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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Settembre 2012
 
   
  BERE PIU’ ACQUA AL MATTINO PER INIZIARE BENE L’ANNO SCOLASTICO. A COLAZIONE, I BAMBINI NON BEVONO ABBASTANZA. LO CONFERMA LO STUDIO REALIZZATO, GRAZIE AL SUPPORTO DEL GRUPPO SANPELLEGRINO, DAL PROF. GERARD FRIEDLANDER DELLA PARIS DESCARTES UNIVERSITY MEDICAL SCHOOL, IN COLLABORAZIONE CON L’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI VERONA.

 
   
  I nostri bambini non bevono adeguatamente a colazione: quasi 2 terzi di loro arriva tra i banchi di scuola non correttamente idratato. Questo è quanto emerso dallo studio “Italian Children Go to School with a Hydration Deficit” condotto dal Prof. Gerard Friedlander, della Paris Descartes University Medical School, in collaborazione con il Prof. Baroukh Maurice Assael, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, e promosso dal Gruppo Sanpellegrino. I liquidi ingeriti dai ragazzini prima di andare a scuola inoltre non sono sufficienti a mantenere il giusto livello di idratazione per tutta la mattina: un deficit idrico che potrebbe incidere sulle loro performance cognitive. Diverse ricerche hanno dimostrato che lo stato di idratazione può influire sulla salute dei bambini. In particolare nei più giovani, infatti, l’acqua è un bene prezioso rappresentando più della metà del peso corporeo. Lo studio ha analizzato il livello di idratazione dei ragazzini tra i 9 e gli 11 anni. Da febbraio 2011 a maggio 2011, sono stati esaminati i campioni delle urine, presi 30 minuti dopo la colazione, di 515 bambini, coinvolgendo 12 scuole tra Verona e dintorni. Contemporaneamente i ragazzini che hanno partecipato alla ricerca, hanno completato, con il supporto dei propri genitori, un questionario sul tipo e sulle quantità di cibo e bevande assunte durante il primo pasto della giornata. Attraverso l’analisi dei campioni delle urine e grazie alle risposte ottenute dal questionario, i ricercatori si sono chiesti se la distribuzione di osmolarità urinaria, un importante indicatore per valutare l’idratazione corporea, sia correlata o meno con l’apporto di liquidi e nutrienti durante la colazione. I campioni sono stati analizzati dal Laboratorio di Analisi del Policlinico G.b. Rossi di Verona e il questionario ha permesso di stimare la quantità di acqua ingerita attraverso il cibo e le bevande, così come i nutrienti e le energie consumate. “L’urina mattutina, prima della colazione, è concentrata e rispecchia uno stato di digiuno e restrizione di liquidi che avviene durante le ore di sonno” afferma il Prof. Friedlander. “Cibo e apporto idrico a colazione dovrebbero condurre alla reidratazione, che però non sempre avviene. Come emerge dallo studio, infatti, una consistente parte (quasi 2 terzi) di bambini, dopo la colazione, ha un’elevata osmolarità urinaria, più frequente nei maschi rispetto alle femmine, che si aggira su una media di 875 mOsml/kg. E questo valore rispecchia un’insufficiente idratazione, infatti un suo aumento è inversamente correlato all’ingestione di acqua (assunta attraverso cibo o bevande)”. Il medesimo studio è stato condotto anche in Francia e negli Stati Uniti e, dai risultati ottenuti, si evince la stessa considerazione: la maggior parte dei ragazzini assume troppi pochi liquidi a colazione ed inoltre l’acqua ingerita deriva soprattutto da altre bevande. “Questi risultati suggeriscono - continua il Prof. Friedlander – che una maggiore idratazione dovrebbe essere raccomandata ai bambini durante la mattina.” Lo stato di deficit idrico in cui si trovano i ragazzini esaminati quando vanno a scuola potrebbe compromette le loro performance cognitive. Fortunatamente, però, è sufficiente un corretto apporto idrico per mantenere un adeguato bilancio d’acqua nel corpo. La European Food Safety Authority ha stabilito che questo varia dai 2,5 litri al giorno per gli uomini ai 2 litri al giorno per le donne (acqua assunta attraverso il cibo o bevande). L’assunzione giornaliera di acqua consigliata varia nei diversi gruppi e fasce di età: 1,6 litri al giorno dai 4 agli 8 anni, 1,9 litri al giorno per le ragazze dai 9 ai 13 anni e 2,1 litri al giorno per i ragazzi nella stessa fascia di età. Per l’adulto, come per i bambini, il quantitativo consigliato aumenta notevolmente se si svolge attività fisica o quando è molto caldo. L’acqua è quindi un elemento di importanza vitale per il nostro organismo. Sanpellegrino Sanpellegrino è la più grande realtà nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi. I suoi prodotti sono presenti in oltre 120 paesi attraverso filiali e distributori sparsi nei cinque continenti. Sanpellegrino, in qualità di principale produttore di acqua minerale, è da sempre impegnata per la valorizzazione di questo bene primario per il Pianeta e lavora con responsabilità e passione per garantire a questa risorsa un futuro di qualità. L’azienda, inoltre, attraverso lo studio e l’analisi delle pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali e il sostengo alla ricerca, promuove da anni la divulgazione di una cultura della salute legata all’idratazione .  
   
 

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