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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Ottobre 2003
 
   
  “387 D.C. AMBROGIO E AGOSTINO LE SORGENTI DELL’EUROPA”

 
   
  Milano, 14 ottobre 2003 - Si inaugura il giorno 7 dicembre 2003 alle ore 12.30 e apre al pubblico l´8 dicembre con chiusura prevista al 2 maggio 2004 la mostra “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” presso il Museo Diocesano di Milano ideata da Unica srl, e realizzata da Unica e dalla Fondazione S. Ambrogio Museo Diocesano di Milano in collaborazione con la Regione Lombardia e con la sponsorizzazione di Aem; il contributo di Sea, Fnme (Ferrovie Nord Milano), Cciaa Milano, Corriere della Sera; special partner: Gruppo Bancario Credito Valtellinese, Fondazione Cariplo, Sia; media partner: Igp Decaux e A&p. L’esposizione ha ricevuto: l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Presidente della Repubblica Algerina; i patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Commissione europea, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero Per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero Per le Politiche Comunitarie, del Comune e della Provincia di Milano. Oltre 400 oggetti alcuni dei quali per la prima volta esposti al pubblico; avori, gemme, vetri dorati, bassorilievi, statue, provenienti dai più prestigiosi musei del mondo; reperti archeologici che mai fino ad ora erano stati prestati da Paesi oggi islamici ma di antica tradizione cristiana: sono questi alcuni dati che connotano la mostra “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” come grande evento culturale dell’anno. Alcuni pezzi straordinari renderanno l’evento-mostra unico nel suo genere; fra le prime anticipazioni di grande interesse è possibile citare: il fronte del sarcofago del Buon Pastore, costituito da tre parti di sarcofagi mai riuniti insieme prima d’ora - paleocristiani provenienti dall’Algeria, che rappresentano una delle più antiche testimonianze della presenza del Cristianesimo in Nord Africa prima dell’arrivo dell’Islam; il letto di Sant’ambrogio, già esposto al Museo Diocesano; due dittici di Stilicone in avorio di provenienza diversa e per la prima volta accostati. Suppellettili imperiali fra cui la splendida “Patera di Parabiago”. L’iniziativa ha richiesto tre anni di preparazione, l’apporto di oltre 40 studiosi, contatti con Istituzioni culturali internazionali e la collaborazione ai prestiti di oltre 80 musei. L’esposizione occuperà l’area dedicata alle mostre temporanee e gli spazi del piano terra del Museo Diocesano di Milano, fondendosi, armoniosamente, con la sezione permanente del Museo dedicata al santo patrono di Milano. “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa”, pur trovando il proprio cuore fra le pareti del Museo Diocesano, accanto alla Basilica di Sant’eustorgio, si dipanerà anche in un percorso che toccherà altri luoghi antichi: dalla vicina Basilica di Sant’eustorgio e dalle Colonne di San Lorenzo all’omonima Basilica, con la Cappella Palatina e gli stupendi mosaici; dalla Basilica di San Nazaro all’antico Battistero edificato da Sant’ambrogio, ora sotto il sagrato del Duomo; all’avvio degli scavi dell’antica Arena di Milano; sino infine al meno antico Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 59, ove, presso il Refettorio delle Stelline Galleria Gruppo Credito Valtellinese, sarà presente l’esposizione “Opere e Lettori di Agostino. Manoscritti in mostra” di manoscritti trecenteschi e quattrocenteschi delle opere di Agostino, contenenti miniature di grandissimo valore artistico e culturale. Il cuore dell´evento espositivo all’interno del Museo Diocesano presenta due percorsi che si incrociano sulla ricostruzione del fonte battesimale nel quale Ambrogio battezzò Agostino: il primo documenta l´Africa di Agostino, la Germania di Ambrogio, la Milano Paleocristiana, con approfondimenti sul contesto sociale, le testimonianze del cristianesimo, i culti e le filosofie non cristiani, l´arte e la cultura, le tracce dei Vandali. Il secondo documenta le vite parallele di Ambrogio e Agostino fino alle conseguenze “europee” del loro incontro. Lo spunto è un evento storico: nella notte di Pasqua del 387 d.C. A Milano Ambrogio battezza Agostino. Un evento denso di significati simbolici e conseguenze storiche. Ambrogio, di famiglia patrizia originaria di Roma, nasce a Treviri, l´odierna Trier in Germania, non lontano da Strasburgo. Magistrato di fama, giunge a Milano, allora capitale, dove il popolo lo acclama vescovo. Il suo prestigio sarà enorme, i suoi rapporti con l’autorità imperiale improntati alla reciproca indipendenza tra Chiesa e potere civile, la sua fama si diffonderà in tutto l’Occidente e in Oriente, ultimo Santo della Chiesa indivisa. Agostino, africano, di padre pagano e madre cristiana, nasce a Tagaste, l´odierna Souk Arhas in Algeria. E’ un intellettuale che, dopo essere passato attraverso diverse esperienze filosofiche e religiose, giunge a Milano, dove incontra Ambrogio, si converte e riceve dal santo vescovo il battesimo. Rientrato in Africa, diviene vescovo di Ippona. L’influenza culturale del suo pensiero sarà determinante non solo per la Chiesa, le sue opere, scritte in latino, contribuiranno all´unità culturale di tutto l´Occidente. Anche grazie all’incontro tra Ambrogio e Agostino Milano diviene fulcro di un asse che va dal Nord Europa all’Africa. La mostra intende ricostruire testimonianze esemplificative dei luoghi, degli eventi, delle espressioni artistiche, che fanno da radici profonde, ancorché lontane, ai successivi sviluppi culturali del Medioevo e dell’epoca moderna. Fra i grandi avvenimenti storici si è cercato di individuare un punto che ne sintetizzasse il significato e lo rendesse immediatamente fruibile a tutti. Il periodo che contraddistingue il crepuscolo dell´epoca imperiale possiede una notevole complessità per gli apporti culturali, per i problemi politici, sociali, religiosi, per i grandi movimenti di popoli. Ciò che emerge da questo crogiolo è qualcosa di nuovo, un´entità che coinvolge popoli e sensibilità diverse, a partire da un sentire religioso, culturale e civile sempre più comune, verso quelle caratteristiche che definiremo sempre più "europee". Del Comitato scientifico ristretto che ha diretto la realizzazione della mostra fanno parte: Angelo Maria Ardovino, Soprintendente ai Beni Archeologici della Lombardia; il Prof. Ermanno Alessio Arslan, Direttore delle Civiche Raccolte Archeologiche e Numismatiche di Milano; Paolo Biscottini, Direttore del Museo Diocesano di Milano; Padre Gianfranco Ceriotti, dell’Ordinis Sancti Augustini; Mons. Luigi Crivelli, Presidente della Fondazione S. Ambrogio; l’Arch. Carla Di Francesco, Soprintendente Regionale per i Beni e le Attività Culturali della Lombardia; lo studioso e saggista Marco Garzonio; Paolo Pasini, Curatore della mostra; Pietro Petraroia, Direttore Generale del Settore Cultura, Identità e Autonomie della Regione Lombardia; e l’editore e saggista Giulio Vigini. Dall’8 dicembre 2003 sino al 2 maggio 2004 al Museo Diocesano di Milano in collaborazione con la Regione Lombardia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Presidente della Repubblica Algerina. 8 dicembre 2003 2 maggio 2004 Museo Diocesano Corso di Porta Ticinese, 95 Milano Servizio informazioni: Tel. 02 8942 0019 www.Ambrogioeagostino.it    
   
 

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