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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Settembre 2012
 
   
  LOMBARDIA: ABOLIRE TEST D´INGRESSO A MEDICINA ASSESSORE A SPORT E GIOVANI SI UNISCE AD APPELLO DI CODACONS

 
   
  Milano, 12 settembre 2012 - "Accolgo con piacere l´appello del presidente del Codacons Marco Donzelli a rivalutare l´utilità e le modalità del test d´ingresso alla Facoltà di Medicina. Più volte sono intervenuta in passato, per chiedere l´abolizione del numero chiuso a questa Facoltà, soprattutto alla luce dei dati che prevedono una vera e propria emergenza nel prossimo futuro in Lombardia: mancheranno 7600 medici nel 2015". Lo ha detto il 4 settembre l´assessore regionale allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli, commentando le dichiarazioni del presidente del Codacons Marco Donzelli, in merito ai test d´ingresso alla Facoltà di Medicina. "La situazione è assurda e paradossale - ha spiegato l´assessore -, soprattutto se si considera che è altissimo il numero di studenti che vengono esclusi e che non vi è neppure equità tra le varie regioni nel rapporto tra il numero di accessi alle facoltà e il numero degli abitanti o dei pazienti". "Avevo sottolineato anch´io come, in realtà, nelle università della nostra regione - ha ricordato Luciana Ruffinelli - il percorso di studi che prepara gli aspiranti medici sia già di per sé selettivo, sia per quanto riguarda la motivazione e le attitudini, sia per quanto riguarda le abilità. Inoltre, è una responsabilità molto pesante quella di escludere i giovani aspiranti medici, realmente motivati e appassionati, dalla possibilità di realizzare la propria ambizione professionale, quando, in realtà, le possibilità e l´utilità sociale di questa realizzazione ci sono". "Mi auguro - ha auspicato Luciana Ruffinelli - che, a seguito di questi crescenti appelli, il Governo di professori universitari si appresti in tempi rapidi a una riflessione seria sul questo argomento e prenda decisioni immediate e concrete, al fine di garantire ai cittadini una nuova generazione di medici capaci e appassionati e agli studenti realmente motivati la possibilità di realizzare la loro aspirazione, a fronte del bisogno che la società avrà di loro nel prossimo futuro".  
   
 

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