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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Febbraio 2007
 
   
  ENERGIA: GAVA RISPONDE A PECORARO: “GIU’ LE MANI DAL VENETO. REGIONE VERA AMBIENTALISTA CON NO A TRIVELLE IN ADRIATICO”

 
   
  Venezia, 14 febbraio 2007 - “Se Pecoraro Scanio vuole mettere in ginocchio energetico tutto il Veneto, il Nordest e mezza Italia faccia pure, ne risponderà ai cittadini e agli imprenditori. Mi consola solo il fatto che, come per Pacs o Dico, Afghanistan, Dal Molin eccetera eccetera, anche sul rigassificatore e sulla riconversione della centrale di Porto Tolle l’estremismo rossoverde ha trovato nella ‘casa degli equivoci’ due autorevoli voci contrarie come quelle di Giaretta e De Piccoli”. Così l’Assessore alle Politiche Economiche con delega all’Energia Fabio Gava è intervenuto ieri per bocciare senza appello i dubbi avanzati dal Ministro dell’Ambiente sui due impianti energetici del Polesine. “Si comincia con i dubbi, e poi si passa alle barricate al primo vertice di maggioranza utile – aggiunge Gava – ed invito tutti, a cominciare dai parlamentari veneti, a vigilare, perché anche solo un rallentamento di queste due opere avrebbe effetti deleteri sul già complicato approvvigionamento energetico veneto e nazionale, che si vedrebbero a breve, alla prima estate torrida o alla prima tensione tra Russia e Paesi Baltici sulle linee di approvvigionamento del gas”. Sul rigassificatore, Gava ricorda che “non solo l’opera ha concluso tutti gli iter autorizzativi, ma è già approvato dal Veneto con un Accordo di Programma tra gli Enti Locali interessati anche il collegamento del terminal gasiero alla rete nazionale attraverso la condotta Porto Levante-cavarzere. Parliamo – aggiunge Gava - di una struttura poco impattante (più di metà sott’acqua) che garantirà una produzione di 8 miliardi di metri cubi l’anno di metano a partire dal prossimo anno. Se vuole ragionare e non delirare, il ministro dovrebbe dirci, a fronte dei suoi dubbi, come penserebbe di produrre una tale quantità di energia in altro modo, che non siano le barchette a cui ha fatto riferimento. E lo stesso ragionamento – prosegue Gava – vale per la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle: un sacrificio, sicuramente, ma assolutamente necessario”. Gava ricorda infine che “la Regione Veneto ha puntato su questi impianti proprio sulla base di un forte e rigido ragionamento in difesa dell’ambiente, opponendosi fieramente, con il Presidente Galan in testa, agli assalti per autorizzare le trivellazioni in Adriatico”. .  
   
 

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