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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Ottobre 2003
 
   
  EUROBAROMETRO: UN RECENTE SONDAGGIO RILEVA UN MAGGIORE SOSTEGNO NEI PAESI ADERENTI ALLE POLITICHE CHIAVE DELL´UNIONE

 
   
  Bruxelles, 13 ottobre 2003 - Secondo il più recente sondaggio d´opinione, pubblicato in data odierna da Eurobarometro, il sostegno popolare a favore delle priorità di alcune politiche dell´Unione europea è in continua crescita nei dieci paesi aderenti e nei tre paesi candidati. Il sondaggio è il più recente condotto sia nei dieci paesi che entreranno a far parte dell´Ue a maggio dell´anno prossimo sia in Romania, Bulgaria e Turchia. Il questionario riguardava l´atteggiamento dei cittadini rispetto ad una serie di tematiche concernenti l´Ue e le sue politiche nonché lo stile di vita e le prospettive dei cittadini. Alla suddetta inchiesta, condotta nei tredici paesi tra il 16 giugno e il 18 luglio, hanno partecipato 12126 persone. I risultati evidenziano una costante crescita dell´appoggio popolare all´adesione all´Ue, all´euro e ad un processo decisionale comune nell´ambito dell´Unione in materia di politica estera e della difesa. Tra i principali risultati emerge quanto segue: i cittadini ritengono che le principali priorità dell´Ue dovrebbero riguardare la lotta alla disoccupazione, alla povertà, al terrorismo e alla criminalità organizzata, nonché il mantenimento della pace e della sicurezza in Europa; il sostegno a favore dell´allargamento continua a crescere, con un livello medio di adesione del 79% nei paesi che entreranno l´anno prossimo, pari ad un incremento del 4 percento rispetto alla primavera. Nei 13 paesi il sostegno è salito mediamente dal 72% al 78%; l´appoggio all´adesione all´euro è aumentato fino ad un valore percentuale medio del 72% nei nuovi paesi aderenti, con un aumento di 3 punti rispetto alla primavera; in media, il 74% degli intervistati nei nuovi paesi aderenti è a favore di una politica estera e di una politica di sicurezza comuni. A favore di un ministro degli esteri europeo si è espresso il 70% degli interpellati nei nuovi paesi aderenti, con un incremento del 9 percento dalla scorsa primavera; in media, l´84% degli intervistati nei paesi che entreranno nell´Unione l´anno prossimo sostiene una politica della difesa comune, facendo registrare un incremento del 4% rispetto alla privamera. L´80% degli intervistati nei paesi aderenti è a favore di un esercito europeo di rapido intervento. Un numero superiore di cittadini ritiene che le decisioni in materia di difesa europea dovrebbero essere prese dall´Ue piuttosto che dai singoli governi o dalla Nato; dal sondaggio emerge inoltre che l´idea di un politica comune dell´Unione in materia di asilo, dell´attribuzione di un seggio all´Ue in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la necessità che la politica estera dell´Ue sia indipendente dagli Stati Uniti incontrano il favore di una quota sempre crescente della popolazione; un numero crescente di cittadini dei futuri paesi aderenti e degli Stati candidati ritiene che l´Ue sia destinata a svolgere un ruolo più importante nella loro vita nei prossimi cinque anni. Due terzi afferma di desiderare che l´Ue svolga un ruolo più importante nella loro vita; l´atteggiamento nei confronti degli Stati Uniti è più favorevole rispetto al periodo della guerra in Iraq. Gli interpellati considerano che gli Stati Uniti svolgano un ruolo positivo nella lotta contro il terrorismo e sul piano della crescita economica mondiale. Le opinioni sono meno ben definite per quanto riguarda il contributo degli Stati Uniti all´instaurazione della pace nel mondo, alla lotta contro la povertà e alla tutela dell´ambiente; è più diffusa l´impressione che l´Unione europea svolga un ruolo maggiormente positivo nelle cinque problematiche precedentemente citate rispetto agli Stati Uniti e questa apprezzamento ha registrato una costante diffusione nel corso dell´anno; la maggioranza degli intervistati si è espressa a favore di una politica decisionale comune a livello dell´Ue in settori quali la ricerca, gli aiuti regionali, nonché la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. Minore è tuttavia l´entusiasmo per quanto riguarda decisioni comuni in materie quali la cultura, la giustizia, l´immigrazione e le questioni di ordine pubblico. La relazione integrale in lingua inglese può essere consultata sia su supporto cartaceo sia attraverso il sito web della Commissione dedicato al settore dell´opinione pubblica, al seguente indirizzo: http://europa.Ue.int/comm/public_opinion  e attraverso il sito della Commissione dedicato all´allargaemnto all´indirizzo: http://europa.Ue.int/comm/enlargement/opinion    
   
 

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