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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Settembre 2012
 
   
  DIRITTI. DA IERI MILANO HA IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI: ALLE 8.45 LA PRIMA ISCRIZIONE

 
   
  Milano, 19 settembre 2012 - Da ieri Milano ha il registro delle Unioni civili. Stamattina, alle 8.45, presso l’ufficio 231 al secondo piano dell’Anagrafe di via Larga, si è registrata la prima coppia: l’ex consigliere comunale Paolo Hutter con Paolo Oddi. Verso le dieci è stato il turno di Maria Beatrice e Carlo; a seguire Miriam e Andrea, Simona e Massimo, Tebana e Daniele, Ruffina e Ivan. In totale, 14 coppie eterosessuali e 4 omosessuali si erano prenotate nei giorni scorsi per iscriversi oggi al Registro. Erano presenti gli assessori all’Area Metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici Daniela Benelli, l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e i consiglieri Marilisa D’amico, Paola Bocci, Anita Sonego e Luca Gibillini. “è una giornata importante per Milano – ha dichiarato l’assessore Daniela Benelli, che ha predisposto la realizzazione dell’ufficio del Registro delle Unioni civili - perché una realtà della nostra città trova un riconoscimento da parte dell’Amministrazione comunale: tante coppie riceveranno adesso un’attenzione e una risposta in termini di diritti e di servizi che finora non era prevista”. “Milano sta facendo passi avanti importanti sui diritti civili - ha detto l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - tornando ad essere laboratorio sociale e modello per tutto il Paese. Ora il Parlamento non ci lasci soli. Utilizzeremo il Registro delle Unioni civili per mettere ordine negli strumenti di sostegno al reddito, consapevoli che sul terreno della lotta alle discriminazioni siamo solo all’inizio”. “L’esito positivo di oggi – ha commentato la Presidente della Commissione Affari istituzionali Marilisa D’amico, promotrice della delibera d’iniziativa consiliare sulle Unioni civili - è il risultato dell’intenso lavoro svolto in Commissione e in Consiglio comunale, dove siamo riusciti a superare forti barriere ideologiche”. “Avere istituito il Registro – ha aggiunto Paola Bocci, Presidente della Commissione Cultura - ha il significato di non considerare secondari i diritti di una parte della città: il Comune adesso riconosce e tutela ciò che nella città già esiste”. “Con il riconoscimento dei diritti civili dei cittadini abbiamo realizzato uno dei grandi impegni di questa Amministrazione”, ha concluso il consigliere comunale Luca Gibillini. Scheda - il registro delle Unioni Civili - La delibera del Consiglio comunale - La stesura di una delibera di iniziativa consiliare è stata promossa dalla Presidente della Commissione Affari istituzionali Marilisa D’amico e dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità Anita Sonego. Inizialmente il modello di riferimento è stato il registro adottato dal Comune di Torino, ma poi l’iniziativa ha assunto connotazioni più originali. La delibera è stata esaminata dalle Commissioni Affari istituzionali e Pari opportunità e licenziata dopo tre sedute, il 12 luglio scorso. Il 23 luglio la delibera è approdata in Consiglio comunale. Alle 3.40 del mattino del 27 luglio, al termine di una seduta durata oltre 11 ore, il Consiglio comunale ha approvato con 29 voti a favore (tra cui 4 dell’opposizione), 7 contrari e 4 astenuti il Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili. In quell’occasione il Sindaco Giuliano Pisapia dichiarò: “Da oggi Milano ha più diritti”. Chi può iscriversi al Registro - Le coppie eterossessuali o omosessuali, residenti nella stessa abitazione e componenti dello stesso stato di famiglia, possono iscriversi – mediante prenotazione – al registro delle Unioni civili. Viene rilasciato un attestato di famiglia anagrafica basato su vincolo affettivo ai sensi dell’art.4 del Dpr 223 del 1989 ( Regolamento anagrafico). Come prevede l’articolo 2 della delibera, il Comune di Milano, attraverso atti degli assessorati e dei singoli uffici, si impegna a tutelare e sostenere le unioni civili in alcune aree tematiche: casa, sanità e servizi sociali, sport e tempo libero, formazione scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione, trasporti.  
   
 

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