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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Settembre 2012
 
   
  PUGLIA: SICCITÀ E AGRICOLTURA, DICHIARATO LO STATO DI CRISI

 
   
  Dichiarato lo stato di crisi per l’agricoltura pugliese a seguito dell’eccezionale andamento climatico e la conseguente siccità che ha travolto la Puglia nei mesi marzo-agosto 2012. La decisione è stata assunta nella riunione odierna della giunta regionale a seguito della relazione dell´assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno. "Una decisione che ci è sembrata doverosa - commenta l´assessore Stefàno - data la situazione particolarmente critica emersa dalla rilevazione effettuata nei diversi territori regionali. La mancanza di piogge che ha caratterizzato la primavera e l´estate ha ridotto la riserva idrica negli invasi pugliesi con conseguenti gravi problemi di siccità per le coltivazioni agrarie e per il comparto della zootecnia. Con la dichiarazione dello stato di crisi attiveremo ogni utile intervento presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali in ordine all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie vigenti ma anche alla individuazione ed alla adozione di misure straordinarie di intervento, coerenti e proporzionali alla dimensione delle avversità." In sofferenza tutti segmenti del settore, con una calo previsto del 40% della produzione lorda vendibile per cerealicolo e uva, del 45% per frutticolo e zootecnico e del 50% per olivicolo ed orticolo, con particolare riguardo per il pomodoro da industria. Con la delibera approvata oggi si fa richiesta inoltre al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di porre in essere tutte le iniziative a favore degli imprenditori agricoli, atte a risolvere le situazioni di crisi, con l’emanazione, tra l’altro, del decreto che fissi lo stato di crisi per gli eventi calamitosi, comprese in ogni caso quelle relative a: beneficiare della sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti; sospendere o differire il termine per gli adempimenti degli obblighi tributari e previdenziali; sospendere per dodici mesi il pagamento delle rate e degli effetti del credito agrario; ottenere un ristoro economico a valere sul fondo di solidarietà nazionale; ottenere l’anticipazione del pagamento dei premi Pac.  
   
 

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