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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Ottobre 2003
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE ALLA FRANCIA DI ADOTTARE NUOVE MISURE PER RIDURRE IL DISAVANZO DI BILANCIO NEL 2004

 
   
  Bruxelles, 22 ottobre 2003 - La Commissione ha adottato ieri una raccomandazione al Consiglio che intima alla Francia, ai sensi dell´articolo 104, paragrafo 9, del trattato Ce, di adottare misure per ridurre il disavanzo di bilancio e correggere la situazione di disavanzo eccessivo. La Commissione ritiene che nel 2004 la correzione di bilancio dovrebbe essere più ampia di quanto previsto nel progetto di bilancio per il 2004. Più specificamente si raccomanda di ridurre il disavanzo corretto ciclicamente di 1 punto percentuale del Pil nel 2004, il che comporta misure aggiuntive di riduzione del disavanzo pari a circa lo 0,4% del Pil. In tal modo il governo francese dovrebbe porre termine alla presente situazione di disavanzo eccessivo il più rapidamente possibile e al più tardi nel 2005. Nel delineare le misure da adottare per ottemperare alle presenti raccomandazioni, la Francia dovrebbe tener conto delle raccomandazioni formulate dal Consiglio negli indirizzi di massima per le politiche economiche 2003-20051. Gli indirizzi di massima fanno esplicita menzione della necessità di contenere la dinamica della spesa sanitaria. Nel complesso le misure di risanamento del bilancio dovrebbero consentire un miglioramento duraturo del saldo delle amministrazioni pubbliche. Esse dovrebbero mirare ad accrescere la qualità delle finanze pubbliche e a rafforzare il potenziale di crescita dell´economia. La decisione di oggi fa seguito alla raccomandazione presentata due settimana fa dalla Commissione al Consiglio (Ip/03/1353), conformemente all´articolo 104, paragrafo 8, nella quale si dichiara che la Francia non ha preso iniziative efficaci in risposta alla raccomandazione del Consiglio dello scorso giugno. Nel progetto di bilancio per il 2004, le autorità francesi hanno programmato una diminuzione del disavanzo delle amministrazioni pubbliche dal 4,0% del Pil nel 2003 al 3,6% nel 2004 e al 2,9% nel 2005, nell´ipotesi di un aumento del Pil reale dello 0,5% nel 2003 e dell´1,7% nel 2004. Tale riduzione del disavanzo tra il 2003 e il 2004 verrebbe conseguita per lo più tramite un freno alla spesa delle amministrazioni pubbliche. Misure discrezionali sul lato delle entrate avrebbero l´effetto netto di ridurre il disavanzo delle amministrazioni pubbliche di 0,1 punti percentuali del Pil. Per quanto riguarda gli anni successivi al 2005, le proiezioni pluriennali delle autorità francesi per quanto riguarda le finanze pubbliche prevedono un calo del disavanzo delle amministrazioni pubbliche al 2,2% nel 2006 e all´1,5% nel 2007, secondo lo scenario macroeconomico più plausibile, ossia in caso di crescita del Pil reale del 2,5% nel 2006 e nel 2007. Nel formulare in giugno la sua raccomandazione, ai sensi dell´articolo 104, paragrafo 7, il Consiglio aveva fissato alla Francia il termine del 2004 per la correzione del disavanzo eccessivo. Nel definire il contenuto delle nuove raccomandazioni formulate ai sensi dell´articolo 104, paragrafo 9, la Commissione ha tenuto conto dei seguenti fattori: il peggioramento della situazione economica nel 2003, che ha contribuito al deterioramento della situazione di bilancio, è stato improvviso e inatteso. In base ai calcoli della Commissione, la perdita cumulata in termini di crescita del Pil reale nel periodo 2003-2004 è pari a circa 1,5 punti percentuali rispetto alle previsioni di primavera; a causa del deterioramento delle condizioni del ciclo economico, per riportare il disavanzo al di sotto del 3% del Pil nel 2004 sarà necessario uno sforzo notevolmente maggiore rispetto a quanto previsto in giugno. Per conseguire un tale risultato nel 2004 è necessaria una riduzione del saldo corretto per il ciclo di circa l´1,5% del Pil. Anche se il risanamento del bilancio non è necessariamente dannoso per la crescita, un tale sforzo potrebbe rivelarsi costoso dal punto di vista economico qualora venisse realizzato in un solo anno, in particolare data la revisione al ribasso delle prospettive di crescita; il progetto di bilancio per il 2004, presentato al Parlamento in settembre, pone l´obiettivo di una riduzione del disavanzo ciclicamente corretto leggermente superiore al minimo di 0,5 punti percentuali del Pil raccomandato dal Consiglio a giugno; l´incremento del disavanzo delle amministrazioni pubbliche in Francia negli ultimi anni è motivo di grave preoccupazione. Se non corretto, causerà un aumento continuo e consistente del rapporto debito/Pil, il quale a sua volta rischia di pesare sulle aspettative degli operatori economici e di nuocere alla crescita. Inoltre, l´impatto sulle finanze pubbliche dell´invecchiamento della popolazione comincerà a farsi sentire con sempre maggior forza a partire dal 2005-2006, il che rende ancora più urgente la necessità di ridurre rapidamente il disavanzo e il debito delle amministrazioni pubbliche. Data questa situazione, la Commissione propone al Consiglio le seguenti raccomandazioni: le autorità francesi devono realizzare nel 2004 un miglioramento del saldo corretto ciclicamente di 1 punto percentuale del Pil. Ciò consentirebbe di recuperare nel 2004 la mancata correzione del 2003, e di creare basi credibili per la riduzione del disavanzo al di sotto del 3,0% del Pil nel 2005. Data la sua entità, e a condizione che sia adeguatamente strutturata, la correzione aggiuntiva, rispetto ai programmi attuali non è destinata necessariamente a nuocere alla crescita nel breve periodo; inoltre, poiché accrescerà la sostenibilità delle finanze pubbliche, essa avrà effetti favorevoli nel lungo periodo; nel 2005 le autorità francesi devono conseguire una correzione del disavanzo corretto ciclicamente pari ad almeno 0,5 punti percentuali del Pil o in misura maggiore, in modo da riportare il disavanzo delle amministrazioni pubbliche al di sotto del 3% del Pil; le maggiori entrate eventualmente realizzate nel 2004 devono essere destinate alla riduzione del disavanzo e, qualora la ripresa dell´attività economica si rivelasse più forte di quanto attualmente previsto, dovrebbe essere accelerato il miglioramento della situazione di bilancio sottostante. Nel delineare le misure da adottare in ottemperanza alle presenti raccomandazioni, la Francia deve tener conto delle raccomandazioni formulate dal Consiglio negli indirizzi di massima per le politiche economiche 2003-2005. Gli indirizzi di massima fanno esplicita menzione della necessità di contenere la dinamica della spesa sanitaria. Nel complesso le misure di risanamento del bilancio dovrebbero consentire un miglioramento duraturo del saldo delle amministrazioni pubbliche. Esse devono mirare al miglioramento della qualità delle finanze pubbliche e al rafforzamento del potenziale di crescita dell´economia. Inoltre, entro il 15 dicembre 2003 le autorità francesi devono presentare alla Commissione una relazione che illustri le decisioni adottate per conformarsi alle raccomandazioni formulate ai sensi dell´articolo 104, paragrafo 9. Per quanto riguarda il 2004, la relazione dovrà delineare le misure o le riforme previste, presentare un calendario per la loro attuazione, fornire una stima dell´impatto delle misure sul disavanzo delle amministrazioni pubbliche, nonché tutte le ipotesi pertinenti formulate ai fini della quantificazione. Per quanto riguarda il 2005, la relazione dovrà indicare nel modo più chiaro possibile le misure o le riforme previste dal governo. Tale relazione verrà esaminata dalla Commissione e dal Consiglio al fine di valutare se la Francia abbia ottemperato alla decisione del Consiglio. Nel corso dei prossimi due anni le autorità francesi devono presentare quattro relazioni di attuazione per consentire alla Commissione e al Consiglio di monitorare i progressi compiuti dal governo francese nel correggere la situazione di disavanzo eccessivo. Le relazioni dovranno essere presentate nei mesi di aprile e di ottobre di ogni anno, dopo la trasmissione semestrale dei dati del disavanzo e del debito nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi. Ciascuna relazione sarà esaminata dalla Commissione e dal Consiglio al fine di valutare se la Francia abbia ottemperato alla decisione del Consiglio.  
   
 

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