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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Ottobre 2003
 
   
  COIN IL CDA ESAMINA L’ANDAMENTO DEI PRIMI SEI MESI DEL 2003. I RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO RISENTONO IN MODO SIGNIFICATIVO DELL’ANDAMENTO MACROECONOMICO CHE APPARE CARATTERIZZATO DA UN FORTE RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA INTERNAZIONALE ED ITALIANA

 
   
  Venezia, 13 ottobre 2003 Le tensioni legate all’aumento dei prezzi nel corso del 2003, sembrano assestarsi ad un valore di inflazione pari al 2,7%, mentre i consumi delle famiglie sono previsti a livelli di crescita globale molto bassa anche per il 2003 (+1,3%, da previsioni Prometeia). In Italia, nonostante i segnali negativi degli indicatori economici citati, il gruppo (con le insegne Coin ed Oviesse), in base alle rilevazioni Sita – Nielsen ad Aprile 2003, continua a mantenere la posizione di leader nel mercato dell’abbigliamento, con una quota del 3,75%. Per quanto riguarda il mercato tedesco, anche per il 2003 si conferma la situazione recessiva già manifestatasi nel corso del 2002. Le ultime rilevazioni indicano, per il periodo gennaio - maggio 2003, raffrontato con gli stessi mesi del 2002, un calo della spesa per abbigliamento pari al 5,8%. In tale contesto, il gruppo, nei primi sei mesi dell’esercizio, ha registrato ricavi per 634,6 milioni di Euro (689,5 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2002), in calo dell’ 8,0%; in modo particolare le vendite in Italia sono in flessione del 3,4% mentre il mercato tedesco perde il 21,0% di vendite rispetto allo stesso periodo del 2002. La flessione delle vendite ha determinato un’erosione dei risultati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il margine operativo lordo è negativo per 10,5 milioni di Euro (positivo per 6,3 milioni di Euro nel 2002) e il risultato prima delle imposte è negativo per 59,3 milioni di Euro, contro un risultato negativo di 45,2 milioni di Euro al 31 luglio 2002. Tale risultato tiene conto di ammortamenti per 33,4 milioni di Euro (37,3 milioni di Euro nel primo semestre 2002), di oneri straordinari netti per 3,3 milioni di Euro (5,7 milioni di Euro nel 2002), di oneri finanziari netti per 10,5 milioni di Euro (7,5 milioni di Euro nel 2002) e di rettifiche di valore di attività finanziarie per 1,6 milioni di Euro, dovute alla svalutazione delle azioni proprie a valori di mercato (rispetto a 1,0 milioni di Euro nel primo semestre dell’esercizio 2002). Passando ad analizzare i risultati relativi ai mercati in cui la società opera, in Italia le vendite delle insegne storiche del gruppo evidenziano un decremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, risentendo di un andamento di mercato stagnante e di un clima primaverile decisamente non favorevole. Il decremento si attesta al 2,2% considerando esclusivamente Coin ed Oviesse, escludendo cioè le insegne Bimbus e Kid’s Planet già in fase, nel semestre in esame, rispettivamente di dismissione o di trasformazione in Oviesse. L’insegna Oviesse, in questa fase congiunturale stagnante realizza vendite pari a 315,8 milioni di Euro, contenendo la flessione, rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, all’1,3%, grazie al proprio posizionamento nella fascia bassa di prezzo del mercato ed al rapporto di elevata fidelizzazione della clientela. Per l’insegna Coin il decremento delle vendite, nel periodo considerato raffrontato con il corrispondente periodo del 2002, è pari al 3,9%, sulla base di una rete di negozi pressoché costante. Per quanto riguarda l’andamento delle vendite delle insegne del bambino (Bimbus e Kid’s Planet), si segnala un andamento in flessione del 28,6%, attribuibile alla profonda ristrutturazione della divisione attuata nel semestre in un’ottica di miglioramento della redditività. Pertanto, a conferma della strategia di focalizzazione sulle insegne Coin e Oviesse, nel corso del mese di giugno 2003 Gruppo Coin S.p.a. Ha perfezionato la cessione a Preca Brummel S.p.a. Del ramo d’azienda dei negozi per bambini ad insegna Bimbus costituito da 12 punti vendita diretti e 48 in franchising. Tale cessione, avvenuta per un valore di 3,7 milioni di Euro, ha prodotto effetti positivi sia in termini di plusvalenza per 2,6 milioni di Euro (ai quali si aggiungeranno ulteriori 0,5 milioni di Euro al verificarsi di alcune condizioni entro il 31.7.2004), che di contributo al risultato di gruppo: infatti nell’intero esercizio 2002 l’insegna ha consuntivato un margine operativo negativo per circa 1 milione di Euro (0,6 milioni di Euro nel primo semestre 2002). Oltre alla citata dismissione si è inoltre deciso di integrare nella divisione Oviesse i negozi Kid’s Planet, realizzando così l’unificazione dell’offerta bambino nelle due insegne storiche Coin ed Oviesse con il loro preciso posizionamento di mercato. Infine è stato quasi completato il piano di trasformazione della rete svizzera Au Bon Marchè nel formato Oviesse, che ha visto la progressiva trasformazione di 29 negozi del gruppo Migros in altrettanti affiliati Oviesse (in ordine temporale, l’ultimo punto vendita è stato inaugurato il 26 giugno scorso a Bern – Neuengasse). L’ammontare delle esportazioni, rispetto ai primi sei mesi del 2002, mostra una flessione, interamente imputabile al venir meno della somministrazione di merce tessile Oviesse ai negozi Abm che non rientravano nel piano di conversione in affiliati Oviesse. Nei primi mesi del 2003, in accordo con il partner svizzero, si è deciso di non procedere ulteriormente a tali forniture per concentrare l’offerta Oviesse nei 29 negozi affiliati; escludendo le mancate somministrazioni (circa 13 milioni di Euro nel luglio 2002 contro i 2 milioni di Euro del luglio 2003), le esportazioni di merce verso i negozi affiliati sono in linea con lo stesso periodo del 2002. Come già anticipato, i risultati del mercato tedesco hanno fortemente risentito del negativo andamento dell’economia tedesca che ha portato ad una forte contrazione anche della spesa in prodotti per l’abbigliamento. Per quanto riguarda Oviesse Gmbh, le vendite scendono da 120,1 a 94,2 milioni di Euro (di cui 29,7 milioni di Euro per l’insegna Oviesse e 64,5 milioni di Euro per l’insegna Kaufhalle). A fine semestre la rete tedesca contava 92 punti vendita (54 ad insegna Kaufhalle e 38 ad insegna Oviesse), quale risultante della chiusura di 3 punti vendita avvenuta nei primi sei mesi dell’esercizio. Il risultato operativo rimane sostanzialmente invariato (evidenzia una perdita di 44,3 milioni di Euro nel 2003 rispetto alla perdita di 44,0 milioni di Euro nel 2002) a causa della congiuntura negativa dei consumi già sopra segnalata. Il risultato ante imposte è in perdita per 52,3 milioni di Euro (contro la perdita del primo semestre 2002 per 59,8 milioni di Euro) e sconta oneri straordinari netti per 6,8 milioni di Euro, derivanti dalle attività di ristrutturazione della sede di Colonia e di razionalizzazione della rete. Con riferimento alla rete tedesca, visto il perdurare dei risultati negativi, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Coin S.p.a., in data 8 agosto 2003, ha approvato il piano industriale 2003 – 2005 in cui si prevede, tra l’altro, il drastico ridimensionamento della presenza in Germania. Nel corso del primo semestre 2003, in coerenza con la politica di riduzione del patrimonio immobiliare e per cogliere la congiuntura positiva del mercato immobiliare stesso già iniziata negli scorsi esercizi, è stata realizzata la cessione degli immobili di Ferrara e di Cava dei Tirreni che ha consentito il realizzo di un prezzo rispettivamente di 3,5 milioni di Euro e di 2,1 milioni di Euro ed una plusvalenza lorda consolidata di 3,4 milioni di Euro e di 1,2 milioni di Euro. Inoltre, si è dato avvio alla realizzazione del piano di ristrutturazione organizzativa annunciato nella Relazione sulla gestione del bilancio chiuso al 31 gennaio 2003, che prevedeva il conferimento del “ramo d’azienda Coin” in una società interamente posseduta. In attuazione di tale progetto, in data 23 aprile 2003, è stato deliberato l’aumento del capitale sociale della neo costituita “Coin S.p.a.” da Euro 100.000 ad Euro 10.000.000, con sovrapprezzo complessivo di Euro 35.100.000, contro conferimento da parte dell’unico socio Gruppo Coin S.p.a. Del ramo d’azienda relativo alla gestione della rete di vendita ad insegna “Coin”, con efficacia dalle ore 23,50 del 30 aprile 2003. Il conferimento ha evidenziato nel bilancio della Gruppo Coin S.p.a., chiuso al 30 aprile 2003, una plusvalenza lorda pari a circa 99,8 milioni di Euro. L’operazione ha permesso di realizzare la separazione gestionale dell’attività di Coin da quella di Oviesse, con l’obiettivo di facilitare il posizionamento differenziato sul mercato delle due reti distributive. Le principali variazioni rispetto al 31 gennaio 2003 sono dovute all’incremento stagionale del circolante; questo andamento è tipico per le aziende che operano nel settore dell’abbigliamento. Successivamente alla chiusura del semestre, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Coin S.p.a. Riunitosi l’8 Agosto 2003, ha approvato il piano industriale per il periodo 2003 - 2005 che prevede il drastico ridimensionamento della presenza in Germania e il consolidamento del posizionamento e della redditività delle insegne Coin e Oviesse in Italia. Gli interventi individuati consentiranno un significativo miglioramento della redditività del gruppo già a partire dal prossimo anno. Al fine di dotare la Società dei mezzi finanziari necessari alla realizzazione del piano industriale, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Coin, preso atto dell´adesione del sistema bancario al piano stesso, ha esercitato la delega conferita dall´Assemblea il 13 maggio e ha deliberato di aumentare il capitale sociale di Gruppo Coin, ai sensi dell´art. 2443 c.C., in via scindibile, mediante emissione di massime n. 66.599.000 azioni ordinarie per un importo complessivo di Euro 79,9 milioni, ad un prezzo di sottoscrizione per azione di Euro 1,2, di cui Euro 0,10 di nominali, da offrirsi in sottoscrizione ai soci in ragione di 1 azione di nuova emissione ogni azione posseduta. Il 6 ottobre, al termine del periodo d’esercizio dei diritti d’opzione e prima dell’offerta in borsa dei diritti inoptati, l’aumento di capitale risulta sottoscritto per oltre il 99%, ossia risultano sottoscritte n. 65.981.732 azioni, di cui n. 46.734.752 da parte di Finanziaria Coin S.r.l. E n. 19.246.980 da parte del mercato. Il buon esito dell’operazione supporta la solidità patrimoniale del Gruppo a fronte degli oneri straordinari previsti per la chiusura / cessione dei punti vendita in Germania. Il Gruppo ha inoltre sottoscritto un accordo con un pool di banche creditrici per la ridefinizione delle linee di credito accordate. L´accordo prevede l´erogazione di circa 284 milioni di Euro di linee di credito, parte delle quali vanno a rifinanziare linee di credito esistenti (circa 270 milioni di Euro). La parte di nuova finanza pari a 14 milioni di Euro è a servizio delle esigenze del circolante. Le linee di credito accordate, unitamente ai proventi dell´aumento di capitale, garantiscono le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del piano. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, si rammenta innanzitutto che l’accentuata stagionalità che caratterizza le aziende della grande distribuzione non alimentare, ed in particolare quelle del settore tessile, fa sì che una parte significativa delle vendite e del reddito operativo venga generata nella seconda parte dell’esercizio, con i conseguenti riflessi sui risultati economici e finanziari. Per quanto riguarda lo sviluppo Oviesse in Italia, nella seconda parte dell’esercizio è prevista l’apertura di un nuovo punto vendita diretto; sono state inoltre pianificate altre 5 trasformazioni di negozi Kid’s Planet in negozi ad insegna Oviesse (Gessate, Catania, Torino Panorama, Buccinasco e Rieti); infine è prevista l’apertura di 3 nuovi punti vendita in affiliazione. In Svizzera, a conclusione del programma di apertura di punti vendita in affiliazione, è prevista, entro la fine dell’anno, l’apertura di 3 nuovi negozi che porteranno così a 31 il numero totale dei punti vendita. Come già riferito, per quanto riguarda la rete di punti vendita in Germania, il piano industriale approvato lo scorso 8 agosto prevede: un rapido ridimensionamento della rete dei punti di vendita che porterà, entro il 2005, alla dismissione di oltre tre quarti degli esercizi commerciali ad oggi in attività; un’ulteriore riduzione, già in corso di realizzazione, dei costi fissi a livello sia di rete che di sede centrale. Nella seconda metà del mese di agosto è iniziata l’attività di vendita finale di tutte le merci dei negozi di Francoforte Hautwache, Straubing, Bochum, Heide, Neumunsterr, Berlino Marahn, propedeutica alla chiusura dei citati punti di vendita. Con riferimento alla riduzione della presenza in Germania, si segnala che sono in corso avanzate trattative per una più accelerata realizzazione del piano; in ogni caso, nel bilancio dell’esercizio in corso saranno contabilizzati tutti gli oneri straordinari per la realizzazione del piano relativi alla chiusura / dismissione dei negozi e al ridimensionamento della sede centrale. La perdita della controllata tedesca del primo semestre 2003 proseguirà nella restante parte dell’anno, sia per quanto riguarda il livello delle vendite che di risultati economici. Inoltre la contabilizzazione degli oneri straordinari derivanti dalla realizzazione del piano, determinerà una perdita del Gruppo, a livello consolidato, significativamente superiore a quella dell’esercizio chiuso al 31 gennaio 2003. Le risorse derivanti dall’aumento di capitale contribuiranno a mantenere il livello di indebitamento di poco superiore a quello dello scorso esercizio. Per quanto attiene al mercato italiano, si ritiene che nella restante parte dell’anno in corso, conformemente all’andamento del primo semestre, le vendite dovrebbero registrare una leggera flessione rispetto ai livelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente, a causa della generale flessione dei consumi e, in particolare, delle spese per abbigliamento. Le aspettative sulle vendite e gli oneri relativi alle operazioni finanziarie straordinarie dell’esercizio in corso dovrebbero determinare, pur in presenza di un proseguimento delle azioni di contenimento dei costi già registrato nei primi mesi dell’esercizio in corso, un risultato operativo in flessione rispetto a quello dell’esercizio precedente. Tuttavia evidenziamo come il rapporto tra costo del venduto e vendite dovrebbe confermarsi stabile. Infine, a seguito del perdurare dei risultati negativi consuntivati dalla società Manifatture di Fara S.p.a. E non ritenendo strategica l’attività di produzione, si è deciso di conferire le attività di modellistica, prototipia e gestione materiali alla controllata Sirema S.r.l. E di procedere alla messa in liquidazione dell’attività residua.  
   
 

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