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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Settembre 2012
 
   
  DEPOSTA LA “PRIMA PIETRA” DEL FUTURO POLO UNIVERSITARIO VALDOSTANO

 
   
  Aosta, 12 settembre 2012 - E’ stata deposta giovedì 6 settembre la “prima pietra” che dà piena attuazione all´accordo di programma siglato il 30 luglio 2008 tra Ministero della Difesa, l’agenzia del Demanio, la Regione autonoma Valle d’Aosta e il Comune di Aosta, per l’adeguamento e la ristrutturazione di alcuni immobili in uso alla Difesa nei comuni di Aosta e Pollein e la cessione, in favore della Regione, della caserma “Testafochi” di Aosta, futura sede del Polo universitario. L’appuntamento ha visto la presenza delle alte cariche dello Stato presso la Caserma Ramires, in via Lexert ad Aosta, luogo prescelto per la cerimonia, dove si sono alternati gli interventi, davanti ad un folto pubblico, delle diverse autorità referenti di questa importante intesa tra Stato e Regione. La simbolica posa è avvenuta ad opera del sottosegretario alla Difesa, Filippo Milone, e del Presidente della Regione, Augusto Rollandin. Tutte le autorità presenti e intervenute hanno evidenziato il rapporto sinergico e virtuoso dell’iter che rappresenta quasi un “unicum” nello storico dei rapporti, spesso difficoltosi, tra Enti locali e Organi dello Stato, in particolar modo della Difesa. Filippo Milone - Sottosegretario di Stato alla Difesa Il Presidente della Regione è stato ed è parte importantissima nella nascita, nello svolgimento e nella felice conclusione di questo progetto. Le norme esistono ma, molto spesso, non sono sufficienti, è necessario che ci sia il massimo impegno da parte di tutti gli enti che si occupano di queste vicende. In questo caso non c’è stata nessuna particolare difficoltà e questo è un elemento singolare e virtuoso. Spesso invece ci si trova di fronte a incomprensioni, a diversi punti di vista, da parte delle amministrazioni, in questo caso della Difesa e degli enti locali, che vorrebbero essere più interessate a queste vicende. L’avvio dei lavori di adeguamento e ristrutturazione del comprensorio delle caserme Battisti e Ramires - funzionali alla realizzazione del nuovo Polo Universitario Valdostano -e, contestualmente, dell’eliporto militare di Pollein prendono così il via. Secondo le previsioni, dall’autunno del 2013, con la cessione della Casermatestafochi, verranno avviati i lavori per la realizzazione del campus universitario. A beneficiare di tale accordo sono entrambe le parti, Regione e corpo della Difesa. Generale Claudio Graziano - Capo di stato maggiore dell´esercito - Con impegno e volontà, due istituzioni del Paese sono riuscite a razionalizzare il proprio impegno, ottenendo un rapporto sinergico, che permette, a noi come Esercito, di avere delle infrastrutture più efficienti e di risparmiare nei costi di gestione, e alla Regione Valle d’Aosta di poter realizzare il progetto dell’Università e, quindi, lavorare per l’interesse dei giovani. Questo rappresenta quindi un rafforzamento dei rapporti, sempre ottimi d’altronde, tra l’alpinità in armi e lo spirito alpino della Valle d’Aosta. Anche un esempio da seguire in altre Regioni, perché dalla cessione e valorizzazione del patrimonio dello Stato, quello militare, in generale si possono ottenere risorse, per razionalizzare, risparmiare ed essere più efficienti. Comincia così quella che sarà una trasformazione culturale, sociale ed economica per l’intera città di Aosta. E’ un traguardo e allo stesso tempo un inizio, è il risultato di un lavoro di squadra raggiunto grazie all’impegno di tanti soggetti e che è denso di significati e di evocazioni. E’ l’epilogo di un processo lungo, iniziato negli anni ’80, poi riavviato nel 2000 con la creazione dell’Università della Valle d’Aosta e, nello stesso anno, con l’approvazione, tramite la Commissione Paritetica, della Norma di attuazione dello Statuto speciale in materia di potestà legislativa regionale per il finanziamento dell’Università e dell’edilizia universitaria. Augusto Rollandin - Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta - Quella di oggi rappresenta una tappa molto significativa, e non è un abuso di questo termine, perché in effetti oggi per Aosta e per la Regione è un momento di grande svolta. Abbiamo avuto la costanza di portare avanti questo accordo, firmato in extremis all’inizio di questa legislatura, che ci impegnava in un percorso amministrativo, burocratico, legislativo importante. Abbiamo costituito una società di scopo, con Bruno Milanesio, che ha fatto un lavoro molto importante, e oggi c’è la posa della prima pietra che vuole dire speranza per i giovani, vuol dire la possibilità di avere un campus all’altezza della situazione. Rimane lo spirito di vedere nel futuro la speranza e di sapere impostare una seria preparazione per i giovani. L’università è questo. E noi abbiamo bisogno in Valle d’Aosta di avere questa presenza. Bruno Giordano – Sindaco città di Aosta - Non è solo la città di Aosta ma tutta le Regione che beneficia di questa trasformazione che non è solo urbanistica ma che guarda al futuro e, quindi, è anche una trasformazione culturale. Le autorità statali hanno riconosciuto l’impegno e la velocità con la quale un iter molto complesso ha avuto il suo naturale esito, e la posa della prima pietra non è una di quelle pose che poi si fermano alla prima pietra. Da lunedì iniziamo a posare la seconda, la terza e quindi parte davvero un lotto importante per 27milioni e 900mila euro che è propedeutico alla restituzione alla città della Testafochi. Ci auguriamo che a ottobre, come da cronoprogramma, possa avviarsi l’intervento sulla Testafochi. Questa è una giornata felice sotto tanti punti di vista.  
   
 

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