come avviato per il settore bovino. Realizzando in tal modo un vero e proprio progetto di sistema all’insegna della sicurezza alimentare”. Osservatorio sulla Gdo per monitorare i prezzi E proprio all’interno di esso è nata l’idea di realizzare un Osservatorio permanente sulla grande distribuzione in grado di effettuare indagini su un campione di 1.000 punti vendita su tutto il territorio nazionale, con una rilevazione dei prezzi dei prodotti avicunicoli. Come ha spiegato ancora Marianini, in sede di presentazione di questa iniziativa, “l’intento è quello di individuare le tendenze dei prezzi sui punti vendita finali, cercando di acquisire il massimo di informazioni per comprendere nel dettaglio ciò che accade nel mercato. Informazioni che una volta acquisite sono dirette a due diversi livelli: al consumatore, per informarlo sulle oscillazioni e differenziazioni dei prezzi; agli operatori, al fine di supportare le imprese nel monitoraggio delle iniziative di marketing (promozioni) e nella programmazione delle diverse strategie”. Il panel dei punti vendita monitorato riguarda 266 Ipermercati e 734 supermercati per un totale di 1.000 punti vendita sull’intero territorio nazionale. Un ordine di grandezza significativo in quanto comprende il 40,99% del potenziale food di tutta Italia. Andando ancora più nel dettaglio del progetto, l’Osservatorio Conav effettuerà una rilevazione su scala nazionale così distribuita per punti vendita: 97 in Emilia Romagna, 23 in Friuli Venezia Giulia, 28 in Liguria, 260 in Lombardia, 98 in Piemonte, 15 in Trentino, 2 in Valle d’Aosta, 76 in Veneto, 90 nel Lazio, 34 nelle Marche, 106 in Toscana, 21 in Umbria, 29 in Abruzzo, 11 in Campania, 6 in Molise, 17 in Puglia, 25 in Sardegna, 41 in Sicilia. In un video raccontate tutte le fasi della filiera avicola Il Conav, inoltre, ha prodotto un video sulla filiera la cui “idea è nata dopo gli scandali avvenuti in altri paesi, quando ci siamo posti l’importanza di caratterizzare il nostro prodotto nazionale, facendo capire al consumatore ciò che il settore ha fatto per migliorare l’intera filiera”, ha illustrato Marianini. Troppo spesso, infatti, l’immagine della filiera avicola viene distorta e confusa. Le imprese fino ad ora hanno puntato sugli strumenti di marketing sui singoli prodotti, trascurando però il ruolo dell’informazione sugli aspetti più tecnici e funzionali della filiera avicola. Con questo video si intende fare chiarezza sulle diverse fasi del prodotto avicolo, con particolare riferimento alle tecniche di produzione della filiera. |
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