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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Settembre 2012
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO SOSTIENE I DIRITTI MINIMI IN TUTTA L´UE PER LE VITTIME DI REATI

 
   
  Strasburgo, 13 settembre 2012 - Qualsiasi vittima di reati avrà gli stessi diritti in tutta l´Ue, compresa una valutazione delle sue esigenze specifiche, grazie a una direttiva approvata dal mercoledì dal Parlamento. Servizi di supporto gratuiti, come il sostegno psicologico, saranno forniti alle vittime, che avranno il diritto di essere interrogate dalla polizia e sentite in tribunale in una lingua che possono comprendere. Ogni anno nell´Ue, circa 75 milioni di persone sono vittime di reati. Le vittime di reati commessi all´estero possono incontrare gravi problemi a causa delle differenze tra culture, lingue e leggi. Il testo approvato con 611 voti favorevoli, 9 contrari e 13 astensioni, mira a garantire che per qualsiasi crimine - rapina, furto, aggressione, stupro, molestie, crimine d´odio, attacchi terroristici, o traffico di esseri umani - e ovunque in Europa, tutte le vittime godano degli stessi diritti fondamentali nei procedimenti penali, siano trattati con rispetto e dignità e abbiano accesso ai servizi di assistenza alle vittime, alla giustizia e ai risarcimenti. "Questa direttiva dice forte e chiaro alle vittime che i loro diritti non saranno più ignorati. Questo servirà a rinforzare la fiducia nella giustizia", ha detto la relatrice della commissione libertà civili, Teresa Jiménez-becerril (Ppe, Es), nel dibattito il martedì. La relatrice della commissione per i diritti della donna, Antonyia Parvanova (Alde, Bg), ha commentato che "questa legislazione è guidata da un principio fondamentale: l´interesse delle vittime e il sostegno di cui hanno bisogno per superare un momento che può essere particolarmente difficile". Valutazione individuale - Il testo concordato con il Consiglio sottolinea che tutte le vittime avranno una tempestiva valutazione individuale delle loro esigenze specifiche. In base alle caratteristiche personali, quali età, sesso, razza, religione o orientamento sessuale, la natura e le circostanze del reato, chiunque potrebbe avere esigenze specifiche di protezione. Inoltre, le valutazioni individuali dovrebbero essere ripetute durante i procedimenti penali, per tenere conto di eventuali cambiamenti nella situazione della vittima. Servizi di supporto - La direttiva inoltre obbligherà gli Stati membri a garantire - dal momento in cui la vittima subisce il reato - che alla vittima e ai suoi familiari sia garantito l´accesso ai servizi di assistenza gratuiti e confidenziali (ad esempio, il sostegno psicologico), dal momento in cui la vittima riporta il reato, durante e dopo le indagini e il processo e indipendentemente da dove sia avvenuto il reato. Servizi di supporto specialistici dovrebbero essere istituiti per le vittime con esigenze specifiche, come le vittime di violenza di genere o bambini. Informazioni chiare e traduzione - Le vittime dovranno essere informate dei loro diritti, oralmente o per iscritto, in una lingua a loro comprensibile. Servizi di interpretariato e traduzione saranno messi a disposizione per assicurare che possano prendere parte attiva nel procedimento penale (colloqui e udienze) nella propria lingua. I prossimi passi - Anche il Consiglio deve approvare la direttiva e, una volta adottate le nuove norme, i Paesi dell´Ue avranno tre anni per recepirla nei loro ordinamenti nazionali. Il Regno Unito e l´Irlanda hanno deciso di applicare questa direttiva, mentre la Danimarca, avvalendosi dell´opzione di "opt-out" per la giustizia e gli affari interni, non applicherà la direttiva.  
   
 

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