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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Febbraio 2007
 
   
  BIODIVERSITÀ E TUTELA DELLA FAUNA SELVATICA

 
   
  Trieste - Nel giugno 2006 la Commissione europea ha notificato a vari stati membri, tra cui l´Italia, l´obbligo di adeguare la legislazione, in materia di biodiversità e tutela della fauna selvatica, alla Direttiva 79/409/Cee, la cosiddetta Direttiva Uccelli, pena il rischio di gravi sanzioni pecuniarie, tra cui il blocco dei fondi comunitari per lo sviluppo rurale. A seguito di tale prescrizione, contenuta in un parere motivato che costituisce l´ultimo "avvertimento scritto" prima dell´applicazione delle sanzioni economiche, tutte le regioni italiane sono chiamate a designare Zone di Protezione Speciale (Zps) nei rispettivi territori, fissando misure di conservazione degli ambienti naturali tutelati. "Si tratta di un obbligo - ha dichiarato l´assessore alle Risorse agricole, naturali, forestali e montagna Enzo Marsilio - che la nostra Regione si appresta a onorare con uno specifico Disegno di legge, oggi in avanzata fase di stesura, che va ad integrare e completare le disposizioni contenute nella legge regionale 17 del 2006, con cui si sono previste alcune prioritarie norme di salvaguardia degli habitat naturali". L´impostazione del Disegno di legge, ha precisato ancora l´assessore, tiene conto delle proposte, delle indicazioni e dei suggerimenti avanzati sia dal mondo agricolo, sia da quello ambientale e prevede che all´interno di ogni singola Zps possano essere disposte misure specifiche di conservazione previa concertazione con gli enti locali interessati e con le organizzazioni di portatori di interesse. Una previsione che rispetta l´autonomia delle istituzioni che operano sul territorio, ma che responsabilizza anche tutti nella salvaguardia della biodiversità. Una previsione, inoltre, ha sottolineato Marsilio, "che dovrebbe tranquillizzare anche gli amministratori della provincia di Pordenone, ai quali ricordo che la tutela delle Zone di protezione speciale lungi dall´essere il primo passo per la riconversione delle aree produttive, rappresenta invece uno strumento per dimostrare che sviluppo economico e protezione della natura si possono coniugare senza conflitti e senza antitesi. Questo è anche il compito del mio mandato, poiché la delega che mi è stata conferita comprende le politiche agricole e naturali, assieme alle competenze in materia forestale e della montagna. E poiché tengo bene a mente la priorità e centralità dell´agricoltura, non mi pare fuori luogo rammentare agli stessi amministratori della provincia di Pordenone che relativamente alla Zps dei Magredi hanno una grande responsabilità, quella di adoperarsi perchè nel territorio interessato si applichino comportamenti corretti, evitando polemiche, dispute e contrapposizioni tanto sterili quanto fuorvianti". .  
   
 

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