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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Febbraio 2007
 
   
  NIENTE GRANDE FRATELLO CHE SPIA I COMPUTER MA SOLO ALCUNE REGOLE PER LAVORARE MEGLIO UNA LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO AI DIPENDENTI DELL’AMMINISTRAZIONE

 
   
  Trento, 14 febbraio 2007 - In merito ad una notizia comparsa ieri su un quotidiano locale, riguardante il contenuto di una delibera approvata venerdì scorso e relativa alla sicurezza dei dati informatici, il presidente Lorenzo Dellai ha scritto una lettera ai dipendenti dell’amministrazione (che riportiamo qui sotto) in cui si chiarisce che non vi è nessuna intenzione di “spiare” il lavoro dei dipendenti, attraverso controlli dei dirigenti sulla posta elettronica e gli altri dati presenti in ogni singolo computer. Le regole di condotta previste dagli allegati alla delibera – peraltro note da tempo e già in vigore, ma ora “sistematizzate” in un testo generale sulla sicurezza dei dati elettronici, come sollecitato dalla normativa nazionale – servono semmai a risolvere alcuni casi residuali in cui sia necessario accedere tempestivamente a della documentazione presente in un pc in assenza del titolare. Sono, insomma, regole che consentono di lavorare meglio e con maggiore efficienza. Il testo della lettera inviata dal presidente Lorenzo Dellai ai dipendenti provinciali: “In un articolo comparso oggi su un quotidiano locale si sostiene che nella mia veste di presidente della Provincia autonoma di Trento sarei intenzionato ad accedere ai computer dei dipendenti in loro assenza per leggere la posta elettronica o controllare la presenza di documenti estranei al lavoro nell’amministrazione. Vorrei rassicurarvi innanzitutto sul fatto che la delibera approvata venerdì scorso dalla Giunta provinciale in materia di trattamento dei dati personali, di misure di sicurezza relative al complesso delle risorse informatiche dell’amministrazione e infine, all’allegato “c”, anche di accesso a dati presenti su server o pc non ha come scopo quello di controllare il vostro lavoro ma solamente di disciplinare i casi in cui sia necessario recuperare dal computer di un dipendente, in sua assenza, dati di cui la struttura abbisogna per improrogabili ragioni di servizio. Sono certo peraltro che molti di voi si siano già trovati in questa situazione e l’abbiano risolta dando semplicemente ad un altro utente la “delega” per accedere al proprio computer. Vorrei però illustrarvi brevemente il contenuto dell’allegato “c” menzionato dall’articolo in questione (fermo restando che, come sapete, la delibera è visibile nel sito internet della Provincia e che comunque queste indicazioni sono già operative nella nostra amministrazione dal 2005; esse dovevano essere però formalmente “sistematizzate” in un unico documento concernente la sicurezza, come previsto dalla normativa nazionale). Innanzitutto, in premessa, si indicano delle procedure utili al fine di condividere documenti di servizio, in maniera tale che tali documenti possano essere resi accessibili a più utenti. Al punto 2 si indicano i modi per evitare la necessità di accedere ai dati di un utente in sua assenza, soprattutto qualora l’assenza (parliamo ovviamente di un’assenza prolungata), sia prevedibile, come nel caso ad esempio di una maternità: in particolare per l’accesso alla posta elettronica viene indicata la possibilità per l’utente di dare una “delega” ad un altro utente Lotus, seguendo una particolare procedura. Solo in casi che a questo punto possiamo definire davvero residuali è prevista, al punto 3, una procedura per accedere ai dati informatici in assenza del titolare; deve peraltro sussistere “un’improrogabile necessità di accedere ai dati per ragioni di servizio; deve essere verificata l’impossibilità o la notevole difficoltà di raggiungere l’utente. ” Infine, anche questo va sottolineato, “ad accesso effettuato, il dirigente responsabile comunica l’accesso effettuato al dipendente assente, al suo rientro”. Come si vede, l’eventuale accesso ai dati presenti sul server o su pc in assenza del titolare non ha come scopo quello di controllare l’operato dei dipendenti né di censurare eventuali comportamenti scorretti. Tutti voi sapete naturalmente che le norme prevedono che gli strumenti di lavoro possano essere utilizzati solamente per ragioni di servizio, ma la procedura prevista dalla nuova delibera ha come obiettivo esclusivamente quello di garantire il miglior funzionamento della struttura amministrativa nel suo complesso. Niente “Grande Fratello”, quindi, ma semplici regole per lavorare tutti meglio. ” . .  
   
 

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