Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 18 Settembre 2012
 
   
  LA COMPETITIVITÀ C’È QUANDO LE NORME SONO AL PASSO CON LE IMPRESE

 
   
   Milano, 18 settembre 2012 - La numerosa e sentita partecipazione all’assemblea annuale dei costruttori italiani di caldareria, rappresentati dall’Associazione Ucc federata ad Anima/confindustria, ha rappresentato un segnale significativo: fare sistema per sviluppare sinergie tra aziende è sempre più una necessità e non solo un’espressione di volontà come negli anni passati. In un contesto economico-sociale estremamente difficile come quello attuale non si possono perseguire obiettivi ambiziosi se l’azienda opera in maniera autonoma ed isolata. L’evento pubblico di carattere tecnico, dal titolo "Impatto della prossima revisione della Direttiva 97/23/Ce Ped", è stato un confronto tra le parti direttamente coinvolte quali Costruttori, Utilizzatori, Organismi Notificati. Sono intervenute le Istituzioni nazionali ed europee incaricate della supervisione della Direttiva stessa. Erano presenti Hans D’hooge - European Commission, Dg Enterprise & Industry, Vincenzo Correggia - Ministero dello Sviluppo Economico, Fernando Lidonnici - Direttore Sant’ambrogio Servizi Industriali Srl, Renato Pintabona - Presidente Forum Organismi Notificati e Rodolfo Longoni - Team Leader Engineering & Resaarch Procurement - Enel Spa. L’occasione del confronto è stata suscitata dall’attuale allineamento a livello europeo di 9 direttive comunitarie al Nuovo quadro legislativo (Nlf - New Legislative Framework). Tra queste, in prima battuta, non è stata inserita la Direttiva Ped. La Commissione Europea, infatti, ha ritenuto necessario, prima di avviare un’eventuale revisione della Direttiva Ped, entrata in vigore dieci anni fa, effettuare un’ indagine. Lo studio ha coinvolto 13 paesi dell’Unione Europea, tra cui Italia, Germania, Uk, Austria, Francia, Olanda, Polonia. I primi risultati intermedi sono stati illustrati dalla Commissione Europea nel corso del convegno; i risultati finali saranno ufficialmente presentati nell’autunno del 2012, sulla base dei quali sarà valutata l’opportunità di dare inizio a una vera e propria revisione della Direttiva Ped. Il Presidente di Ucc Emanuela Tosto ha dato questa chiave di lettura alle esigenze del comparto rappresentato dall’associazione: “Con l’Italia ufficialmente in recessione, con una stagnazione dell’intera zona Euro ed una crisi che ha colpito pressoché tutti i paesi industrializzati, è giocoforza interrogarsi sugli scenari futuri e rimboccarsi le maniche per costruire insieme una prospettiva di ripresa sostenibile. Dal mio punto di vista, e lo dico come Presidente e come imprenditrice, l’unico modo per tornare competitivi e crescere, è quello di continuare a investire in ricerca e sviluppo” - continua Emanuela Tosto - “Ucc da sempre aiuta le aziende ad anticipare la normativa, a contribuire alla sua stesura in modo tale da vivere da protagonisti il mercato e la realizzazione e commercializzazione dei propri prodotti. Poter pianificare gli investimenti nel rispetto e nei tempi dei cambiamenti normativi per le imprese è fattore competitivo per eccellenza.” Enel ha illustrato i riflessi dell’applicazione della normativa (Ped) all’interno dell’organizzazione aziendale evidenziando tra i vari aspetti, gli effetti positivi che la normativa ha determinato nell’ambito della libera circolazione delle merci e del global procurement. Ha auspicato inoltre che si possa uniformare sempre più l’approccio dei Notified Body alle questioni tecniche e procedurali ricorrenti e che il loro supporto si estenda al di là degli aspetti formali ad un miglioramento effettivo delle procedure di progettazione. Le aspettative per una revisione della Ped da parte di Enel riguardano una specifica e diffusa distinzione e conoscenza dei ruoli del Rappresentante Autorizzato e Importatore e del Responsabile della Messa sul Mercato Enel ha illustrato i riflessi dell’applicazione della normativa (Ped) all’interno dell’organizzazione aziendale evidenziando tra i vari aspetti, gli effetti positivi che la normativa ha determinato nell’ambito della libera circolazione delle merci e del global procurement. Ha auspicato inoltre che si possa uniformare sempre più l’approccio dei Notified Body alle questioni tecniche e procedurali ricorrenti e che il loro supporto si estenda al di là degli aspetti formali ad un miglioramento effettivo delle procedure di progettazione. Le aspettative per una revisione della Ped da parte di Enel riguardano una specifica e diffusa distinzione e conoscenza dei ruoli del Rappresentante Autorizzato e Importatore e del Responsabile della Messa sul Mercato. Il Forum Italiano degli Organismi Notificati, nato nel 2003 con l´obiettivo di promuovere una omogenea interpretazione ed applicazione della Ped da parte degli organismi operanti in Italia, ha rilevato che, se è vero che molti dubbi interpretativi sono ormai stati chiariti, rimangono alcuni problemi per i quali bisogna trovare il coraggio di dare delle soluzioni. Tra questi si ricorda il problema della valutazione della conformità ai Res di attrezzature pre-Ped (richiesta nel caso di modifica oppure nel caso di inserimento in un insieme Ped) e la mancanza di una chiara definizione di “insieme” che tenga conto della realtà, spesso complessa, degli impianti industriali. D’hooge della Commissione Europea ha condiviso con i partecipanti l’analisi condotta in maniera indipendente dal Cses (Centre for Strategy & Evaluation Services) che ha intervistato 90 stakeholders con l’obiettivo di valutare l’ipotetica revisione della Direttiva Ped. Alcune delle osservazioni ricorrenti riguardano la richiesta di rafforzare la sorveglianza del mercato, le troppe differenze che esistono tra stato e stato sulle procedure di valutazione della conformità di uno stesso prodotto, la continua spinta alla delocalizzazione dei processi produttivi verso paesi a basso costo, la diffusa mancata applicazione delle linee guida Ped redatte dalla Commissione Europea, la difficile reperibilità di addetti qualificati e ingegneri in grado di applicare correttamente la legislazione europea. Il dialogo tra i protagonisti del convegno e la discussione con i partecipanti hanno permesso di tracciare una posizione comune: l’adozione nel 2002 della Direttiva Ped ha determinato uno scenario di riferimento ormai assolutamente operativo sotto ogni punto di vista che tuttavia necessita di essere migliorato con il contributo di tutti, soprattutto in considerazione del fatto che la Direttiva Ped ha investito di grandi responsabilità le figure del costruttore e, alcune volte, dell’utente finale. E’ una situazione che risulta problematica nel momento in cui alla maggiore responsabilità non corrisponde un innalzamento dei livelli di sicurezza. Le cause sono riconducibili a una difficoltosa comunicazione di informazioni tra fabbricante ed utilizzatore, e al fatto che spesso accade che l’utilizzatore finale, a volte mancante di tutte le competenze tecniche necessarie, non sia il committente. Data la situazione i fabbricanti, che accettano la maggior responsabilità, chiedono all’unisono più controlli che significano linee guida non più interpretabili, dettate dagli organismi notificati, e un maggiore controllo del mercato da parte del Ministero. L’associazione Ucc da tempo sta preparando i suoi soci a far fronte al futuro non solo lavorando e preparandoli alle norme ma educando i giovani a competenze che possano arricchire il comparto. Il primo investimento rimane il capitale umano. Questo è il valore che ha spinto Ucc a farsi promotrice del “Progetto scuola” con l’obiettivo di avvicinare i giovani a percorsi di studio più legati alle esigenze imprenditoriali per superare l’idea malsana che la scuola serva per la vita ma non per il lavoro. Lo scorso anno è stata firmata la prima convenzione tra l’associata Stf spa e l’Ipsia di Magenta ”Leonardo da Vinci”. L’accordo tra l’associata Stf e l’Ipsia Leonardo da Vinci si caratterizza per l’istituzione di un “laboratorio di saldatura” per le classi Iii e Iv con un monte lavoro di circa 40 ore suddiviso tra ore di laboratorio ed ore da effettuarsi presso l’azienda sotto il tutoraggio di un docente e di un tutor della ditta stessa. Al termine di ogni unità didattica sono previste verifiche orali e pratiche e alla fine dell’anno scolastico, per gli studenti più meritevoli, è previsto uno stage presso l’azienda. Le imprese della caldareria lavorano oggi per essere leader di mercato oggi e domani. “Bisogna guardare all’immediato per sopravvivere ma guardare anche più lontano per gettare le basi di una crescita futura: le parole d’ordine sono resistere ed investire! Il binomio Pmi ed innovazione, continua a rappresentare una chiave di volta se si ha l’ambizione di contribuire, con i fatti, alla ripresa economica” – conclude la Presidente Tosto.  
   
 

<<BACK