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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Settembre 2012
 
   
  I GIOVANI TROVANO LAVORO CON LO STAGE: OLTRE IL 90% DELLE AZIENDE SCEGLIE LO STAGE PER CONOSCERE E INSERIRE NUOVE RISORSE

 
   
  Milano, 18 settembre 2012 – Lo stage si conferma uno dei canali preferenziali per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: il 91,5% delle aziende utilizza lo stage per conoscere nuove risorse da inserire in azienda. Lo rivela un’indagine realizzata da Actl - sportellostage.It su un campione di 130 aziende del territorio nazionale sul tema della Riforma del mercato del lavoro. Attraverso indagini come questa che Actl –  www.Sportellostage.it  realizza periodicamente sul tema del mercato del lavoro e dello stage, desideriamo conoscere le reali esigenze delle aziende per migliorare sempre più i nostri servizi per l’incontro tra la domanda e l’offerta di stage e di lavoro. “I dati confermano che lo stage è un canale fondamentale per aumentare l’occupazione giovanile. Favorire un uso virtuoso dello stage è il nostro obiettivo prioritario: riteniamo pertanto che per incentivare la maggiore e migliore diffusione e promozione degli stage le Regioni potrebbero istituire un tavolo di confronto con gli enti promotori”, dichiara Marina Verderajme, Presidente di Actl. “Come rilevato dall’indagine realizzata da Actl – sportellostage.It il canale principale per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro è lo stage, utilizzato dalle aziende per conoscere nuovi potenziali talenti da inserire. Considerando gli effetti della Riforma, espressi in percentuale, si può evincere che le nuove disposizioni in materia di stage hanno inibito le aziende dall’uso di tale istituto. Al fine, quindi, di promuovere e incrementare l’utilizzo di un ottimo “facilitatore” di ingresso nel mercato del lavoro per i giovani, quale è lo stage, è indispensabile ripristinare le diposizioni precedenti, durata 12 mesi (attualmente 6 mesi) ed eliminazione della previsione di una congrua indennità”, dichiara l’ Avv. Gabriele Fava Chairman, Studio Fava & Associati. Il 60,7% delle aziende dichiara che più del 30 % degli stage attivati si trasforma in rapporto di lavoro. Il 56,9% delle aziende afferma inoltre che, a seguito della Riforma del mercato del lavoro, inserirà lo stesso numero di stagisti del 2011. Come si pongono le aziende nei confronti della Riforma? Secondo l’indagine di Actl le aziende sembrano piuttosto pessimiste sugli sviluppi della Riforma: l’86,1% delle aziende ritiene che i nuovi interventi per rendere il mercato il mercato del lavoro più dinamico non siano in grado di ridurre il tasso di disoccupazione; l’85,3 % afferma che la riforma non ha incoraggiato a valutare nuove assunzioni e/o stabilizzazioni. Anche l’apprendistato che la Riforma promuove come strumento per l’inserimento dei giovani in azienda, al momento non sembra essere preso in considerazione dalle aziende: per il 66,1% delle aziende il numero di giovani inseriti con un contratto di apprendistato rimarrà invariato, aumenterà per il 18,4% e diminuirà per il 15,3%.  
   
 

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