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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Febbraio 2007
 
   
  NO AL PROIBIZIONISMO, SI ALLA CULTURA DEL BERE CONSAPEVOLE LIBERO VINO IN LIBERA MENTE: IL MONDO VITIVINICOLO PRENDE UNA POSIZIONE DECISA PER CONTRASTARE I SEGNALI ALLARMANTI CHE VENGONO DAI PAESI MEDITERRANEI E DICE NO AL PROIBIZIONISMO

 
   
  Per il V Forum Nazionale Agivi, tenutosi sabato 10 febbraio presso il Grand Hotel Parco dei Principi e realizzato in collaborazione con Buonitalia Spa e Unione Italiana Vini, l’Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli ha scelto il tema del rapporto giovani e vino. Obiettivo: conoscere i comportamenti dei coetanei ma anche rispondere alle proposte di legge proibizioniste che, nonostante abbiano dimostrato fallimento nel Nord Europa, stanno avanzando in Francia, Spagna e ora anche Italia. “Dopo aver toccato temi tecnici, abbiamo sentito l’esigenza di concentrarci su un argomento che il mondo vitivinicolo affronta marginalmente. ” Afferma il Presidente Agivi Enrico Drei Donà “Come movimento giovanile, Agivi ha il dovere di chiarire il tema del consumo e dell’abuso tra i giovani perché si parla sempre di alcol e giovani ma poco di vino e giovani. Il nostro prodotto però non ha nulla a che fare con i superalcolici e lo dimostrano i dati presentati in occasione del Forum dall’ Osservatorio Alcol e Giovani. Vi è una scarsissima relazione fra abuso di alcol e vino, che rappresenta solo il 5% dei casi. Come esponenti del mondo produttivo è quindi nostro dovere fare chiarezza su un tema che spesso usa il vino come paravento ed esprimere il nostro No ad una politica proibizionista che ha già dimostrato il proprio fallimento. Il vino inoltre rappresenta per i giovani opportunità di lavoro non delocalizzabile: produrre un vino doc e docg significa mantenere uno stretto legame con il territorio e preservare un valore culturale tutto italiano”. Nessuna sottovalutazione del problema, quindi, ma la volontà di andare a fondo per capire un fenomeno che riguarda solo marginalmente il vino. Molti gli interventi interessanti che si sono succeduti nella giornata. Michele Contel, Segretario Generale dell’Osservatorio Alcol e Giovani, ha portato in anteprima gli ultimi dati sui consumi in Italia, con particolare riferimento ai giovani tra i 13 e i 24 anni. Giorgio Serra, responsabile settore vitivinicolo per Buonitalia Spa, società del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la promozione dell’agroalimentare italiano nel mondo, ha presentato il nuovo programma di iniziative a sostegno del vino italiano, rivolte in particolare ai giovani professionisti stranieri. Fabio Piccoli, giornalista enogastronomico, e Antonello Vedovato, Presidente di Edulife Spa, ideatori assieme ad Angelo Peretti di Dottor Wine, hanno presentato questo innovativo progetto di e learning, che consente ai giovani addetti al settore vitivinicolo, ma anche ai consumatori, di accedere ad una formazione permanente e migliorare la propria professionalità e la propria conoscenza. Infine Federico Quaranta, conduttore della trasmissione Decanter, in onda su radio Due, ha portato il sondaggio fra i radioascoltatori sul “perché” si beve vino ma ha anche evidenziato la propria testimonianza di proprietario di Wine Bar. Insegnare alle nuove generazioni, italiane e straniere un rapporto sano con il vino, prodotto frutto della nostra cultura, è dunque l’unica risposta efficace alla “cultura dello sballo”. Il proibizionismo adottato nel Nord Europa, oltre ad aver già dimostrato il suo insuccesso, rischierebbe di mettere in ginocchio il mondo vitivinicolo, uno dei settori più storici della nostra produzione. Proprio per la diffusione del bere consapevole, Agivi ha concluso il Forum con il Wine Bar del Beregiovane, grande degustazione dedicata all’incontro fra giovani produttori e giovani consumatori. . .  
   
 

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