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Notiziario Marketpress di Venerdì 17 Ottobre 2003
 
   
  FRA´ GALGARIO UNO DEI PIÙ GRANDI RITRATTISTI EUROPEI DEL ´700 PROTAGONISTA ALL´ACCADEMIA CARRARA DI BERGAMO FINO ALL´11 GENNAIO 2004

 
   
  Un grande evento d´arte è in corso a Bergamo. Dopo oltre 50 anni, l´ultima monografica risale agli anni ´50, fino all´11 gennaio 2004 si svolge nelle sale della Galleria d´Arte Moderna e Contemporanea dell´Accademia Carrara la mostra Fra´ Galgario. Le seduzioni del ritratto nel ´700 europeo realizzata dall´Accademia Carrara e dal Musée des Augustins di Toulouse. La mostra, promossa dal Comune e dalla Provincia di Bergamo, dalla Regione Lombardia, dalla Camera di Commercio, dall´Azienda di Promozione Turistica, dall´Unione Industriali della Provincia di Bergamo e organizzata da Cobe Direzionale, presenta una selezione ragionata e criticamente aggiornata dell´opera di Vittore Ghislandi detto Fra´ Galgario (Bergamo, 1655 - 1743), un artista che è unanimemente riconosciuto tra i più grandi ritrattisti europei del ´700, ma che non è adeguatamente noto al grande pubblico per la relativa difficoltà di prendere visione delle sue opere, in gran parte di proprietà privata. Questa grande operazione culturale nasce dallo sforzo congiunto delle istituzioni bergamasche, con la fattiva collaborazione di Banca Popolare di Bergamo - Credito Varesino, Fondazione Cariplo, Sacbo - Orio al Serio International Airport, Società Autostrade Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Corriere della Sera. Il Comitato Scientifico, composto da Caterina Bon Valsassina, Arnaud Brejon de Lavergnée, Gabriele Finaldi, Francesco Frangi, Axel Hémery, Stephane Loire, Bert W. Mejier, Amalia Pacia, Wolfgang Prohaska e da Francesco Rossi (Direttore dell´Accademia Carrara), ha concordato sul fatto che una adeguata comprensione della ritrattistica di Fra´ Galgario non può prescindere da un confronto con la situazione europea del suo tempo, la prima metà del Xviii secolo, e che una tale rivisitazione dovrà necessariamente articolarsi su due direzioni di indagine: la prima, relativa agli artisti, italiani e non, che l´artista ebbe modo di conoscere e frequentare negli anni della formazione, tra Venezia e Milano e, successivamente, nei contatti avuti con l´ambiente bolognese e, forse, francese; la seconda, legata al successo collezionistico che gli arrise a partire dagli anni ´20, circostanza che lo pone idealmente a confronto con ambienti straordinariamente vitali a livello di produzione ritrattistica, da Bologna a Vienna, dalla Francia all´Inghilterra e alla Boemia. Di conseguenza, la mostra di Bergamo, che raccoglie cento opere, si articola su un percorso concettualmente diviso in due parti. Nella prima, che corrisponde al primo piano della Galleria d´Arte Moderna, trova illustrazione la fase della formazione artistica di Fra´ Galgario, tra Bergamo, ove fu allievo di Giacomo Cotta ma certo conobbe la ritrattistica di Evaristo Baschenis e Carlo Ceresa, Venezia, ove operò nella bottega di Sebastiano Bombelli ma fu in contatto con un ambiente cosmopolita in cui si segnalava Johann Kupezky, e infine Milano, in relazione con Salomon Adler ma anche con la formazione della Quadreria della Ca´ Granda (Ospedale Maggiore). A conclusione di questo percorso si situa la prima grande fase bergamasca, in cui Fra´ Galgario divenne il ritrattista delle più importanti famiglie aristocratiche come gli Albani, i Rota, i Secco Suardo. Nella seconda parte, situata al secondo piano e corrispondente alla piena maturità dell´artista, si intende visualizzare la situazione di un pittore che, pur mantenendo ed anzi incrementando la sua attività per le grandi famiglie locali, conobbe tuttavia un largo successo fuori Bergamo: ammesso all´Accademia Clementina di Bologna, in stretta relazione personale con pittori celebri come Giovan Battista Tiepolo e Sebastiano Ricci, Fra´ Galgario inviava il suo Autoritratto agli Uffizi e, soprattutto, sue opere entravano in collezioni importanti a livello europeo, fra cui le celebri raccolte del Maresciallo Schulenberg e del Principe Eugenio di Savoia. La mostra, quindi, non si limita a presentare i capolavori di Fra´ Galgario risalenti a questo periodo, tra il 1720 e il 1740, ma cerca di visualizzare le ragioni del suo successo: da un lato evidenziando talune tematiche prevalenti - le accattivanti immagini di bambini, i sontuosi ritratti aristocratici risplendenti delle celebri lacche - dall´altro ponendo tale produzione a confronto - tematico e stilistico - con i più alti raggiungimenti coevi della ritrattistica europea, in Italia (Piazzetta, Ceruti, Crespi), in Francia (Largillière, Rigaud, Grimou, Pesne), in Inghilterra (Reynolds), in Europa Centrale (Kupezky, Brandl). A conclusione, una Sala é dedicata alla fase finale dell´itinerario di Fra´ Galgario che, ormai vecchio, secondo il Tassi dipingeva "con le dita", realizzando effetti di impasto materico e di semplificazione formale straordinari a livello di ricerca pittorica quanto di immediatezza espressiva. La mostra si avvale del supporto di spettacolari installazioni multimediali e della presenza di abiti dell´epoca, in un ideale dialogo con i sontuosi tessuti dei ritratti. Il percorso é completato da tre sezioni distaccate. Nella prima, nel Salone dell´Alcova all´Accademia Carrara, viene documentata la presenza di Fra´ Galgario nella Raccolta Schulenberg, accanto ad artisti come Gian Antonio Guardi o Jacopo Ceruti; nella seconda, esito del riordino della Sala "di Fra´ Galgario" nella stessa Pinacoteca, sono presentate tele di Fra´ Galgario e dei suoi contemporanei facenti parte del patrimonio del Museo, ma abitualmente non esposte (e in parte restaurate per l´occasione); la terza infine, che inaugura il nuovo Gabinetto Disegni e Stampe della Accademia Carrara (accesso diretto dalla Mostra) é dedicata ad una presentazione di disegni e stampe di ritratto, in parte di proprietà del Museo e in parte prestati dalla Raccolta Bertarelli di Milano, che illustrano questo specifico "genere" con riferimento a Fra´ Galgario, ai suoi contemporanei e alle personalità in diverso modo in relazione con lui; uno specifico settore, realizzato in collaborazione con la Biblioteca Angelo Mai, illustra infine le modalità e le fasi della costruzione della Fiera di Bergamo (1731), che costituì il più importante intervento edilizio-commerciale del tempo e che ebbe riflessi importanti per la collocazione culturale di Bergamo a livello europeo. Dopo Bergamo, la mostra si trasferirà - da gennaio a maggio 2004 - in Francia nel Musèe des Augustins di Tolosa. Fra´ Galgario, Le seduzioni del ritratto nel ´700 europeo. Bergamo, Accademia Carrara Fino all´11 gennaio 2004. Rari: da martedì a domenica 10-21. Lunedì chiuso. Biglietti: intero euro 8; ridotto euro 6; scuole euro 3  
   
 

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