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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Settembre 2012 |
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GIORNATA EUROPEA DELLA SICUREZZA STRADALE: COINVOLGERE MAGGIORMENTE I GIOVANI NELLA SICUREZZA STRADALE
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Bruxelles, 10 settembre 2012 - Gli incidenti stradali continuano ad essere la principale causa di morti e disabilità permanenti per i giovani, sia nel mondo che in Europa. Il 19% dei morti a causa di incidenti stradali nell’Ue nel 2010 ha riguardato giovani di età tra i 18 e i 25 anni (sebbene questa fascia di età comprenda solo il 10% della popolazione totale). Il che significa che coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 25 anni sono doppiamente esposti al rischio di morire in incidenti stradali. La Commissione europea ha quindi deciso di dedicare la sua Quarta giornata della sicurezza stradale ai giovani. La giornata sarà caratterizzata da una conferenza, organizzata congiuntamente con la Presidenza cipriota, che si è tenuta il 25 luglio a Nicosia. La conferenza riunirà gruppi di giovani, organizzazioni per la sicurezza stradale e funzionari che operano nel campo della sicurezza stradale provenienti da tutti gli Stati membri dell’Ue, nonché dai paesi vicini per una giornata di discussioni, presentazioni e seminari. Il Vicepresidente Siim Kallas, responsabile per i trasporti, ha dichiarato: “La tragica perdita di giovani vite sulle strade europee è inaccettabile. Sono estremamente preoccupato per gli incidenti provocati dal consumo di droghe o alcol, in particolare tra i giovani di entrambi i sessi. Sono però anche fiducioso che potremo progredire verso l’obiettivo “zero vittime” in materia di sicurezza stradale esattamente come abbiamo potuto compiere buoni progressi negli ultimi 10 anni. La strada da percorrere, tuttavia, è ancora lunga. Solo cambiando l’atteggiamento dei giovani alla guida sarà possibile continuare a salvare delle vite.” Negli incidenti stradali mortali i giovani tra i 18 e i 25 anni sono quelli maggiormente coinvolti. Nel 2010: 31 000 incidenti stradali mortali hanno riguardato giovani di età tra i 18 e i 25 anni: l’80% erano uomini e il 20% donne. Nel 40% degli incidenti mortali era coinvolto un giovane alla guida. Il 25% dei conducenti morti sono giovani: l’81% uomini e il 19% donne. Percentuali di giovani morti in incidenti stradali in base al mezzo di trasporto: 66% autovettura, 20% motociclo, 2% pedoni, 8% bicicletta, 4% altri (mezzi pesanti, bus…) In Italia nel 2010 sono stati registrati 211.404 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti è stato pari a 4.090, quello dei feriti ammonta a 302.735. Rispetto al 2009, si riscontra una leggera diminuzione del numero degli incidenti (-1,9%) e dei feriti (-1,5%) e un calo più consistente del numero dei morti (-3,5%). Anche nel nostro paese tra i conducenti deceduti (2.837 in totale) a seguito di incidente stradale, i più colpiti sono i giovani tra i 20 e 24 anni (282 morti e 25.885 feriti), in particolare i maschi (dati Istat).a Cipro, paese che ospiterà la Quarta giornata della sicurezza stradale, le cifre sono ancora più allarmanti: i giovani sono il 23% di tutti i morti in incidenti stradali. Maggiori informazioni sugli incidenti stradali per fascia di età e paese si possono trovare nella banca dati “Care” della Commissione europea. Le morti a causa di incidenti stradali tra i giovani non sono inevitabili. I morti in incidenti stradali nella fascia di età tra 18 e 25 anni sono diminuiti del 49% dal 2001 al 2010, più del calo complessivo registrato (43%). I giovani alla guida sono particolarmente vulnerabili, tuttavia, anche per questo gruppo i morti a causa di incidenti stradali sono diminuiti del 55% durante lo stesso periodo. Per poter raggiungere l’ambizioso obiettivo di ridurre della metà i morti per incidenti stradali in Europa entro il 2020, è necessario coinvolgere attivamente i giovani. I giovani europei devono essere incoraggiati a contribuire alla sicurezza stradale, ad esempio scambiando le proprie idee sulle soluzioni per il futuro. |
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